L’ex
cantante degli Wham! aveva 53 anni. L’ha riferito il suo agente: «È
scomparso serenamente a casa sua». Escluse quindi circostanze sospette.
Il compagno: «Mi sono svegliato e l'ho trovato a letto morto»
Andarsene mentre tutti stanno ascoltando la tua canzone, per la
milionesima volta, quando è tempo di Natale. Sì, mentre molti di noi
stavano aprendo su YouTube o guardando alla tv Last Christmas,
pezzo, ma soprattutto video memorabile degli Wham!, band iconica della
golden generation britannica anni’80, se ne è andato il suo interprete,
uno dei più grandi degli ultimi quarant’anni. Sì, George Michael è
morto a 53 anni nella sua casa di Londra. Degli Wham!, fondati col suo
socio Andrew Ridgeley, non faceva più parte da almeno tre decenni, ma,
da solista, la sua fama era accresciuta ancor più, con quella voce
straordinaria, lancinante. Una carriera fantastica, una vita però dove
gli eccessi non sono mancati.
Il compagno: «L’ho trovato morto nel letto»
Forse
però non alla fine. Perché si sa soltanto che George è morto
d’arresto cardiaco, ma il suo agente ha riferito che la star è
«scomparsa serenamente nella sua casa di Londra», escludendo quindi
circostanze sospette, come del resto la polizia britannica.
Un anno di parole cercate sui motori del web. Ripercorrerle e raccontarvele è come scrivere la storia del 2016,
che si sta chiudendo. Non è un caso: internet è così pervasivo che
tutto passa di lì. Non c’è fatto, evento, cronaca che non venga
intercettato, filtrato in qualche modo, attraverso le parole più cliccate, gli interrogativi più richiesti, i personaggi più curiosati online. Tutto su Google. La nostra vita si interfaccia a Google, ormai principale porta di accesso al web.
Le parole più cercate su Google
Dai trends che escono
dal quartier generale Mountain View (la ‘casa’ californiana del
portale), le ricerche degli italiani incrociano la cronaca, lo sport,
gli eventi e lo spettacolo. L’estate del 2016 è stata segnata dal
fenomeno Pokemon Go.
Ed è la voce che segna il record in assoluto fra le parole emergenti
più digitate. Quindi lo sport, che si conferma come ‘topic’, argomento
sempre popolare: sul podio salgono le Olimpiadi di Rio e gli Europei di Calcio del 2016. Più sotto, troviamo gli eventi internazionali come le elezioni americane (quarto posto), Donald Trump (ottavo) e la Brexit (decimo). In mezzo ai fatti che hanno segnato il mondo: si passa dal quinto posto del terremoto, al sesto di Sanremo 2016. Quindi le scomparse di David Bowie (settimo posto) e Bud Spencer (nono).
Gli interrogativi
Chi non ha mai interrogato google sui dubbi grammaticali, sul significato di certe parole, su qualche dritta/consiglio pratico di ‘come si fa’? Il 2016 è stato l’anno di ‘Petaloso’,
ottavo ‘Che cosa significa?’ digitato. Curiosamente, in testa alla
categoria dei significati cercati troviamo ‘idolatria’, quindi ‘ad
maiora’ e poi Brexit, altro termine che ci proviene dalla cronaca. Come
pure ‘trust’, collegato alla vicenda dei Panama Papers.
Al
‘Come si fa?’, lo scettro spetta al gelato al caffè. In fondo alla
classifica, si stagliano tutta una serie di leccornie da cucina triste
per single: dai passati di verdura, all’uovo sodo, dallo spritz alla
pizza. Cercate il peccaminoso, il pruriginoso? ‘Come si fa un massaggio
erotico’ è l’argento di questa graduatoria molto pratica; mentre un
classico degli anni Ottanta, lo ‘slime’, il vischioso giocattolo che
istillava il gusto dell’orrido nei ragazzini, è il terzo ‘come fare’ più
ricercato in rete. Un evergreen.
Le ricerche più strambe? Sicuramente le troviamo nella categoria ‘perché’. Chissà perchè i 'perchè' sono sempre originali. Se al terzo posto troviamo “perché il colpo di stato in Turchia”
o al nono “perché Trump ha vinto” (domande legate alla cronaca), i
primi due posti sono riservati a “perché si intasa il braciere?” e
“perché i gatti hanno paura dei cetrioli". Curiosi anche i “perché un
neonato piange sempre” (quarto posto) e “perché un uomo sposato
tradisce” (al quinto).
I Personaggi
Il 2016 ci ha portato via David Bowie, Bud Spencer e Prince
- e sono loro i più cliccati dagli italiani su google, rispettivamente
al primo, al terzo e al sesto posto. Quattro personaggi sono collegati
in qualche modo a Sanremo: al quinto posto, Ezio Bosso,
il musicista colpito da una malattia neurodegenerativa progressica che è
salito sul palco dell’Ariston come ospite. E poi le gaffes di Gabriel
Garko (settimo, nell’elenco di Google) e gli straordinari mille volti
rappresentati da Virginia Raffaele (ottavo posto): entrambi presentatori al Festival. Al decimo, c’è Patty Pravo che vi ha partecipato (e steccato). In classifica anche Donald Trump
(secondo posto), Gonzalo Higuain, campione argentino che ha infiammato
l’estate del calciomercato, passando in luglio, dal Napoli alla Juve.
Nono posto per la poetessa Alda Merini.
La ricetta
Volete sapere qual è la ricetta più cercata su google? Gli italiani interrogano il web per saper come fare bene il tiramisù (primo posto). Quindi, la peperonata e le zucchine in carpione.
Medaglia di legno per pane sardo e panettone gastronomico. Al sesto
posto, i panini integrali morbidi, il mojito, la pasta alla norma, il
friggione e l’amatriciana.
Svago
La
località più cercata per le vacanze è stata l’isola greca di Corfù. Ma
il 2016 è stato in generale l’anno delle isole, visto che ben 5 località
su 10 googlate sono proprio circondate dal solo mare. In classifica
troviamo anche il secondo posto di Pantelleria, il quinto di Maiorca; le
Seychelles al sesto, l’isola ellenica di Zante al decimo. Fra i
biglietti più cliccati, la terna vincente è composta da lotteria Italia,
il concerto dei Coldplay, quindi la finale di Coppa Italia 2016.
