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lunedì 23 settembre 2013

Carta da parati per Serial Killer

Un arredamento da assassini
 
Ormai anche i Serial Killers professionisti si sono stancati di mutilare gente, sciogliere vittime nell'acido, aprire cervelli e portare tutti i pezzi in macelleria per poi venderli alle famiglie comuni (lo fanno veramente?!). 
 
Gli assassini che si vogliono distinguere dalla massa ed essere sigorili e raffinati preferiscono sicuramente "spalmare" le loro vittime contro le pareti di casa per ottenere la paga del lavoro e allo stesso tempo rifarsi l'arredamento.
Hitman ha dichiarato : " Ho smesso con i lavori sporchi, da oggi faccio l'architetto e ristrutturo case". Ne siamo sicuramente tutti felici. Detto ciò, cari amici squartatori, adesso avrete qualcosa di nuovo da regalare alla nonna per Natale. 
 
Tuttavia, se il vostro capo non vi dovesse pagare a sufficienza per tutti i lavori sporchi che fate, tirate un chilo di pomodori contro il muro, l'effetto sarà il medesimo.
 
Pixersize.com
 
 

domenica 22 settembre 2013

Leatherman Skeletool - Pinza e coltello multiuso

La Leatherman, azienda leader in attrezzi da lavoro (pinze in particolare) e lame, ha prodotto un ottimo coltello multiuso eccezionale nel rapporto qualità prezzo. Se non avete 240 euro per il MUT (Military Utility Tool: pensato per uso militare con 16 attrezzi), il SURGE (21 accessori) vi sembra esagerato e volete qualcosa di più curato del classico SIDEKICK (14 attrezzi), lo SKELETOOL è quello che fa per voi. 

Con 142 grammi di peso vi ritroverete in mano un coltello dal design unico completo di lama ad alta resistenza (con una parte seghettata), pinza (con taglia cavi), cacciavite, moschettone e apribottiglie. Perfetto per il trekking, lo Skeletool vi sarà utile anche in piccole riparazioni ed imprevisti quotidiani. Ottimo!
 
Leatherman
 
 

sabato 21 settembre 2013

Lego Star Wars Jabba's Sail Barge - La nave di Jab

Se a casa avete già l' AT-AT, L'X-Wing, il frigo, il Millennium Falcon, soldi (validi manco a Legoland) e amici fatti di Lego, questo è il gadget che non potete perdere. Si tratta di una riproduzione mattonciosa in 250 pezzi della nave di trasporto di Jabba completa di Leia in bikini, R2-D2 che serve da bere e Jabba con la catena (si… certo che ci sta pure Max Rebo, Weequa e Ree-Yees). 

La nave, riprodotta con grande accuratezza (compresi cannoni nascosti e vele), ha il ponte removibile per giocare con l'interno e piccole ruote per muoversi. Sulla confezione c'è scritto da 9 anni in su, quindi è consigliabile che vi portiate la carta d'identità al negozio (mai giudicare l'età di un uomo dalla barba) perché alcuni pezzi molto piccoli possono essere pericolosi.
 
Thinkgreek.com
 
 

venerdì 13 settembre 2013

CueLight - Un tavolo da biliardo fuori dal comune

Il biliardo è un gioco divertente, ma il tavolo in sé è una cosa piuttosto noiosa. 
Sempre la solita, vecchia, lastra di ardesia ricoperta di un triste e già visto panno verde. 
Se volete qualcosa di innovativo e ogni volta diverso, questo è quello che fa al caso vostro. 
Si tratta di un normale tavolo da gioco ricoperto, invece che col panno, da un incredibile schermo in alta definizione. Grazie a dei sensori la superficie di gioco sembrerà ricoperta da un sottile strato di acqua, continuamente mossa dal lancio delle palline. Oltre allo specchio acquoso sono disponibili numerose altre animazioni che renderanno la vostra partita a biliardo un tripudio di colori. Pazzesco… e costosetto...
 
