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lunedì 26 dicembre 2016

Morto George Michael, il compagno: «L'ho trovato io nel letto»

L’ex cantante degli Wham! aveva 53 anni. L’ha riferito il suo agente: «È scomparso serenamente a casa sua». Escluse quindi circostanze sospette. Il compagno: «Mi sono svegliato e l'ho trovato a letto morto»

Andarsene mentre tutti stanno ascoltando la tua canzone, per la milionesima volta, quando è tempo di Natale. Sì, mentre molti di noi stavano aprendo su YouTube o guardando alla tv Last Christmas, pezzo, ma soprattutto video memorabile degli Wham!, band iconica della golden generation britannica anni’80, se ne è andato il suo interprete, uno dei più grandi degli ultimi quarant’anni. Sì, George Michael è morto a 53 anni nella sua casa di Londra. Degli Wham!, fondati col suo socio Andrew Ridgeley, non faceva più parte da almeno tre decenni, ma, da solista, la sua fama era accresciuta ancor più, con quella voce straordinaria, lancinante. Una carriera fantastica, una vita però dove gli eccessi non sono mancati.

Il compagno: «L’ho trovato morto nel letto»
Forse però non alla fine. Perché si sa soltanto che George è morto d’arresto cardiaco, ma il suo agente ha riferito che la star è «scomparsa serenamente nella sua casa di Londra», escludendo quindi circostanze sospette, come del resto la polizia britannica.

 

giovedì 15 dicembre 2016

Le ricerche più popolari degli italiani su Google nel 2016

Un anno di parole cercate sui motori del web. Ripercorrerle e raccontarvele è come scrivere la storia del 2016, che si sta chiudendo. Non è un caso: internet è così pervasivo che tutto passa di lì. Non c’è fatto, evento, cronaca che non venga intercettato, filtrato in qualche modo, attraverso le parole più cliccate, gli interrogativi più richiesti, i personaggi più curiosati online. Tutto su Google. La nostra vita si interfaccia a Google, ormai principale porta di accesso al web.
Le parole più cercate su Google


Dai trends che escono dal quartier generale Mountain View (la ‘casa’ californiana del portale), le ricerche degli italiani incrociano la cronaca, lo sport, gli eventi e lo spettacolo. L’estate del 2016 è stata segnata dal fenomeno Pokemon Go. Ed è la voce che segna il record in assoluto fra le parole emergenti più digitate. Quindi lo sport, che si conferma come ‘topic’, argomento sempre popolare: sul podio salgono le Olimpiadi di Rio e gli Europei di Calcio del 2016. Più sotto, troviamo gli eventi internazionali come le elezioni americane (quarto posto), Donald Trump (ottavo) e la Brexit (decimo). In mezzo ai fatti che hanno segnato il mondo: si passa dal quinto posto del terremoto, al sesto di Sanremo 2016. Quindi le scomparse di David Bowie (settimo posto) e Bud Spencer (nono).
Gli interrogativi
Chi non ha mai interrogato google sui dubbi grammaticali, sul significato di certe parole, su qualche dritta/consiglio pratico di ‘come si fa’? Il 2016 è stato l’anno di ‘Petaloso’, ottavo ‘Che cosa significa?’ digitato. Curiosamente, in testa alla categoria dei significati cercati troviamo ‘idolatria’, quindi ‘ad maiora’ e poi Brexit, altro termine che ci proviene dalla cronaca. Come pure ‘trust’, collegato alla vicenda dei Panama Papers.
Al ‘Come si fa?’, lo scettro spetta al gelato al caffè. In fondo alla classifica, si stagliano tutta una serie di leccornie da cucina triste per single: dai passati di verdura, all’uovo sodo, dallo spritz alla pizza. Cercate il peccaminoso, il pruriginoso? ‘Come si fa un massaggio erotico’ è l’argento di questa graduatoria molto pratica; mentre un classico degli anni Ottanta, lo ‘slime’, il vischioso giocattolo che istillava il gusto dell’orrido nei ragazzini, è il terzo ‘come fare’ più ricercato in rete. Un evergreen.
Le ricerche più strambe? Sicuramente le troviamo nella categoria ‘perché’. Chissà perchè i 'perchè' sono sempre originali. Se al terzo posto troviamo “perché il colpo di stato in Turchia” o al nono “perché Trump ha vinto” (domande legate alla cronaca), i primi due posti sono riservati a “perché si intasa il braciere?” e “perché i gatti hanno paura dei cetrioli". Curiosi anche i “perché un neonato piange sempre” (quarto posto) e “perché un uomo sposato tradisce” (al quinto).

I Personaggi 
Il 2016 ci ha portato via David Bowie, Bud Spencer e Prince - e sono loro i più cliccati dagli italiani su google, rispettivamente al primo, al terzo e al sesto posto. Quattro personaggi sono collegati in qualche modo a Sanremo: al quinto posto, Ezio Bosso, il musicista colpito da una malattia neurodegenerativa progressica che è salito sul palco dell’Ariston come ospite. E poi le gaffes di Gabriel Garko (settimo, nell’elenco di Google) e gli straordinari mille volti rappresentati da Virginia Raffaele (ottavo posto): entrambi presentatori al Festival. Al decimo, c’è Patty Pravo che vi ha partecipato (e steccato). In classifica anche Donald Trump (secondo posto), Gonzalo Higuain, campione argentino che ha infiammato l’estate del calciomercato, passando in luglio, dal Napoli alla Juve. Nono posto per la poetessa Alda Merini.

La ricetta
Volete sapere qual è la ricetta più cercata su google? Gli italiani interrogano il web per saper come fare bene il tiramisù (primo posto). Quindi, la peperonata e le zucchine in carpione. Medaglia di legno per pane sardo e panettone gastronomico. Al sesto posto, i panini integrali morbidi, il mojito, la pasta alla norma, il friggione e l’amatriciana.