Chiude: la passerella di Christo sul lago di Iseo, che per il vero non richiedeva ticket d’ingresso.
Elemento caratteristico della produzione Zippo dal 1933 ad oggi, è l’utilizzo di un codice sul fondello di ciascun accendino, che ne identifica l’anno di produzione.
L’idea, nata con uno scopo pratico, è diventata poi, motivo di interesse per i collezionisti che ricercano gli accendini più vecchi.
Fino al 1957 era indicato solamente il numero di registrazione del brevetto, dal 1958 vennero introdotti dei punti, dal 1966 le barre, prima verticali e poi oblique.
Dal 1986 venne utilizzata la doppia codifica, con l’indicazione di una lettera (dalla A alla L) per i dodici mesi, ed un numero romano per l’anno di produzione (IX=1993, X=1994…), dall’anno 2001 i numeri romani sono stati sostituiti dai numeri arabi.
Anche sul significato di tali codici, e specialmente sulle barre di identificazione, sono nate le più fantasiose interpretazioni, fra le quali la più ricorrente è l’affermazione che, in definitiva, più barre ha l’accendino, e più esso è antivento.
Scopri l’età del tuo accendino Zippo verificando la corrispondenza del codice impresso sul fondello, con la tabella illustrata qui di seguito.
In vista del Natale 2016 anche le nail art si arricchiscono di idee e nuove tendenze
scintillanti da seguire. Tanto colore, glitter e ispirazioni
geometriche, caratterizzano le unghie natalizie, da personalizzare con smalti rosso fuoco, per rimanere nella tradizione delle feste, oppure di altre tonalità accese. Ce n’è davvero per tutti i gusti: unghie decorate ed elaborate con disegni e costruzioni 3D, ma anche mani chic ed eleganti con un tocco di smalto lucido.
Abbiamo visto la nail art per il Natale, con tutti gli item a tema, ma vogliamo qualcosa di originale anche per il Capodanno.
In rete sono tantissime le ragazze, professioniste e non, che
propongono tutorial super interessanti da provare replicare, con un po'
di pazienza se non siamo espertissime. Dopo aver pensato al trucco,
quindi, possiamo iniziare a pensare anche alle mani che si sa, sono un
vero e proprio biglietto da visita e alle feste devono essere
semplicemente perfette. Per ottenere una super manicure
potete anche scegliere di usare semplicemente lo smalto, del resto ce
ne sono tanti proposti dai brand sia luxury che lowcost proprio per
queste occasioni, dobbiamo solo scegliere se osare un colore metallizzato o uno più classico come il rosso.
Oppure, se proprio non ci piace la nail art e amiamo invece il classico smalto, possiamo optare per le versioni più classiche proposte dai brand luxury e non, nelle loro collezioni natalizie.
Intanto, ecco alcuni video tutorial che potremmo provare a replicare per la nostra nail art di Capodanno.
Rimanendo sul classico, la moda unghie per Natale 2016
ci propone una varietà di motivi per le feste: dai disegni con Babbo
Natale, i bastoncini a righe, i capelli, le renne e i fiocchi di neve da
ornare con nail jewels, fino ai più semplici smalti glitter, dove si possono scegliere varie sfumature brillanti o dal finish metallico. I colori
più in voga del momento, oltre al rosso ciliegia, sono il verde,
l’azzurro, il burgundy, il senape e il blu cobalto. Assolutamente trendy
è la nail art ombré in nero e in rosso, raffinata e classica allo
stesso tempo, mentre per osare di più viene proposta quella con lo
smalto total black da valorizzare con la lunetta color oro.
Per le più giovani, interessanti anche gli stickers da
abbinare alle unghie. Renne, alberi di Natale, stelle comete, palline
natalizie e tutto ciò che volete per rendere le vostre unghie d'effetto,
ma originali.
Non è difficile indovinare quali saranno i colori che andranno per la maggiore a dicembre. Sono, infatti, l'oro, l'argento e il rosso. I tre colori d'eccezione anche per il Natale.
Nei
toni del bordeaux, come abbiamo anticipato prima, possibile
l'abbinamento dell'oro e dell'argento, ovviamente a vostro piacimento. L'effetto luccicante e glitter sarà senz'altro apprezzato: per chi non vuole osare troppo, ad esempio, possibile l'utilizzo di un semplice smalto leggermente glitterato. E buone feste!