obscuradigital.com
 
 

Motorola e lo smartphone componibile

Project Ara: «Vogliamo fare per l’hardware quello che Android ha fatto per il software»
 
MILANO - Più che di una casuale comunione di intenti ha tutta l'aria di una riuscitissima campagna marketing. Ricordate Phonebloks, il progetto di smartphone modulare che il designer David Hakkens ha proposto in Rete a metà settembre? Oggi scade sulla piattaforma Thunderclap il tempo utile per far rimbalzare il messaggio online. E proprio oggi Motorola ha annunciato l'intenzione di lavorare alla produzione di un dispositivo open source dotato di pezzi separati e intercambiabili. Un telefono cellulare intelligente componibile proprio come quello immaginato da Hakkens, con cui il marchio di proprietà di Google collaborerà per realizzare il progetto denominato Ara. “Vogliamo fare per l'hardware quello che Android ha fatto per il software”, si legge sul blog di Motorola. 

Anche il sistema operativo, fra l'altro, è cresciuto e si è sviluppato sotto il cappello di Mountain View. L'intenzione è quella di “creare un vivace ecosistema di sviluppatori di terze parti, abbassare le barriere all'ingresso, aumentare il ritmo dell'innovazione e comprimere i tempi di sviluppo”, dichiara Paul Eremenko del team Project Ara. “Il nostro obiettivo è quello di darvi il potere di decidere cosa fa il vostro smartphone, che aspetto ha, di che materiale è fatto, quanto costa e quanto tempo durerà”. Il sogno proibito di ogni appassionato di tecnologia, insomma. Quando Hakkens lo ha estratto dal cassetto sembrava pura utopia: in assenza di accordi con i produttori delle singole componenti era difficile immaginare i grandi del mercato disposti a smantellare quanto assemblato in questi anni con tanta cura. Adesso che Motorola è salita a bordo, o uscita allo scoperto, la questione è differente. 

Ed è chiara anche la strategia: per realizzare i singoli blocchi, si tratti dell'obiettivo della fotocamera o della batteria, verranno chiamati in causa anche i singoli sviluppatori, siano essi autonomi o facciano capo ad altri marchi. Lato utente, il progetto è indiscutibilmente interessante. Project Ara si candida a risolvere tutti i difetti degli smartphone attuali: sarà possibile sostituire parti danneggiate o obsolete e potenziare a proprio piacimento gli aspetti su cui si vuole puntare. Per chi non ha particolari competenze in materia può voler dire solo prediligere una batteria più potente a scapito di un processore particolarmente performante o rimpiazzare il display scheggiato, mentre chi mastica la materia potrà divertirsi agganciando alla struttura base, il cosiddetto endoscheltro, anche componenti che esulano dal concetto stretto di smartphone. 

Lo ripetiamo, un sogno proibito che potrebbe diventare realtà in un tempo relativamente contenuto. L'intenzione di Motorola è di rilasciare il kit di sviluppo questo inverno (chi è interessato deve fare riferimento a questa pagina) e di iniziare a snocciolare le prime novità nei “prossimi mesi”.

Corriere.it



martedì 10 settembre 2013

Xiaomi fa lo smartphone con Tegra 4

Il produttore cinese presenta un nuovo smartphone ad alte prestazioni, un dispositivo basato sul chip SoC di NVIDIA ma senza il modem LTE integrato. L'avanzata dei marchi asiatici non si arresta
 
Xiaomi ha recentemente svelato Mi3 , un nuovo gadget mobile di fascia alta destinato al mercato cinese, smartphone che per inciso – nota NVIDIA – è anche il primo al mondo a montare il chip SoC Tegra 4 (basato su architettura ARM) progettato dalla corporation statunitense