Svago
La località più cercata per le vacanze è stata l’isola greca di Corfù. Ma il 2016 è stato in generale l’anno delle isole, visto che ben 5 località su 10 googlate sono proprio circondate dal solo mare. In classifica troviamo anche il secondo posto di Pantelleria, il quinto di Maiorca; le Seychelles al sesto, l’isola ellenica di Zante al decimo. Fra i biglietti più cliccati, la terna vincente è composta da lotteria Italia, il concerto dei Coldplay, quindi la finale di Coppa Italia 2016. Chiude: la passerella di Christo sul lago di Iseo, che per il vero non richiedeva ticket d’ingresso.


lunedì 5 dicembre 2016

Zippo Codice sul fondello verifica l' anno di produzione


Elemento caratteristico della produzione Zippo dal 1933 ad oggi, è l’utilizzo di un codice sul fondello di ciascun accendino, che ne identifica l’anno di produzione.
L’idea, nata con uno scopo pratico, è diventata poi, motivo di interesse per i collezionisti che ricercano gli accendini più vecchi.
Fino al 1957 era indicato solamente il numero di registrazione del brevetto, dal 1958 vennero introdotti dei punti, dal 1966 le barre, prima verticali e poi oblique.
Dal 1986 venne utilizzata la doppia codifica, con l’indicazione di una lettera (dalla A alla L) per i dodici mesi, ed un numero romano per l’anno di produzione (IX=1993, X=1994…), dall’anno 2001 i numeri romani sono stati sostituiti dai numeri arabi.
Anche sul significato di tali codici, e specialmente sulle barre di identificazione, sono nate le più fantasiose interpretazioni, fra le quali la più ricorrente è l’affermazione che, in definitiva, più barre ha l’accendino, e più esso è antivento.
Scopri l’età del tuo accendino Zippo verificando la corrispondenza del codice impresso sul fondello, con la tabella illustrata qui di seguito.

lunedì 28 novembre 2016

Nail Art Capodanno

In vista del Natale 2016 anche le nail art si arricchiscono di idee e nuove tendenze scintillanti da seguire. Tanto colore, glitter e ispirazioni geometriche, caratterizzano le unghie natalizie, da personalizzare con smalti rosso fuoco, per rimanere nella tradizione delle feste, oppure di altre tonalità accese. Ce n’è davvero per tutti i gusti: unghie decorate ed elaborate con disegni e costruzioni 3D, ma anche mani chic ed eleganti con un tocco di smalto lucido.

Abbiamo visto la nail art per il Natale, con tutti gli item a tema, ma vogliamo qualcosa di originale anche per il Capodanno. In rete sono tantissime le ragazze, professioniste e non, che propongono tutorial super interessanti da provare replicare, con un po' di pazienza se non siamo espertissime. Dopo aver pensato al trucco, quindi, possiamo iniziare a pensare anche alle mani che si sa, sono un vero e proprio biglietto da visita e alle feste devono essere semplicemente perfette. Per ottenere una super manicure potete anche scegliere di usare semplicemente lo smalto, del resto ce ne sono tanti proposti dai brand sia luxury che lowcost proprio per queste occasioni, dobbiamo solo scegliere se osare un colore metallizzato o uno più classico come il rosso.

Oppure, se proprio non ci piace la nail art e amiamo invece il classico smalto, possiamo optare per le versioni più classiche proposte dai brand luxury e non, nelle loro collezioni natalizie. 
Intanto, ecco alcuni video tutorial che potremmo provare a replicare per la nostra nail art di Capodanno.

Rimanendo sul classico, la moda unghie per Natale 2016 ci propone una varietà di motivi per le feste: dai disegni con Babbo Natale, i bastoncini a righe, i capelli, le renne e i fiocchi di neve da ornare con nail jewels, fino ai più semplici smalti glitter, dove si possono scegliere varie sfumature brillanti o dal finish metallico. I colori più in voga del momento, oltre al rosso ciliegia, sono il verde, l’azzurro, il burgundy, il senape e il blu cobalto. Assolutamente trendy è la nail art ombré in nero e in rosso, raffinata e classica allo stesso tempo, mentre per osare di più viene proposta quella con lo smalto total black da valorizzare con la lunetta color oro.

lunedì 21 novembre 2016

Temi natalizi sulle unghie 2016

Per le più giovani, interessanti anche gli stickers da abbinare alle unghie. Renne, alberi di Natale, stelle comete, palline natalizie e tutto ciò che volete per rendere le vostre unghie d'effetto, ma originali.
Non è difficile indovinare quali saranno i colori che andranno per la maggiore a dicembre. Sono, infatti, l'oro, l'argento e il rosso. I tre colori d'eccezione anche per il Natale.
Nei toni del bordeaux, come abbiamo anticipato prima, possibile l'abbinamento dell'oro e dell'argento, ovviamente a vostro piacimento. L'effetto luccicante e glitter sarà senz'altro apprezzato: per chi non vuole osare troppo, ad esempio, possibile l'utilizzo di un semplice smalto leggermente glitterato. E buone feste!




domenica 20 novembre 2016

I 45 Presidenti degli Stati Uniti

1) George Washington
Insediamento: dal 1789 al 1797
Partito: nessuno


2) John Adams
Insediamento: dal 1797 al 1801
Partito: Federalista


3) Thomas Jefferson
Insediamento: dal 1801 al 1809
Partito: Demo-Repubblicano


4) James Madison
Insediamento: dal 1809 al 1817
Partito: Demo Repubblicano


5) James Monroe
Insediamento: dal 1809 al 1825
Partito: Demo-Repubblican


6) John Quincy Adams
Insediamento: dal 1825 al 1829
Partito: Demo-Repubblicano


7) Andrew Jackson
Insediamento: dal 1829 al 1837
Partito: Partito Democratico


8) Martin Van Buren
Insediamento: dal 1837 al 1841
Partito: Partito Democratico


9) William Harrison
Insediamento: dal 1841 al 1841
Partito: Partito Protezionista