1) George Washington Insediamento: dal 1789 al 1797
Partito: nessuno
2) John Adams
Insediamento: dal 1797 al 1801
Partito: Federalista
3) Thomas Jefferson Insediamento: dal 1801 al 1809
Partito: Demo-Repubblicano
4) James Madison Insediamento: dal 1809 al 1817
Partito: Demo Repubblicano
5)James Monroe
Insediamento: dal 1809 al 1825
Partito: Demo-Repubblican
6) John Quincy Adams
Insediamento: dal 1825 al 1829
Partito: Demo-Repubblicano
7) Andrew Jackson
Insediamento: dal 1829 al 1837
Partito: Partito Democratico
8) Martin Van Buren
Insediamento: dal 1837 al 1841
Partito: Partito Democratico
9) William Harrison
Insediamento: dal 1841 al 1841
Partito: Partito Protezionista
10) John Tyler
Insediamento: dal 1841 al 1845
Partito: Partito Protezionista
11) James Polk
Insediamento: dal 1845 al 1849
Partito: Democratico
12) Zachary Taylor
Insediamento: dal 1849 al 1850
Partito: Protezionista 13) Millard Fillmore
Insediamento: dal 1850 al 1853
Partito: Protezionista 14) Franklin Pierce
Insediamento: dal 1853 al 1857 Partito: Democratico 15) James Buchanan Insediamento: dal 1857 al 1861
Partito: Democratico 16) Abraham Lincoln
Insediamento: dal 1861 al 1865
Partito: Repubblicano 17) Andrew Johnson
Insediamento: dal 1865 al 1869
Partito: Repubblicano 18) Ulysses Grant
Insediamento: dal 1869 al 1877
Partito: Repubblicano 19) Rutherford B. Hayes Insediamento: dal 1877 al 1881
Partito: Repubblicano 20) James Garfield
Insediamento: dal 1881 al 1881
Partito: Repubblicano 21) Chester Arthur
Insediamento: dal 1881 al 1885
Partito: Repubblicano 22) Grover Cleveland
Insediamento: dal 1885 al 1889
Partito: Democratico 23) Benjamin Harrison
Insediamento: dal 1889 al 1893
Partito: Repubblicano 24) Grover Cleveland
Insediamento: dal 1893 al 1897
Partito: Democratico 25) William McKinley Insediamento: dal 1897 al 1901
Partito: Repubblicano 26) Theodore Roosvelt
Insediamento: dal 1901 al 1909
Partito: Repubblicano 26) William Taft
Insediamento: dal 1909 al 1913
Partito: Repubblicano 27) Woodrow Wilson
Insediamento: dal 1913 al 1921
Partito: Democratico 28) Warren Hardin
Insediamento: dal 1921 al 1923
Partito: Repubblicano 29) Calvin Coolidge
Insediamento: dal 1923 al 1929
Partito: Repubblicano 30) Herbert Hoover
Insediamento: dal 1929 al 1933
Partito: Repubblicano 31) Franklin Delano Roosvelt
Insediamento: dal 1933 al 1945
Partito: Democratico 32) Harry Truman
Insediamento: dal 1945 al 1953
Partito: Democratico 33) Dwight Eisenhower
Insediamento: dal 1953 al 1961
Partito: Repubblicano 34) John Fitzgerald Kennedy Insediamento: dal 1961 al 1963
Partito: Democratico 35) Lyndon Johnson
Insediamento: dal 1963 al 1969
Partito: Democratico 37) Richard Nixon
Insediamento: dal 1969 al 1974
Partito: Repubblicano 38) Gerald Ford
Insediamento: dal 1974 al 1977
Partito: Repubblicano 39) Jimmy Carter
Insediamento: dal 1977 al 1981
Partito: Democratico 40) Ronald Regan
Insediamento: dal 1981 al 1989
Partito: Repubblicano 41) George Bush
Insediamento: dal 1989 al 1993
Partito: Repubblicano 42) Bill Clinton
Insediamento: dal 1993 al 2001
Partito: Democratico 43) George Walker Bush
Insediamento: dal 2001 al 2009
Partito: Repubblicano 44) Barack Obama
Insediamento: dal 2009 al 2016
Partito: Democratico 45) Donald John Trump
Insediamento: dal 2017
Partito: Repubblicano
Non è difficile indovinare quali saranno i colori che andranno per la maggiore a dicembre. Sono, infatti, l'oro, l'argento e il rosso. I tre colori d'eccezione anche per il Natale.
Se vogliamo essere alla Moda,
dunque, per dicembre 2016, dovremo puntare tutto su questi colori.
Tutti i toni del rosso andranno bene, anche se quello che sarà più
trendy sarà il rosso laccato. Interessante anche il bordeaux. Una
nails arte semplicissima e d'effetto, che possiamo ad esempio sfoggiare
nel giorno di Natale, potrebbe essere una franch manicure (rovesciata o
tradizionale) con dell'argento su una bella base rossa. D'effetto,
glamour e molto semplice da realizzare. Per chi preferisce, invece, un qualcosa di meno d'effetto, possibile la french color oro su una base proprio trasparente.
Questa scelta sarà ottima sia per le giovanissime, sia per coloro che,
invece, hanno più anni alle spalle. Per quanto riguarda il color oro,
per le più esibizioniste (e spendaccione) esistono anche particolari
french manicure che rivestono in 3D l'unghia di tale prezioso materiale.
DONALD Trump sarà il 45esimo presidente
degli Stati Uniti. Dopo Barack Obama, sarà lui il nuovo inquilino della
Casa Bianca, guida della superpotenza. Hillary Clinton non parla subito
ai suoi sostenitori: lo farà nel pomeriggio italiano.
Ha telefonato all'avversario però. "Andate a casa, non avremo niente da
dire stasera" ha detto John Podesta, il manager della sua campagna. E i
complimenti a Trump sono arrivati anche dal presidente uscente, Barack
Obama, che lo ha invitato domani alla Casa Bianca in modo da preparare
la transizione dei poteri. Il portavoce Josh Earnest ha detto che Obama
ha chiamato anche Clinton, sue ex segretaria di Stato, per esprimere la
sua "ammirazione per la forte campagna".
"Per repubblicani e democratici è arrivato il tempo dell'unione.
Dobbiamo collaborare, lavorare insieme e riunire la nostra grande
nazione. Ho appena ricevuto le congratulazioni di Hillary Clinton e io
mi congratulo con lei. La nostra non è stata una campagna elettorale, ma
un grande movimento", ha detto Trump nel suo primo discorso dopo i
risultati. Emozionato, è salito sul palco con la famiglia al completo,
Melania, la nuova First Lady vestita di bianco e tutti i figli. Come
colonna sonora le note epiche dei titoli di coda di Air Force One, film
del 1997 con protagonista Harrison Ford nei panni di un eroico
presidente degli Stati Uniti. "Prometto che sarò il presidente di tutti
gli americani". E ancora: "I dimenticati di questo Paese, da oggi non lo
saranno più".
Spaventa le tue vittime questo Halloween con il costume di Jason e
completa il tuo look sanguinante con la maschera da hockey di Jason di
Venerdì 13 e l'enorme pugnale.
Tutti riconosceranno la leggendaria maglia da hockey e correranno a
vederti come se non ci fosse un domani.
Preparati a vivere un Halloween da paura con il costume di Venerdì 13,
uno spaventoso costume di Halloween disponibile per uomini o donne in
versione più sexy del costume di Jason che è altrettanto spaventoso.