Oltre a essere nota per certi intrighi romantici e passaggi di management eccellenti, Xiaomi è un'azienda che in due anni di presenza sul mercato ha scalato le classifiche nel mercato degli smartphone più venduti in Cina. La presenza di Tegra 4 sul Mi3 è dunque significativa, soprattutto per NVIDIA.
La casa delle GeForce ha sin qui faticato molto per ottenere molto poco sul fronte del business mobile, e avere tra i suoi clienti un colosso come Xiaomi certamente farà bene ai conti e al marchio Tegra nel suo complesso. Lo smartphone sarà disponibile in due varianti, quella per il carrier China Unicom con chip Qualcomm 800 SoC e quella per China Telecom con Tegra 4.
Xiaomi dice di aver scelto il SoC NVIDIA per le performance e le funzionalità “mai viste prima in uno smartphone”, e per rimarcare la vocazione alle prestazioni pure il produttore ha deciso di non usare il più economico chip Tegra 4i con modem LTE integrato optando piuttosto per un chip LTE esterno. 
 
Oltre al SoC centrale e all'OS mobile Android, Xiaomi Mi3 è dotato di schermo IPS Full HD (1080p) da 5 pollici di produzione nipponica (Sharp) o sudcoreana (LG), 2 Gigabyte di RAM, 16 Gigabyte minimi di storage interno, supporto alle comunicazioni NFC (e naturalmente WiFi), sensore fotografico Sony IMX135 da 13 Megapixel con obiettivi di zaffiro, batteria da 3.050 mAh. Il costo è di 1.999 yuan (246 euro) per la versione da 16 GB e di 2.499 yuan (308 euro) per il modello da 64 Gigabyte.



Punto-Informatico.it





domenica 8 settembre 2013

F1 2014 - Nuovo motore più ibrido ed ecologico

F1 2014 - Nuovo motore più ibrido ed ecologico per la formula 1
 
La fine del campionato è ancora lontana, ma nelle scuderie il nuovo motore è già in preparazione da tempo. Si tratta della nuova "Power Unit/Unità di potenza" (perché chiamarlo solo "engine/motore" è una roba da età del carbone), dotata di un V6 (addio caro V8 rombante) da 1.6 litri, sovralimentato e turbocompresso, abbinato ad un Kers (sistema elettrico con recupero energia) che fornisce circa 160 cavalli aggiuntivi. Insomma, un ibrido di grande potenza che ridurrà di molto i consumi e l'impatto ambientale della F1 senza, speriamo, alterarne i brividi. Il suono, stando al video computerizzato divulgato dalla AMG, sembra più ingentilito e con meno "urla" ai picchi di rotazione. La parola agli ingegneri. In foto il motore Renault.
 
 
 

martedì 3 settembre 2013

Microsoft compra Nokia per 5,44 miliardi

Microsoft compra Nokia per 5,44 miliardi: un momento storico per la storia di entrambi i gruppi e per il futuro del mondo mobile.

Microsoft e Nokia hanno unito i loro destini ed il matrimonio verrà celebrato a fronte di un esborso pari a 5,44 miliardi di euro. Trattasi con tutta evidenza di un momento storico sotto molti punti di vista: un accordo che da più parti si dava per logico e scontato ormai da mesi, ma che in realtà sembrava ormai sfumato a fronte dei tentativi Nokia di rilancio sul mercato. Rileggendo il passato col senno del poi, invece, la strada dell’accordo è stata lastricata da Stephen Elop fin dal suo arrivo nel gruppo europeo, formattando il mondo Symbian attorno all’offerta Windows Phone fin dal febbraio 2011 e dando vita alla serie Lumia prima di metterla a disposizione di Steve Ballmer.
L’accordo prevede la transazione in Microsoft del comparto Devices & Services, incluse le unità Mobile Phones e Smart Devices, lasciando invece al team europeo lo sviluppo di NSN (infrastrutture), HERE (mappe) e Advanced Technologies (ricerca e sviluppo). L’acquisizione sarà chiusa presumibilmente entro il primo trimestre del 2014 ed il prezzo è suddiviso in due componenti, entrambe strategiche: 3,79 miliardi per l’acquisto degli asset di produzione e 1,65 miliardi per la licenza sull’intero portfolio brevetti Nokia.