10) John Tyler
Insediamento: dal 1841 al 1845
Partito: Partito Protezionista


11) James Polk
Insediamento: dal 1845 al 1849
Partito: Democratico


12) Zachary Taylor
Insediamento: dal 1849 al 1850
Partito: Protezionista


13) Millard Fillmore
Insediamento: dal 1850 al 1853
Partito: Protezionista


14) Franklin Pierce
Insediamento: dal 1853 al 1857

Partito: Democratico

15) James Buchanan
Insediamento: dal 1857 al 1861
Partito: Democratico


16) Abraham Lincoln
Insediamento: dal 1861 al 1865
Partito: Repubblicano


17) Andrew Johnson
Insediamento: dal 1865 al 1869
Partito: Repubblicano


18) Ulysses Grant
Insediamento: dal 1869 al 1877
Partito: Repubblicano


19) Rutherford B. Hayes
Insediamento: dal 1877 al 1881
Partito: Repubblicano


20) James Garfield
Insediamento: dal 1881 al 1881
Partito: Repubblicano


21) Chester Arthur
Insediamento: dal 1881 al 1885
Partito: Repubblicano


22) Grover Cleveland
Insediamento: dal 1885 al 1889
Partito: Democratico


23) Benjamin Harrison
Insediamento: dal 1889 al 1893
Partito: Repubblicano


24) Grover Cleveland
Insediamento: dal 1893 al 1897
Partito: Democratico


25) William McKinley
Insediamento: dal 1897 al 1901
Partito: Repubblicano


26) Theodore Roosvelt
Insediamento: dal 1901 al 1909
Partito: Repubblicano


26) William Taft
Insediamento: dal 1909 al 1913
Partito: Repubblicano


27) Woodrow Wilson
Insediamento: dal 1913 al 1921
Partito: Democratico


28) Warren Hardin
Insediamento: dal 1921 al 1923
Partito: Repubblicano


29) Calvin Coolidge
Insediamento: dal 1923 al 1929
Partito: Repubblicano


30) Herbert Hoover
Insediamento: dal 1929 al 1933
Partito: Repubblicano


31) Franklin Delano Roosvelt
Insediamento: dal 1933 al 1945
Partito: Democratico


32) Harry Truman
Insediamento: dal 1945 al 1953
Partito: Democratico


33) Dwight Eisenhower
Insediamento: dal 1953 al 1961
Partito: Repubblicano


34) John Fitzgerald Kennedy
Insediamento: dal 1961 al 1963
Partito: Democratico


35) Lyndon Johnson
Insediamento: dal 1963 al 1969
Partito: Democratico


37) Richard Nixon
Insediamento: dal 1969 al 1974
Partito: Repubblicano


38) Gerald Ford
Insediamento: dal 1974 al 1977
Partito: Repubblicano


39) Jimmy Carter
Insediamento: dal 1977 al 1981
Partito: Democratico


40) Ronald Regan
Insediamento: dal 1981 al 1989
Partito: Repubblicano


41) George Bush
Insediamento: dal 1989 al 1993
Partito: Repubblicano


42) Bill Clinton
Insediamento: dal 1993 al 2001
Partito: Democratico


43) George Walker Bush
Insediamento: dal 2001 al 2009
Partito: Repubblicano


44) Barack Obama
Insediamento: dal 2009 al 2016
Partito: Democratico


45) Donald John Trump
Insediamento: dal 2017
Partito: Repubblicano


lunedì 14 novembre 2016

Nail art : I colori di dicembre e del Natale

Non è difficile indovinare quali saranno i colori che andranno per la maggiore a dicembre. Sono, infatti, l'oro, l'argento e il rosso. I tre colori d'eccezione anche per il Natale.

Se vogliamo essere alla Moda, dunque, per dicembre 2016, dovremo puntare tutto su questi colori. Tutti i toni del rosso andranno bene, anche se quello che sarà più trendy sarà il rosso laccato. Interessante anche il bordeaux. Una nails arte semplicissima e d'effetto, che possiamo ad esempio sfoggiare nel giorno di Natale, potrebbe essere una franch manicure (rovesciata o tradizionale) con dell'argento su una bella base rossa. D'effetto, glamour e molto semplice da realizzare.
Per chi preferisce, invece, un qualcosa di meno d'effetto, possibile la french color oro su una base proprio trasparente. 

Questa scelta sarà ottima sia per le giovanissime, sia per coloro che, invece, hanno più anni alle spalle. Per quanto riguarda il color oro, per le più esibizioniste (e spendaccione) esistono anche particolari french manicure che rivestono in 3D l'unghia di tale prezioso materiale.





mercoledì 9 novembre 2016

L'America ha scelto, Donald Trump è il 45esimo presidente Usa: "Torniamo a essere uniti"

DONALD Trump sarà il 45esimo presidente degli Stati Uniti. Dopo Barack Obama, sarà lui il nuovo inquilino della Casa Bianca, guida della superpotenza. Hillary Clinton non parla subito ai suoi sostenitori: lo farà nel pomeriggio italiano. Ha telefonato all'avversario però. "Andate a casa, non avremo niente da dire stasera" ha detto John Podesta, il manager della sua campagna. E i complimenti a Trump sono arrivati anche dal presidente uscente, Barack Obama, che lo ha invitato domani alla Casa Bianca in modo da preparare la transizione dei poteri. Il portavoce Josh Earnest ha detto che Obama ha chiamato anche Clinton, sue ex segretaria di Stato, per esprimere la sua "ammirazione per la forte campagna".


"Per repubblicani e democratici è arrivato il tempo dell'unione. Dobbiamo collaborare, lavorare insieme e riunire la nostra grande nazione. Ho appena ricevuto le congratulazioni di Hillary Clinton e io mi congratulo con lei. La nostra non è stata una campagna elettorale, ma un grande movimento", ha detto Trump nel suo primo discorso dopo i risultati. Emozionato, è salito sul palco con la famiglia al completo, Melania, la nuova First Lady vestita di bianco e tutti i figli. Come colonna sonora le note epiche dei titoli di coda di Air Force One, film del 1997 con protagonista Harrison Ford nei panni di un eroico presidente degli Stati Uniti. "Prometto che sarò il presidente di tutti gli americani". E ancora: "I dimenticati di questo Paese, da oggi non lo saranno più".

lunedì 31 ottobre 2016

La Maschera di Jason Venerdi 13

Spaventa le tue vittime questo Halloween con il costume di Jason e completa il tuo look sanguinante con la maschera da hockey di Jason di Venerdì 13 e l'enorme pugnale. Tutti riconosceranno la leggendaria maglia da hockey e correranno a vederti come se non ci fosse un domani. Preparati a vivere un Halloween da paura con il costume di Venerdì 13, uno spaventoso costume di Halloween disponibile per uomini o donne in versione più sexy del costume di Jason che è altrettanto spaventoso. Anche il tuo animale domestico può avere il suo costume di Jason, affinché tutta la famiglia possa vivere un venerdì 13 sanguinoso il prossimo Carnevale o Halloween. 