Anche il tuo animale domestico può avere il suo costume di Jason,
affinché tutta la famiglia possa vivere un venerdì 13 sanguinoso il
prossimo Carnevale o Halloween.
Anche se il segno Infinito può essere fatto risalire a radici
mistiche nelle culture tibetana e Indiana, esso è meglio noto per la sua
origine come espressione di una somma infinita in matematica. Derivante
dalla parola latina infinitas, che significa letteralmente
‘illimitatezza’, il segno Infinito, così come lo conosciamo oggi, fu
scoperto neln 1655 dal matematico John Wallis. Wallis coniò il termine
per rappresentare un numero che non aveva fine, che era infinito.
L’infinito come rappresentazione di eterno amore e forza può essere
ritrovato anche nella croce celtica, la cui forma ispirata all’infinito
simboleggia l’amore spirituale. Infine, l’Ouroboros, appartenente
dell’antica cultura egizia e indicato da un serpente che si morde la
coda, rappresenta la relazione fra inizio e fine: l’uno non può esistere
senza l’altra, creando così un cerchio senza fine.
L’Infinito oggi
Con le sue radici inserite nel concetto di ciò che è senza fine,
eterno perciò indistruttibile, non c’è da meravigliarsi se molte
organizzazioni hanno adottato il simbolo Infinito, sfruttando la sua
rappresentazione di una forza indistruttibile in grado di sopportare
tutto. Il caso più recente è la partnership stabilita da is Reese
Witherspoon con un mega brand, Avon, per creare un bracciale Infinito
per una campagna di raccolta fondi organizzata con successo per il Fondo
di sviluppo delle Nazioni Unite per le donne. I gioielli Infinito
simboleggiano il potere delle donne e, allo stesso tempo, sensibilizzano
sul problema della violenza e degli abusi contro le donne.
L’Infinito nella moda
Dato il loro potente significato, i gioielli Infinito non sono
soltanto il regalo perfetto, ma anche il complemento ideale per la tua
collezione. Combinalo con la tua esclusiva creatività e avrai un pezzo
non soltanto elegante e senza tempo, ma che sarà anche un eterno ricordo
e promemoria del tuo amore e delle tue relazioni. La più celebre
rappresentazione del simbolo Infinito può essere ritrovata nella
classica collana Infinito con Nome, la cui evoluzione si è sviluppata
ulteriormente nei modelli Doppio Infinito, Infinito Verticale e nella
Collana Infinito con Cuore.
Il simbolo dell’infinito che tutti conosciamo può essere accostato ad una figura obliqua di otto, è conosciuto con il nome di lemniscata. Per
alcuni questo simbolo rappresenta, secondo un’interpretazione in chiave
moderna, l’eternità. Tuttavia, secondo altre interpretazioni la
connessione con l’infinito deriva dal suo originario significato di
perfezione, dualità e di flusso vitale costante.
Il simbolo dell’infinito non è un nuovo simbolo: attraverso i secoli e
le varie culture esso è stato usato per rappresentare concetti e idee
diverse. C’è un significato ritualizzato particolare in alcune zone
dell’India e del Tibet, dove il simbolo rappresentava la perfezione e
l’equilibrio tra il genere maschile e quello femminile, una sorta di Yin
e Yang insomma. Il segno dell’infinito appare anche in una serie di
mistici disegni di nodi celtici, che proprio come il simbolo
dell’infinito non hanno né fine né inizio. I disegni del nodo celtico in
realtà portano molta somiglianza con il Simbolo del doppio infinito ,
che è una rappresentazione della “doppia assolutezza”. Alcune
rappresentazioni del serpente divino Yormungand farebbero proprio
riferimento a questo.
Tempi moderni
Il simbolo dell’infinito che riconosciamo oggi fu scoperto per la prima
volta dal matematico inglese John Wallis, nel 1655. È un concetto di
matematica e fisica che si riferisce a una quantità senza limite o fine –
una quantità più grande di qualsiasi numero. La parola deriva dal
latino infinitas o “illimitatezza”. Per onore della cronaca, nel credo Scientology ci si riferisce a
questo come all’ottava dinamica, che è la spinta verso un’esistenza
eterna e infinita. L’ottava dinamica è anche chiamata “l’essere supremo”
o “creatore” – che abbraccia la totalità e la capacità infinita di
tutti – gli scientologisti non credono nella reincarnazione ma sono
sicuri di aver avuto “vite passate”.
Tempi antichi L’infinito era originariamente conosciuto appunto come lemniscata,
che significa “nastro”, da antichi matematici e filosofi greci. Un
concetto simile a quello insito anche nell’Ouroboros, un antico simbolo
che raffigura un serpente che si morde la coda. Rappresenta l’infinita
immortalità, la continuità, l’autofecondazione e il ritorno
eterno. Quindi già vediamo delle analogie di significato, ma provenienti
da luoghi a cui siamo meno familiari.
Spiritualità
Sebbene il simbolo dell’infinito sia diventato tipico dell’ambito
matematico e scientifico, tuttavia esso nasce in ambito religioso, il
che ci ha permesso di determinare i significati spirituali e positivi
sopra descritti.
Ha la forma di un otto “sdraiato”, messo in orizzontale. Tale simbolo
ha una distante origine, per inciso, appare già nella croce di San
Bonifacio (che morì nel 754), avvolta attorno alle braccia di una croce
latina. Comunque, è assegnato a John Wallis l’onore di aver introdotto il
simbolo dell’infinito con il suo significato matematico nel 1655, nel
suo De sectionibus conicis. Lui non motivò la scelta di questo simbolo, ma è stato ipotizzato che
esso fosse una variante del numero romano 1000 (originariamente CIƆ,
anche CƆ. Inizialmente non si indicava il 1000 con la M, ma in questo
modo ). Esso infatti veniva spesso utilizzato per intendere “tanti”, ossia grandi quantità. A volte si tende a vedere l’introduzione di tale simbolo da parte
sua, per somiglianza con la lettera greca ω (omega), l’ultima lettera
dell’alfabeto greco.
Il simbolo qui a fianco, è invece quello utilizzato da Eulero per indicare l’infinito.