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lunedì 24 ottobre 2016

Simbolo Infinito nei Gioielli

Le origini del simbolo Infinito

Anche se il segno Infinito può essere fatto risalire a radici mistiche nelle culture tibetana e Indiana, esso è meglio noto per la sua origine come espressione di una somma infinita in matematica. Derivante dalla parola latina infinitas, che significa letteralmente ‘illimitatezza’, il segno Infinito, così come lo conosciamo oggi, fu scoperto neln 1655 dal matematico John Wallis. Wallis coniò il termine per rappresentare un numero che non aveva fine, che era infinito.

L’infinito come rappresentazione di eterno amore e forza può essere ritrovato anche nella croce celtica, la cui forma ispirata all’infinito simboleggia l’amore spirituale. Infine, l’Ouroboros, appartenente dell’antica cultura egizia e indicato da un serpente che si morde la coda, rappresenta la relazione fra inizio e fine: l’uno non può esistere senza l’altra, creando così un cerchio senza fine.

L’Infinito oggi

Con le sue radici inserite nel concetto di ciò che è senza fine, eterno perciò indistruttibile, non c’è da meravigliarsi se molte organizzazioni hanno adottato il simbolo Infinito, sfruttando la sua rappresentazione di una forza indistruttibile in grado di sopportare tutto. Il caso più recente è la partnership stabilita da is Reese Witherspoon con un mega brand, Avon, per creare un bracciale Infinito per una campagna di raccolta fondi organizzata con successo per il Fondo di sviluppo delle Nazioni Unite per le donne. I gioielli Infinito simboleggiano il potere delle donne e, allo stesso tempo, sensibilizzano sul problema della violenza e degli abusi contro le donne.

L’Infinito nella moda

Dato il loro potente significato, i gioielli Infinito non sono soltanto il regalo perfetto, ma anche il complemento ideale per la tua collezione. Combinalo con la tua esclusiva creatività e avrai un pezzo non soltanto elegante e senza tempo, ma che sarà anche un eterno ricordo e promemoria del tuo amore e delle tue relazioni. La più celebre rappresentazione del simbolo Infinito può essere ritrovata nella classica collana Infinito con Nome, la cui evoluzione si è sviluppata ulteriormente nei modelli Doppio Infinito, Infinito Verticale e nella Collana Infinito con Cuore. 

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lunedì 17 ottobre 2016

Significato del simbolo di infinito

Il simbolo dell’infinito che tutti conosciamo può essere accostato ad una figura obliqua di otto, è conosciuto con il nome di lemniscata. Per alcuni questo simbolo rappresenta, secondo un’interpretazione in chiave moderna, l’eternità. Tuttavia, secondo altre interpretazioni la connessione con l’infinito deriva dal suo originario significato di perfezione, dualità e di flusso vitale costante.

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Origini dell’Infinito

Il simbolo dell’infinito non è un nuovo simbolo: attraverso i secoli e le varie culture esso è stato usato per rappresentare concetti e idee diverse. C’è un significato ritualizzato particolare in alcune zone dell’India e del Tibet, dove il simbolo rappresentava la perfezione e l’equilibrio tra il genere maschile e quello femminile, una sorta di Yin e Yang insomma. Il segno dell’infinito appare anche in una serie di mistici disegni di nodi celtici, che proprio come il simbolo dell’infinito non hanno né fine né inizio. I disegni del nodo celtico in realtà portano molta somiglianza con il Simbolo del doppio infinito , che è una rappresentazione della “doppia assolutezza”. Alcune rappresentazioni del serpente divino Yormungand farebbero proprio riferimento a questo.

Tempi moderni
Il simbolo dell’infinito che riconosciamo oggi fu scoperto per la prima volta dal matematico inglese John Wallis, nel 1655. È un concetto di matematica e fisica che si riferisce a una quantità senza limite o fine – una quantità più grande di qualsiasi numero. La parola deriva dal latino infinitas o “illimitatezza”.

Per onore della cronaca, nel credo Scientology ci si riferisce a questo come all’ottava dinamica, che è la spinta verso un’esistenza eterna e infinita. L’ottava dinamica è anche chiamata “l’essere supremo” o “creatore” – che abbraccia la totalità e la capacità infinita di tutti – gli scientologisti non credono nella reincarnazione ma sono sicuri di aver avuto “vite passate”.

Tempi antichi
L’infinito era originariamente conosciuto appunto come lemniscata, che significa “nastro”, da antichi matematici e filosofi greci. Un concetto simile a quello insito anche nell’Ouroboros, un antico simbolo che raffigura un serpente che si morde la coda. Rappresenta l’infinita immortalità, la continuità, l’autofecondazione e il ritorno eterno. Quindi già vediamo delle analogie di significato, ma provenienti da luoghi a cui siamo meno familiari.

Spiritualità
Sebbene il simbolo dell’infinito sia diventato tipico dell’ambito matematico e scientifico, tuttavia esso nasce in ambito religioso, il che ci ha permesso di determinare i significati spirituali e positivi sopra descritti.