Leonardo Eulero, utilizzò una variante del
simbolo originale per denotare il concetto di “infinito assoluto”.
Questa variante prevede che le linee che formano il simbolo stesso, non
siano chiuse ma aperte (come puoi vedere qui a destra)
Per Eulero, l’infinito è stato un elemento e un concetto davvero
importante, lo ha utilizzato parecchio, basti pensare ai logaritmi. Questo simbolo, non è più utilizzato attulmente. E non esiste nemmeno in Unicode (se per caso sapessi che di cosa sto parlando)
L’ancora è il simbolo nautico per eccellenza e
costituisce il mezzo attraverso cui la nave ottiene stabilità, dopo
tanto navigare e dopo aver attraversato varie intemperie. Rappresenta
pertanto il simbolo della stabilità, uno strumento che consente alla
nave di restare ferma nel mare tempestoso. Scegliere un bracciale con l’ancora
significa celebrare la vita, la meta e tutte le tappe, belle e brutte,
che hanno condotto ad un determinato traguardo. L’ancora offre inoltre
un appiglio sicuro ad un qualcosa che per sua natura è sempre in
agitazione e in movimento, rappresenta pertanto un punto fermo
rappresentato da amici e famiglia in una fase delicata e di crescita.
Il bracciale con ancora è anche sinonimo di fedeltà.
L’ancora è un qualcosa di inamovibile, attaccata al suolo in maniera
salda: proprio per tale motivo può essere associata sia all’amicizia che
all’amore. Si tratta infatti di un regalo che i fidanzati si scambiano
con particolare frequenza, a simboleggiare l’amore particolarmente
intenso che viene vissuto.
Tipologie
Il bracciale con l’ancora, oltre al significato profondo, è un accessorio molto bello da vedere. Rappresenta infatti un’ottima idea regalo,
economica e di grande effetto, per stupire amici, parenti e fidanzati
in occasioni speciali. In commercio oggi è possibile trovare modelli
differenti, in grado di soddisfare i gusti di tutti gli acquirenti.
Innanzitutto differenti sono i materiali: è possibile trovare bracciali
in corda, interamente realizzati a mano con materiali di alta qualità.
L’ispirazione ovviamente è tipicamente marinara. Vi sono poi modelli più
pregiati, in cuoio. Il vantaggio, in tal caso, è
evidente e risiede nella maggiore resistenza e durata. Si tratta di un
accessorio dal design di tendenza che saprà completare il look con
eleganza e classe. Vi sono poi bracciali più pratici realizzati in acciaio. Anche in tal caso è garantita la massima resistenza e sono perfetti per outfit sportivi e giovanili. Per prodotti di maggiore valore, è possibile optare per braccialetti in argento o oro: si tratta di un regalo importante per occasioni davvero speciali. Ricordiamo inoltre che vi sono anche charms a forma di ancora,
perfetti per arricchire bracciali e collane. Oltre ai materiali,
differenti sono anche i colori. A causa del largo successo, sono stati
prodotti bracciali con ancora di ogni tinta: è possibile optare per
colori classici come il nero o il marrone o scegliere tinte vivaci come
il rosso, il blu, l’azzurro, il rosa. Molto belli sono anche i bracciali bicolori che richiamano le tinte marinare: blu e rosso, blu e bianco si intrecciano dando vita ad un accessorio invidiabile.
L’ancora. Soggetto a tema nautico per eccellenza, l’ancora
occupa un posto importante della simbologia, non solo per quanto
riguarda i ciondoli, ma ha sopratutto un ruolo ponderante nel tatuaggio.
Non a caso un tradizionalista difficilmente non avrà sul proprio corpo
un’ancora, stilizzata o decorata.
Si tratta di un simbolo nautico e marittimo, legata a doppio filo al
mare, dove esprime la sua compiuta funzione, l’ancora rappresenta ciò
che lega e fissa; è il mezzo con il quale la nave ottiene stabilità e
fermezza, come in un porto sicuro, così nel mare tempestoso; è, essa
sola, fallita la buona navigazione, oscurato il cielo di nubi e tra i
marosi, l’ultima speranza del marinaio sull’imbarcazione in balia dei
flutti capricciosi e crudeli. Per i Latini l’ancora era già un punto fisso, qualcosa che
immobilizza in mezzo agli elementi, scostanti ed imprevedibili, del mare
come delle emozioni, e per essi, ancora, associata nel disegno, e
legata, ad un delfino, diviene il simbolo della barriera, ciò che è
capace di fermare ciò che è, invece, per sua natura veloce e mobile. Non poteva essere altrimenti, data la potenza anche marittima di Roma
e della consapevolezza che l’impero esiste anche grazie ad un semplice
rostro su una nave.
Per ricapitolare in maniera schematica, l’ancora porta con sé i seguenti significati.
Sicurezza: l’ancora simboleggia la
sicurezza offerta dalla terra ferma come unico strumento che garantisce
alla nave di rimanere ferma nel mare agitato dalla tempesta. Fedeltà: l’ancora inamovibile, saldamente
attaccata al suolo, e per questo motivo può essere associata sia ad
amicizia sia ad amore e non è raro vederla tatuata su una coppia che
vive un amore particolarmente inteso. Stabilità: l’ancora è anche simbolo di
stabilità dato che fornisce un appiglio sicuro a qualcosa che per sua
natura è sempre in movimento e si agitazione. Per questi e tanti altri motivi, che vanno ricercati in ciò che
ognuno di noi crede, la si troverà in chi si professa come punto fermo
della vita di che gli sta intorno.
Stabilità, vita, legami: nel corso del tempo l’ancora
non poteva che diventare anche simbolo dell’amore. Quest’oggetto assume
spesso nelle sue rappresentazioni il significato di fedeltà:
l’ancora è saldamente attraccata al fondale marino e dona alla nave la
stabilità di cui ha bisogno. La stessa stabilità che due persone che si
amano riscoprono ogni giorno nella propria dolce metà.