lunedì 10 ottobre 2016

L’origine del simbolo dell’infinito

Ha la forma di un otto “sdraiato”, messo in orizzontale. Tale simbolo ha una distante origine, per inciso, appare già nella croce di San Bonifacio (che morì nel 754), avvolta attorno alle braccia di una croce latina.
Comunque, è assegnato a John Wallis l’onore di aver introdotto il simbolo dell’infinito con il suo significato matematico nel 1655, nel suo De sectionibus conicis.
Lui non motivò la scelta di questo simbolo, ma è stato ipotizzato che esso fosse una variante del numero romano 1000 (originariamente CIƆ, anche CƆ. Inizialmente non si indicava il 1000 con la M, ma in questo modo  ). Esso infatti veniva spesso utilizzato per intendere “tanti”, ossia grandi quantità.
A volte si tende a vedere l’introduzione di tale simbolo da parte sua, per somiglianza con la lettera greca ω (omega), l’ultima lettera dell’alfabeto greco.
Il simbolo qui a fianco, è invece quello utilizzato da Eulero per indicare l’infinito.
Leonardo Eulero, utilizzò una variante del simbolo originale per denotare il concetto di “infinito assoluto”. Questa variante prevede che le linee che formano il simbolo stesso, non siano chiuse ma aperte  (come puoi vedere qui a destra)
Per Eulero, l’infinito è stato un elemento e un concetto davvero importante, lo ha utilizzato parecchio, basti pensare ai logaritmi.
Questo simbolo, non è più utilizzato attulmente. E non esiste nemmeno in Unicode (se per caso sapessi che di cosa sto parlando)

lunedì 3 ottobre 2016

Il bracciale con l’ancora, simbolo di stabilità e sicurezza

L’ancora è il simbolo nautico per eccellenza e costituisce il mezzo attraverso cui la nave ottiene stabilità, dopo tanto navigare e dopo aver attraversato varie intemperie. Rappresenta pertanto il simbolo della stabilità, uno strumento che consente alla nave di restare ferma nel mare tempestoso. Scegliere un bracciale con l’ancora significa celebrare la vita, la meta e tutte le tappe, belle e brutte, che hanno condotto ad un determinato traguardo. L’ancora offre inoltre un appiglio sicuro ad un qualcosa che per sua natura è sempre in agitazione e in movimento, rappresenta pertanto un punto fermo rappresentato da amici e famiglia in una fase delicata e di crescita.

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L’ancora simbolo di fedeltà

Il bracciale con ancora è anche sinonimo di fedeltà. L’ancora è un qualcosa di inamovibile, attaccata al suolo in maniera salda: proprio per tale motivo può essere associata sia all’amicizia che all’amore. Si tratta infatti di un regalo che i fidanzati si scambiano con particolare frequenza, a simboleggiare l’amore particolarmente intenso che viene vissuto.

Tipologie

Il bracciale con l’ancora, oltre al significato profondo, è un accessorio molto bello da vedere. Rappresenta infatti un’ottima idea regalo, economica e di grande effetto, per stupire amici, parenti e fidanzati in occasioni speciali. In commercio oggi è possibile trovare modelli differenti, in grado di soddisfare i gusti di tutti gli acquirenti. Innanzitutto differenti sono i materiali: è possibile trovare bracciali in corda, interamente realizzati a mano con materiali di alta qualità. L’ispirazione ovviamente è tipicamente marinara. Vi sono poi modelli più pregiati, in cuoio. Il vantaggio, in tal caso, è evidente e risiede nella maggiore resistenza e durata. Si tratta di un accessorio dal design di tendenza che saprà completare il look con eleganza e classe. Vi sono poi bracciali più pratici realizzati in acciaio. Anche in tal caso è garantita la massima resistenza e sono perfetti per outfit sportivi e giovanili. Per prodotti di maggiore valore, è possibile optare per braccialetti in argento o oro: si tratta di un regalo importante per occasioni davvero speciali. Ricordiamo inoltre che vi sono anche charms a forma di ancora, perfetti per arricchire bracciali e collane. Oltre ai materiali, differenti sono anche i colori. A causa del largo successo, sono stati prodotti bracciali con ancora di ogni tinta: è possibile optare per colori classici come il nero o il marrone o scegliere tinte vivaci come il rosso, il blu, l’azzurro, il rosa. Molto belli sono anche i bracciali bicolori che richiamano le tinte marinare: blu e rosso, blu e bianco si intrecciano dando vita ad un accessorio invidiabile.

lunedì 26 settembre 2016

Il significato dell’Ancora

L’ancora. Soggetto a tema nautico per eccellenza, l’ancora occupa un posto importante della simbologia, non solo per quanto riguarda i ciondoli, ma ha sopratutto un ruolo ponderante nel tatuaggio. Non a caso un tradizionalista difficilmente non avrà sul proprio corpo un’ancora, stilizzata o decorata.


Si tratta di un simbolo nautico e marittimo, legata a doppio filo al mare, dove esprime la sua compiuta funzione, l’ancora rappresenta ciò che lega e fissa; è il mezzo con il quale la nave ottiene stabilità e fermezza, come in un porto sicuro, così nel mare tempestoso; è, essa sola, fallita la buona navigazione, oscurato il cielo di nubi e tra i marosi, l’ultima speranza del marinaio sull’imbarcazione in balia dei flutti capricciosi e crudeli.
Per i Latini l’ancora era già un punto fisso, qualcosa che immobilizza in mezzo agli elementi, scostanti ed imprevedibili, del mare come delle emozioni, e per essi, ancora, associata nel disegno, e legata, ad un delfino, diviene il simbolo della barriera, ciò che è capace di fermare ciò che è, invece, per sua natura veloce e mobile.

Non poteva essere altrimenti, data la potenza anche marittima di Roma e della consapevolezza che l’impero esiste anche grazie ad un semplice rostro su una nave.

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Per ricapitolare in maniera schematica, l’ancora porta con sé i seguenti significati.

Sicurezza: l’ancora simboleggia la sicurezza offerta dalla terra ferma come unico strumento che garantisce alla nave di rimanere ferma nel mare agitato dalla tempesta.
Fedeltà: l’ancora  inamovibile, saldamente attaccata al suolo, e per questo motivo può essere associata sia ad amicizia sia ad amore e non è raro vederla tatuata su una coppia che vive un amore particolarmente inteso.
Stabilità: l’ancora è anche simbolo di stabilità dato che fornisce un appiglio sicuro a qualcosa che per sua natura è sempre in movimento e si agitazione.
Per questi e tanti altri motivi, che vanno ricercati in ciò che ognuno di noi crede, la si troverà in chi si professa come punto fermo della vita di che gli sta intorno.

lunedì 19 settembre 2016

Raccontare l’amore condividendo il simbolo dell’ancora

Stabilità, vita, legami: nel corso del tempo l’ancora non poteva che diventare anche simbolo dell’amore. Quest’oggetto assume spesso nelle sue rappresentazioni il significato di fedeltà: l’ancora è saldamente attraccata al fondale marino e dona alla nave la stabilità di cui ha bisogno. La stessa stabilità che due persone che si amano riscoprono ogni giorno nella propria dolce metà.