Spesso le coppie innamorate scelgono di tatuarsi l’ancora come simbolo
d’amore eterno. Oppure di portare dei gioielli decorati da questo
simbolo marinaro dal significato profondo.
Inizialmente legata alla
salvezza e alla stabilità, l’ancora marina nel tempo è stata utilizzata
anche come simbolo per rappresentare messaggi e significati più ampi.
Nella tradizione Cristiana, per esempio, quest’oggetto ha ben presto
iniziato a rappresentare la speranza rivolta verso il futuro: l’ancora come simbolo di una vita felice e luminosa.
Un significato da regalare a
una persona importante nella nostra vita, per augurare il meglio in
un’occasione importante. Scegli un gioiello della collezione per un uomo speciale a cui vuoi donare una vita ricca di avventure.
Un legame saldo, profondo, resistente e invincibile:
ecco uno dei significati più belli e profondi che questo simbolo porta
con sé. Questo oggetto nasce con l’originaria funzione di legare la nave
al fondale marino, regalandole la stabilità necessaria a renderla
sicura per chi vi è a bordo. Nel corso del tempo l’ancora è naturalmente
diventata la perfetta rappresentante dei legami forti, sicuri e
importanti.
Ecco perché regalare un
gioiello decorato con un’ancora è un gesto importante, da dedicare
all’uomo amato, a un fratello, al papà. Il gioiello perfetto per un uomo
che rappresenta un punto saldo nella tua vita Sicuramente saprai che l’ancora marina,
riveste ancora oggi un ruolo fondamentale nell’arte della navigazione.
Del resto, fin dall’antichità fu considerata uno dei principali simboli del mare, un vero e proprio simbolo di salvezza.
Quanti problemi con il nostro sigaro acceso, quando bisogna spegnerlo per accedere in auto, in locali con divieto o esaurita la voglia.
Come spegnerlo non in modo rudimentale slabbrandone la foglia esterna che alla riaccensione provoca fiammate e scintille che bucano abiti e sedute?
Dove riporlo senza che gli odori emanati anche da spento non impregnino abiti e disturbino chi ci è intorno?Il Toscano-Snuffer Spegnisigaro è la soluzione di questi problemiPer spegnerlo immediatamente: scuotete solo la ceneree riponete il sigaro acceso con la brace rivolta in giù nel Toscano-Snuffer Spegnisigaro chiudendo il tappo a tenuta stagna. Si spegnerà senza fuoriuscita di fumo ed odori. Per riprendere la fumata: tolto il tappo ermetico, il sigaro verrà sospinto fuori per essere preso qualunque sia la sua lunghezza residua. Nel riaccenderlo, non avendolo spento slabbrandone brace e foglia non provocherà scintille e fiammate che bucano abiti e sedute.
Per il buon funzionamento e durata del Toscano-Snuffer Spegnisigaro, si raccomanda la sostituzione della Capsula Anticondensa quando è esaurita, passato il suo colore dal Bianco al Marrone Scuro.
George Blaisdell aveva una sala da ballo sulla collina di Bradford, in
Pennsylvania; una sera, uscendo sul terrazzo a fumare, avvertì nell’aria
un acre odore di benzina e notò un amico che armeggiava con un rozzo e
pacchiano accendino di ottone arrugginito di origine austriaca.
«Possibile», disse George ridendo, «che un elegantone come te debba usare un aggeggio del genere? Perché non ti compri un accendino decente?» «Perché questo funziona!», rispose l’altro accendendosi la sigaretta e smorzando la sua risata. Mister
Blaisdell si affrettò a comprare i diritti di esclusiva per gli USA di
quello sconosciuto brevetto austriaco. Decise di realizzarlo in acciaio
cromato anziché in ottone, ne migliorò il funzionamento e l’aspetto,
dotandolo di una leva a scatto sull’apertura e di una forma rettangolare
al posto di quella stondata del prototipo. Nel 1932 la sala da ballo
della collina di Bradford chiuse e divenne il capannone della Zippo
Manufacturing Company. Lo Zippo entrava nel mercato americano al costo
di un dollaro. George sarebbe diventato per sempre “mister Zippo”,
chiamò così il suo accendino dal nome popolare di un altro brevetto che
stava riscuotendo grande successo: la chiusura lampo, detta anche ZIP. Il
suo prodotto sarebbe rimasto fondamentalmente invariato fino ai giorni
nostri: una carrozzeria cromata con coperchio a cerniera, apribile e
richiudibile con un movimento semiautomatico; un’anima interna riempita
da cinque strati di ovatta attraversati da uno stoppino che fuoriesce
sulla cima, accanto ad una pietrina che ne scaturisce l’accensione
previo sfregamento di una piccola ruota segata a scanalature. Sulla
carrozzeria di ogni accendino, sul lato inferiore, accanto al logo
“ZIPPO” e alla scritta “Bradford, PA, MADE IN USA” sono incisi lettere e
numeri; una diffusa leggenda metropolitana sostiene che il numero
identifichi la qualità dell’accendino: è una cazzata, i numeri
corrispondono semplicemente all’anno di produzione e la lettera al mese. Quando
a quattordici anni comprai il mio primo Zippo mi sembrò abbastanza
costoso; ma più tardi mi resi conto che in realtà era un’invenzione
rivoluzionaria che, rispetto agli accendini da tavolo in alabastro di
mio nonno o a quelli d’oro marchiati Dupont e Cartier di mio padre,
aveva fornito una valida alternativa a chiunque non potesse permettersi
tali accessori da gioielleria. Perché gli accendini, per una legge non
scritta, sono oggetti ineluttabilmente destinati a cadere per terra: un
lussuoso accendino a gas, la cui carica è già di per sé
costituzionalmente destinata a una durata inferiore, rischia così di
vedere danneggiata la sua delicata valvola e di diventare inefficiente.