Spesso le coppie innamorate scelgono di tatuarsi l’ancora come simbolo d’amore eterno. Oppure di portare dei gioielli decorati da questo simbolo marinaro dal significato profondo. 


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lunedì 12 settembre 2016

Il simbolo dell’ancora come speranza

Inizialmente legata alla salvezza e alla stabilità, l’ancora marina nel tempo è stata utilizzata anche come simbolo per rappresentare messaggi e significati più ampi. Nella tradizione Cristiana, per esempio, quest’oggetto ha ben presto iniziato a rappresentare la speranza rivolta verso il futuro: l’ancora come simbolo di una vita felice e luminosa.

Un significato da regalare a una persona importante nella nostra vita, per augurare il meglio in un’occasione importante. Scegli un gioiello della collezione per un uomo speciale a cui vuoi donare una vita ricca di avventure.

lunedì 5 settembre 2016

L’ancora marina, simbolo di legame profondo

Un legame saldo, profondo, resistente e invincibile: ecco uno dei significati più belli e profondi che questo simbolo porta con sé. Questo oggetto nasce con l’originaria funzione di legare la nave al fondale marino, regalandole la stabilità necessaria a renderla sicura per chi vi è a bordo. Nel corso del tempo l’ancora è naturalmente diventata la perfetta rappresentante dei legami forti, sicuri e importanti.
 

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Ecco perché regalare un gioiello decorato con un’ancora è un gesto importante, da dedicare all’uomo amato, a un fratello, al papà. Il gioiello perfetto per un uomo che rappresenta un punto saldo nella tua vita
  
Sicuramente saprai che l’ancora marina, riveste ancora oggi un ruolo fondamentale nell’arte della navigazione. Del resto, fin dall’antichità fu considerata uno dei principali simboli del mare, un  vero e proprio simbolo di salvezza

lunedì 29 agosto 2016

Toscano Snuffer : come Funziona

Quanti problemi con il nostro sigaro acceso, quando bisogna spegnerlo per accedere in auto, in locali con divieto o esaurita la voglia.

Come spegnerlo non in modo rudimentale slabbrandone la foglia esterna che alla riaccensione provoca fiammate e scintille che bucano abiti e sedute?

Dove riporlo senza che gli odori emanati anche da spento non impregnino abiti e disturbino chi ci è intorno?
Il Toscano-Snuffer Spegnisigaro
è la soluzione di questi problemi
Per spegnerlo immediatamente: scuotete solo la ceneree riponete il sigaro acceso con la brace rivolta in giù nel Toscano-Snuffer Spegnisigaro chiudendo il tappo a tenuta stagna. Si spegnerà senza fuoriuscita di fumo ed odori.

Per riprendere la fumata: tolto il tappo ermetico, il sigaro verrà sospinto fuori per essere preso qualunque sia la sua lunghezza residua. Nel riaccenderlo, non avendolo spento slabbrandone brace e foglia non provocherà scintille e fiammate che bucano abiti e sedute.

Per il buon funzionamento e durata del Toscano-Snuffer Spegnisigaro, si raccomanda la sostituzione della Capsula Anticondensa quando è esaurita, passato il suo colore dal Bianco al Marrone Scuro.


lunedì 22 agosto 2016

Mister ZIPPO

George Blaisdell aveva una sala da ballo sulla collina di Bradford, in Pennsylvania; una sera, uscendo sul terrazzo a fumare, avvertì nell’aria un acre odore di benzina e notò un amico che armeggiava con un rozzo e pacchiano accendino di ottone arrugginito di origine austriaca.


«Possibile», disse George ridendo, «che un elegantone come te debba usare un aggeggio del genere? Perché non ti compri un accendino decente?»
«Perché questo funziona!», rispose l’altro accendendosi la sigaretta e smorzando la sua risata.
Mister Blaisdell si affrettò a comprare i diritti di esclusiva per gli USA di quello sconosciuto brevetto austriaco. Decise di realizzarlo in acciaio cromato anziché in ottone, ne migliorò il funzionamento e l’aspetto, dotandolo di una leva a scatto sull’apertura e di una forma rettangolare al posto di quella stondata del prototipo.
Nel 1932 la sala da ballo della collina di Bradford chiuse e divenne il capannone della Zippo Manufacturing Company. Lo Zippo entrava nel mercato americano al costo di un dollaro.
George sarebbe diventato per sempre “mister Zippo”, chiamò così il suo accendino dal nome popolare di un altro brevetto che stava riscuotendo grande successo: la chiusura lampo, detta anche ZIP.
Il suo prodotto sarebbe rimasto fondamentalmente invariato fino ai giorni nostri: una carrozzeria cromata con coperchio a cerniera, apribile e richiudibile con un movimento semiautomatico; un’anima interna riempita da cinque strati di ovatta attraversati da uno stoppino che fuoriesce sulla cima, accanto ad una pietrina che ne scaturisce l’accensione previo sfregamento di una piccola ruota segata a scanalature. Sulla carrozzeria di ogni accendino, sul lato inferiore, accanto al logo “ZIPPO” e alla scritta “Bradford, PA, MADE IN USA” sono incisi lettere e numeri; una diffusa leggenda metropolitana sostiene che il numero identifichi la qualità dell’accendino: è una cazzata, i numeri corrispondono semplicemente all’anno di produzione e la lettera al mese.
Quando a quattordici anni comprai il mio primo Zippo mi sembrò abbastanza costoso; ma più tardi mi resi conto che in realtà era un’invenzione rivoluzionaria che, rispetto agli accendini da tavolo in alabastro di mio nonno o a quelli d’oro marchiati Dupont e Cartier di mio padre, aveva fornito una valida alternativa a chiunque non potesse permettersi tali accessori da gioielleria. Perché gli accendini, per una legge non scritta, sono oggetti ineluttabilmente destinati a cadere per terra: un lussuoso accendino a gas, la cui carica è già di per sé costituzionalmente destinata a una durata inferiore, rischia così di vedere danneggiata la sua delicata valvola e di diventare inefficiente. Uno Zippo invece può anche essere lanciato dal decimo piano senza che il suo funzionamento ne sia compromesso.
In un vecchio episodio della serie Alfred Hitchcock presenta un giovane e sconosciuto Steve McQueen veniva sfidato da Peter Lorre a una singolare scommessa: se fosse riuscito ad accendere per dieci volte di seguito lo Zippo di cui era tanto orgoglioso avrebbe vinto l’auto di lusso dell’altro, ma se avesse fatto cilecca si sarebbe fatto amputare un dito. L’episodio è stato anche ripreso in chiave grottesca da Quentin Tarantino in Four rooms, ma lo ricordo soprattutto perché coglieva la vera natura dell’accendino: popolare e allo stesso tempo prezioso, un gadget “per tutti” ma contemporaneamente un oggetto “per sempre”.
Un’altra leggenda metropolitana vuole che lo Zippo fosse nato come accessorio dato in dotazione all’esercito americano: è un’altra bufala. Vero invece che durante la II Guerra Mondiale, quando in America gli Zippo erano già molto diffusi, la vendita degli accendini fu temporaneamente sospesa al pubblico per riservarne l’intera produzione alle forze armate al fronte.
George era furbo e lungimirante: per risparmiare sui costi fece realizzare gli accendini destinati all’esercito in finitura nera anziché cromata. Aveva ben presente che il suo Zippo era ormai un simbolo, non solo agli occhi dei soldati lontani da casa, ma anche del pubblico di quei paesi stranieri in cui erano di stanza. L’apparizione dello Zippo in numerosi film avrebbe contribuito a esportarne la fama. Al termine della guerra Blaisdell decise di produrre uno Zippo commemorativo della resa incondizionata del Giappone con la firma del Generale Douglas Mac Arthur. Questa serie limitata è oggi tra le più quotate tra i collezionisti.