Uno Zippo invece può anche essere lanciato dal decimo piano senza che il
suo funzionamento ne sia compromesso. In un vecchio episodio della serie Alfred Hitchcock presenta
un giovane e sconosciuto Steve McQueen veniva sfidato da Peter Lorre a
una singolare scommessa: se fosse riuscito ad accendere per dieci volte
di seguito lo Zippo di cui era tanto orgoglioso avrebbe vinto l’auto di
lusso dell’altro, ma se avesse fatto cilecca si sarebbe fatto amputare
un dito. L’episodio è stato anche ripreso in chiave grottesca da Quentin
Tarantino in Four rooms, ma lo ricordo soprattutto perché
coglieva la vera natura dell’accendino: popolare e allo stesso tempo
prezioso, un gadget “per tutti” ma contemporaneamente un oggetto “per
sempre”. Un’altra leggenda metropolitana vuole che lo Zippo fosse
nato come accessorio dato in dotazione all’esercito americano: è
un’altra bufala. Vero invece che durante la II Guerra Mondiale, quando
in America gli Zippo erano già molto diffusi, la vendita degli accendini
fu temporaneamente sospesa al pubblico per riservarne l’intera
produzione alle forze armate al fronte. George era furbo e
lungimirante: per risparmiare sui costi fece realizzare gli accendini
destinati all’esercito in finitura nera anziché cromata. Aveva ben
presente che il suo Zippo era ormai un simbolo, non solo agli occhi dei
soldati lontani da casa, ma anche del pubblico di quei paesi stranieri
in cui erano di stanza. L’apparizione dello Zippo in numerosi film
avrebbe contribuito a esportarne la fama. Al termine della guerra
Blaisdell decise di produrre uno Zippo commemorativo della resa
incondizionata del Giappone con la firma del Generale Douglas Mac
Arthur. Questa serie limitata è oggi tra le più quotate tra i
collezionisti.
Un anno dopo il devastante attacco subito a Pearl
Harbor e che sancì l'ingresso del paese nel secondo conflitto mondiale,
la guerra cambiò anche quella che era l'attività della "Zippo
Manufacturing Company": venne infatti meno la produzione di accendini
che venivano poi venduti ai civili e venne implementata la produzione solo ed esclusivamente indirizzata alle forze armate a stelle e strisce impegnate sui vari fronti di guerra.
Questo
fu un passaggio fondamentale per rendere questo piccolo oggetto un vero
e proprio simbolo della cultura americana: questo fu possibile grazie
alla produzione su larga scala e agli accordi che la casa produttrice
prese con i vertici delle forze armate.
E si può
dire che la guerra aumentò il mito della indistruttibilità di questo
accendino, anche se Blaisdell, che alla fine era comunque pur sempre un
imprenditore, decise che gli Zippo destinati ai soldati al fronte
fossero fatti con materiali diversi da quelli che solitamente venivano prodotti e venduti normalmente.
https://www.dollaroshop.biz/risultati.aspx?keywords=zippo&pls_go=Vai&box_left%24ctl00%24fld_risultati=0 Una
curiosità legata al periodo della guerra è quella legata all'idea,
sempre di Blaisdell, di mettere in produzione una serie limitata con
incisa la firma dI Mac Arthur, il generale a cui storicamente si deve la
resa delle forze armate giapponesi. Oggi questa "limited edition" è tra quelle più ricercate dai collezionisti ed ovviamente tra le più costose.
Finita
la guerra, Blaisdell ricominciò la propria attività per rendere lo
Zippo un oggetto irrinunciabile per qualsiasi americano: siamo nel 1947 e
comincia una massiccia campagna pubblicitaria in tutti gli Stati Uniti e
caratterizzata da una autovettura che trasporta delle riproduzioni di
Zippo che misurano più di due metri in altezza.
Quella
che viene subito definita la "Zippo Mobile" si rivela essere una grande
idea. Attualmente una sua riproduzione fedele in ogni singolo elemento
fa su e giù per tutto gli USA, "presenziando" a vari eventi che ancora
oggi si svolgono per tenere alto il nome e il marchio.
Due
anni dopo l'idea della campagna pubblicitaria itinerante arriva
l'apertura di un'altra fabbrica adibita alla produzione dello Zippo. La
scelta caddè sul Canada. Sembrerà strano, ma ancora oggi questa e quella
aperta a Bradford sono le due uniche fabbriche del gruppo. Purtroppo
quella canadese ha dovuto abbassare la saracinesca quattordici anni fa.
Nella
seconda metà degli anni '50, precisamente nel 1956, arriva un nuovo
modello, denominato "Slim". La sua caratteristica principale si
concretizza in un profilo più stretto e il tutto è studiato per venire
incontro ai gusti femminili.
Passano due anni ed arriva l'idea
del marchio che certifichi l'autenticità dell'accendino. Tale codice,
che altro non è che l'anno di produzione, si trova oggi su ogni
esemplare. Se inizialmente questa fu una scelta detta da motivi di
natura pratica, oggi come oggi risulta molto importante per chi di
questo oggetto ha fatto un oggetto da collezione.
La
guerra, e arriviamo agli anni '60, si incontra ancora con lo Zippo. Il
conflitto è quello del Vietnam e sono più di 200 mila gli esemplari
prodotto per i giovani soldati americani spediti nell'inferno
vietnamita. L'accendino diventa non solo un modo per sentirsi a casa, ma
anche un salvavita, come ad esempio per un soldato di nome Andreas
Martinez che colpito da un proiettile si salvò grazie allo Zippo che
teneva nel taschino. Grazie a questo incredibile evento Zippo e Martinez
finirono addirittura sulla copertina di "Life".
E' uno degli oggetti più conosciuti al mondo e ancora
oggi, a quasi 100 anni dalla sua nascita, è in produzione e risulta tra
gli oggetti più ricercati dai fumatori.
Stiamo parlando dello Zippo:
un vero e proprio oggetto di culto che è riuscito ad entrare
nell'immaginario collettivo, diventando oggetto di collezionismo per cui
si è disposti a spendere cifre incredibili.
Ma
qual'è la storia di questo accendino, conosciuto in tutto il mondo e
che con il tempo è diventato non solo icona del sogno americano, ma vero
e proprio protagonista anche di scene entrate nella storia del cinema?
La sua storia è assai particolare e curiosa.