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lunedì 15 agosto 2016

Gli accendini Zippo con la Seconda Guerra Mondiale?

Un anno dopo il devastante attacco subito a Pearl Harbor e che sancì l'ingresso del paese nel secondo conflitto mondiale, la guerra cambiò anche quella che era l'attività della "Zippo Manufacturing Company": venne infatti meno la produzione di accendini che venivano poi venduti ai civili e venne implementata la produzione solo ed esclusivamente indirizzata alle forze armate a stelle e strisce impegnate sui vari fronti di guerra.
Questo fu un passaggio fondamentale per rendere questo piccolo oggetto un vero e proprio simbolo della cultura americana: questo fu possibile grazie alla produzione su larga scala e agli accordi che la casa produttrice prese con i vertici delle forze armate.
E si può dire che la guerra aumentò il mito della indistruttibilità di questo accendino, anche se Blaisdell, che alla fine era comunque pur sempre un imprenditore, decise che gli Zippo destinati ai soldati al fronte fossero fatti con materiali diversi da quelli che solitamente venivano prodotti e venduti normalmente.

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Una curiosità legata al periodo della guerra è quella legata all'idea, sempre di Blaisdell, di mettere in produzione una serie limitata con incisa la firma dI Mac Arthur, il generale a cui storicamente si deve la resa delle forze armate giapponesi. Oggi questa "limited edition" è tra quelle più ricercate dai collezionisti ed ovviamente tra le più costose.

Finita la guerra, Blaisdell ricominciò la propria attività per rendere lo Zippo un oggetto irrinunciabile per qualsiasi americano: siamo nel 1947 e comincia una massiccia campagna pubblicitaria in tutti gli Stati Uniti e caratterizzata da una autovettura che trasporta delle riproduzioni di Zippo che misurano più di due metri in altezza.
Quella che viene subito definita la "Zippo Mobile" si rivela essere una grande idea. Attualmente una sua riproduzione fedele in ogni singolo elemento fa su e giù per tutto gli USA, "presenziando" a vari eventi che ancora oggi si svolgono per tenere alto il nome e il marchio.

Due anni dopo l'idea della campagna pubblicitaria itinerante arriva l'apertura di un'altra fabbrica adibita alla produzione dello Zippo. La scelta caddè sul Canada. Sembrerà strano, ma ancora oggi questa e quella aperta a Bradford sono le due uniche fabbriche del gruppo. Purtroppo quella canadese ha dovuto abbassare la saracinesca quattordici anni fa.
Nella seconda metà degli anni '50, precisamente nel 1956, arriva un nuovo modello, denominato "Slim". La sua caratteristica principale si concretizza in un profilo più stretto e il tutto è studiato per venire incontro ai gusti femminili.

Passano due anni ed arriva l'idea del marchio che certifichi l'autenticità dell'accendino. Tale codice, che altro non è che l'anno di produzione, si trova oggi su ogni esemplare. Se inizialmente questa fu una scelta detta da motivi di natura pratica, oggi come oggi risulta molto importante per chi di questo oggetto ha fatto un oggetto da collezione.
La guerra, e arriviamo agli anni '60, si incontra ancora con lo Zippo. Il conflitto è quello del Vietnam e sono più di 200 mila gli esemplari prodotto per i giovani soldati americani spediti nell'inferno vietnamita. L'accendino diventa non solo un modo per sentirsi a casa, ma anche un salvavita, come ad esempio per un soldato di nome Andreas Martinez che colpito da un proiettile si salvò grazie allo Zippo che teneva nel taschino. Grazie a questo incredibile evento Zippo e Martinez finirono addirittura sulla copertina di "Life".

lunedì 8 agosto 2016

Zippo: dal 1932 l'accendino che ha fatto storia

E' uno degli oggetti più conosciuti al mondo e ancora oggi, a quasi 100 anni dalla sua nascita, è in produzione e risulta tra gli oggetti più ricercati dai fumatori.
Stiamo parlando dello Zippo: un vero e proprio oggetto di culto che è riuscito ad entrare nell'immaginario collettivo, diventando oggetto di collezionismo per cui si è disposti a spendere cifre incredibili.
Ma qual'è la storia di questo accendino, conosciuto in tutto il mondo e che con il tempo è diventato non solo icona del sogno americano, ma vero e proprio protagonista anche di scene entrate nella storia del cinema? La sua storia è assai particolare e curiosa.
Quest'anno sono 84 anni dalla sua nascita, eppure questo oggetto mantiene intatto il proprio fascino ed è riuscito a superare intatto anche il passaggio al ventunesimo secolo, riuscendo a non rinunciare alla necessità di restare al passo con i tempi che cambiano.

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Sicuramente lo Zippo arriverà in perfetta forma ai suoi primi 100 anni: scopriamo assieme qual è la sua storia e alcune curiosità ad esso legate.

La sua creazione si deve a Geore G. Blaisdell. L'idea non fu però tutta di questo imprenditore americano, che mai probabilmente avrebbe ritenuto possibile di "passare alla storia" e di essere ancora oggi noto in tutto il mondo.
Blaisdell si trovava in un locale di Bradford, cittadina dello stato americano della Pennsylvania, precisamente in una sala da ballo di sua proprietà. La sua attenzione si poggiò su un amico, che cercava di far funzionare un accendino fabbricato nella lontana Austria.
L'accendino ha un aspetto tutt'altro che bello da vedere e basta una semplice caduta per provocargli un danno al suo rivestimento in metallo. Tuttavia quello che colpisce Blaisdell è il fatto che funzioni in qualunque condizione atmosferica, compresa quella di vento sostenuto.
Anni dopo, raccontando il suo primo incontro con quello che grazie al suo intervento sarebbe diventato lo "zippo", Blaisdell raccontò come inizialmente aveva preso in giro il suo amico, che cercava di far funzionare quello che per lui non era altro che un poco elegante accendino di fabbricazione straniera.
Tuttavia Blaisdell rimase di stucco quando, dopo avergli scherzosamente chiesto come mai non avesse mai pensato di procurasi un accendino di buona qualità, si sentì rispondere che il motivo molto semplice per cui non si dannava a cercare un nuovo accendino era perchè quello, pur essendo poco piacevole alla vista, "funzionava sempre e non si rompeva mai". 

Blaisdell ci pensò su e dopo poco tempo decise di far propri i diritti sul territorio americano per quello che all'epoca era ancora un oggetto sconosciuto nella maggior parte non solo degli Stati Uniti, ma anche di tutto il mondo occidentale.
Fu così che nel 1932 il "papà" dello Zippo decise di mandare in pensione la propria sala da ballo e di adibire quello spazio, fino ad allora votato al divertimento, a capannone dove cominciare la produzione di questo che oggi è un oggetto di culto.
Nacque così la prima fabbrica della "Zippo Manufacturing Company". Blaisdell apportò alcune modifiche al modello originale: come materiale esterno optò per l'acciaio cromato rispetto all'ottone.
Cosa ancora più importante, grazie all'aiuto di alcuni tecnici, riuscì a renderne l'utilizzo più semplice. Questo fu possibile grazie all'inserimento di una leva a scatto nella zona dell'apertura e alla scelta di una forma diversa rispetto a quella presa in considerazione nei primi studi condotti prima dell'inizio della produzione: qui si era ipotizzata una forma assai diversa da quella rettangolare che poi è diventata uno dei segni distintivi dello Zippo.
Nel 1932 prese il via la sua produzione, mentre l'anno successivo arrivò anche il lancio sul mercato americano, ad un costo pari ad un dollaro e novantacinque.

Agli amanti dello Zippo farà piacere sapere due cose: la prima relativa al motivo per cui questo accendino si chiama così e la seconda relativa al prototipo studiato inizialmente da Blaisdell.
Zippo fu scelto direttamente da Blaisdell, il quale si ispirò ad una invenzione che ancora oggi fa parte della nostra vita: la cerniera a lampo "zipper". Per chi invece volesse vedere il prototipo del primo accendino progettato da Blaisdell, basterà recarsi in quello che quasi certamente è l'unico museo interamente dedicato ad un accendino, ovvero il Zippo Museum, ovviamente sito a Bradford.
Sempre nel 1933, subito dopo il lancio sul mercato, venne messa in campo la garanzia a vita, altro aspetto che rende unico questo prodotto. "Funziona o lo ripariamo gratis", oltre ad essere un motto è anche una realtà: ancora oggi viene infatti garantito il funzionamento ad infinitum di ogni Zippo fabbricato e nel caso in cui vi si verifichi un guasto, si ha la possibilità di farlo riparare direttamente dalla casa produttrice.

Il 1934 è un altro anno molto importante: nel maggio di quell'anno e precisamente il 17 maggio ha luogo la richiesta ufficiale per far registrare, per quanto riguardava il design, il brevetto originale. La pratica si concluse circa due anni dopo, nel marzo del 1936 il brevetto venne infatti depositato. Da allora sono passati 80 anni e se si eccettuano i cambiamenti apportati per rendere più efficiente la rotella di accensione e altre piccole modifiche, il design di questo oggetto è ancora oggi quello del primissimo esemplare uscito dalla fabbrica.

lunedì 25 luglio 2016

Le pietre da whisky sono il gadget per veri duri

Il modo perfetto per godersi un whisky bello freddo dopo cena è uno solo: le pietre da whisky
Direttamene dal Vermont - Stati Uniti - Whisky Stones è il prodotto perfetto da aggiungere al vostro bicchiere di whisky. A cui non si dovrebbe rinunciare mai, nemmeno d'estate.

COME FUNZIONANO LE PIETRE DA WHISKY?

Molto semplice. Il kit base è composto da 9 pietre da whisky, ma sono disponibili diverse varianti, per tutti i gusti e tutte le tasche.  Ogni pietra è riempita di liquido refrigerante, un po' come quello dei refrigeranti anni '90 che le nostre mamme mettevano nelle borse termiche da mare, ve li ricordate?


Vi basterà metterne qualcuna in freezer almeno quattro ore prima di bere il whisky - che, date le temperature, supponiamo sia dopocena - per gustare il vostro whisky bello freddo. 
La quantità di pietre da whisky consigliata è 3 cubetti a bicchiere
Lasciate decantare le pietre nel whisky per cinque minuti e agitate il bicchiere leggermente durante la degustazione. E il vostro whisky da veri duri è servito. 

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