Quest'anno
sono 84 anni dalla sua nascita, eppure questo oggetto mantiene intatto
il proprio fascino ed è riuscito a superare intatto anche il passaggio
al ventunesimo secolo, riuscendo a non rinunciare alla necessità di restare al passo con i tempi che cambiano.
Sicuramente
lo Zippo arriverà in perfetta forma ai suoi primi 100 anni: scopriamo
assieme qual è la sua storia e alcune curiosità ad esso legate.
La
sua creazione si deve a Geore G. Blaisdell. L'idea non fu però tutta di
questo imprenditore americano, che mai probabilmente avrebbe ritenuto
possibile di "passare alla storia" e di essere ancora oggi noto in tutto
il mondo.
Blaisdell si trovava in un locale di
Bradford, cittadina dello stato americano della Pennsylvania,
precisamente in una sala da ballo di sua proprietà. La sua attenzione si
poggiò su un amico, che cercava di far funzionare un accendino fabbricato nella lontana Austria.
L'accendino
ha un aspetto tutt'altro che bello da vedere e basta una semplice
caduta per provocargli un danno al suo rivestimento in metallo. Tuttavia
quello che colpisce Blaisdell è il fatto che funzioni in qualunque
condizione atmosferica, compresa quella di vento sostenuto.
Anni
dopo, raccontando il suo primo incontro con quello che grazie al suo
intervento sarebbe diventato lo "zippo", Blaisdell raccontò come
inizialmente aveva preso in giro il suo amico, che cercava di far
funzionare quello che per lui non era altro che un poco elegante
accendino di fabbricazione straniera.
Tuttavia Blaisdell rimase di stucco quando, dopo avergli
scherzosamente chiesto come mai non avesse mai pensato di procurasi un
accendino di buona qualità, si sentì rispondere che il motivo molto
semplice per cui non si dannava a cercare un nuovo accendino era perchè
quello, pur essendo poco piacevole alla vista, "funzionava sempre e non
si rompeva mai".
Blaisdell ci pensò su e dopo
poco tempo decise di far propri i diritti sul territorio americano per
quello che all'epoca era ancora un oggetto sconosciuto nella maggior
parte non solo degli Stati Uniti, ma anche di tutto il mondo
occidentale.
Fu così che nel 1932 il "papà" dello
Zippo decise di mandare in pensione la propria sala da ballo e di
adibire quello spazio, fino ad allora votato al divertimento, a
capannone dove cominciare la produzione di questo che oggi è un oggetto di culto.
Nacque
così la prima fabbrica della "Zippo Manufacturing Company". Blaisdell
apportò alcune modifiche al modello originale: come materiale esterno
optò per l'acciaio cromato rispetto all'ottone.
Cosa
ancora più importante, grazie all'aiuto di alcuni tecnici, riuscì a
renderne l'utilizzo più semplice. Questo fu possibile grazie
all'inserimento di una leva a scatto nella zona dell'apertura e alla
scelta di una forma diversa rispetto a quella presa in considerazione
nei primi studi condotti prima dell'inizio della produzione: qui si era
ipotizzata una forma assai diversa da quella rettangolare che poi è
diventata uno dei segni distintivi dello Zippo.
Nel
1932 prese il via la sua produzione, mentre l'anno successivo arrivò
anche il lancio sul mercato americano, ad un costo pari ad un dollaro e
novantacinque.
Agli amanti dello Zippo farà piacere sapere due
cose: la prima relativa al motivo per cui questo accendino si chiama
così e la seconda relativa al prototipo studiato inizialmente da
Blaisdell.
Zippo fu scelto direttamente da Blaisdell, il quale si ispirò ad una invenzione che ancora oggi fa parte della nostra vita: la cerniera a lampo "zipper".
Per chi invece volesse vedere il prototipo del primo accendino
progettato da Blaisdell, basterà recarsi in quello che quasi certamente è
l'unico museo interamente dedicato ad un accendino, ovvero il Zippo Museum, ovviamente sito a Bradford.
Sempre nel 1933, subito dopo il lancio sul mercato, venne messa in campo la garanzia a vita,
altro aspetto che rende unico questo prodotto. "Funziona o lo ripariamo
gratis", oltre ad essere un motto è anche una realtà: ancora oggi viene
infatti garantito il funzionamento ad infinitum di ogni Zippo
fabbricato e nel caso in cui vi si verifichi un guasto, si ha la
possibilità di farlo riparare direttamente dalla casa produttrice.
Il 1934 è un altro anno molto importante: nel maggio di quell'anno e precisamente il 17 maggio
ha luogo la richiesta ufficiale per far registrare, per quanto
riguardava il design, il brevetto originale. La pratica si concluse
circa due anni dopo, nel marzo del 1936 il brevetto venne infatti
depositato. Da allora sono passati 80 anni e se si eccettuano i
cambiamenti apportati per rendere più efficiente la rotella di
accensione e altre piccole modifiche, il design di questo oggetto è ancora oggi quello del primissimo esemplare uscito dalla fabbrica.
Il modo perfetto per godersi un whisky bello freddo dopo cena è uno solo: le pietre da whisky.
Direttamene dal Vermont - Stati Uniti - Whisky Stones è il prodotto perfetto da aggiungere al vostro bicchiere di whisky. A cui non si dovrebbe rinunciare mai, nemmeno d'estate.
COME FUNZIONANO LE PIETRE DA WHISKY?
Molto semplice. Il kit base è composto da 9pietre da whisky, ma sono disponibili diverse varianti, per tutti i gusti e tutte le tasche. Ogni
pietra è riempita di liquido refrigerante, un po' come quello dei
refrigeranti anni '90 che le nostre mamme mettevano nelle borse termiche
da mare, ve li ricordate?
Vi basterà metterne qualcuna in freezer almeno quattro
ore prima di bere il whisky - che, date le temperature, supponiamo sia
dopocena - per gustare il vostro whisky bello freddo.
La quantità di pietre da whisky consigliata è 3 cubetti a bicchiere.
Lasciate decantare le pietre nel whisky per cinque minuti e agitate il
bicchiere leggermente durante la degustazione. E il vostro whisky da
veri duri è servito.