Una scelta logica

Dal punto di vista Nokia si tratta della scelta più ovvia per riportare valore nelle mani degli azionisti in tempi ragionevoli: continuare a scommettere sui Windows Phone sarebbe potuto sì essere un successo, ma soltanto nel lungo periodo. Stephen Elop ha invece lavorato per dare il massimo valore possibile a quella che ai tempi di Symbian era considerata una “piattaforma in fiamme”, ha ricostruito le basi del gruppo, ha respinto le ambizioni di Google, ha ridato carattere e peculiarità proprie all’offerta dell’azienda europea ed ha così steso un tappetino rosso a Microsoft per favorire l’operazione.
Microsoft, per contro, compie la mossa più forte e ragionevole per mettere entrambi i piedi nel mondo dei dispositivi mobile, presentandosi da protagonista con in mano il marchio più prestigioso del comparto dell’ultimo decennio. La serie Lumia non sarà più figlia di un compromesso in cerca di rilancio, ma sarà piuttosto vessillo di una rivincita, simbolo di un investimento coraggioso che avrà la responsabilità di donare a Microsoft la più importante delle opportunità.
Nessuno chiederà più a Stephen Elop perché non abbia scelto Android invece di Windows Phone: ora la risposta sarebbe differente rispetto alle affermazioni del passato, quando Nokia preferiva il proprio piccolo monopolio all’indiscriminata concorrenzialità del mondo Android. La rilettura delle scelte del passato non può che dipingere un’operazione durata anni, pensata fin dall’inizio per favorire un matrimonio che ora va a consumarsi sulla base delle migliori condizioni possibili per entrambi. Steve Ballmer, al tempo stesso, sembra aver voluto chiudere il proprio percorso in Microsoft lasciando nelle mani del successore un nuovo cantiere: l’acquisizione di Nokia chiude un processo di ridefinizione dell’azienda e crea le basi per la ricostruzione delle ambizioni di Redmond.

Tutto cambia

Se nulla cambia nel presente, ove Microsoft e Nokia già collaborano e continueranno a farlo, tutto cambia invece in prospettiva: l’ipotesi di un tablet Lumia assume maggior rilevanza, ma andrà letta nell’ottica di un nuovo equilibrio con la serie Surface; Windows Phone continuerà ad essere concesso in licenza, ma chi sceglierà la via WP8 saprà di avere direttamente in Microsoft un rivale nella produzione di device; gli investimenti che Microsoft aveva fin qui effettuato per foraggiare lo sviluppo in Nokia rimarranno ora in casa, risultando ancor più importanti di prima nel sostenere la crescita dell’ecosistema Windows Phone; le risorse per gli sviluppatori saranno maggiormente ordinate, ci sarà maggior focalizzazione ed anche il marketplace dovrebbe trarne quindi vantaggio specifico.
Quando Google acquistò Motorola aveva bisogno anzitutto dei suoi brevetti, ma di fatto aveva in mano un’azienda ormai svuotata sulla quale occorreva un lavoro importante di rilancio: il primo “Moto X” è arrivato soltanto molto tempo dopo. Microsoft fa invece propria Nokia ad un prezzo di maggior vantaggio ed a condizioni generali migliori, dopo aver svezzato in tranquillità il progetto Lumia e rilevando il tutto nel momento in cui si fa vicino il possibile salto di qualità. L’accostamento tra le due operazioni sembra insomma premiare la strategia Microsoft, la quale si candida ora con maggior convinzione ad un ruolo di prim’ordine all’interno dell’oligopolio mobile su cui Google ed Apple hanno costruito le loro ultime fortune.
For Microsoft today is a bold step into the future
cit. Steve Ballmer

Stephen Elop lascia la guida di Nokia per passare direttamente da dove era venuto: sarà tra i top manager Microsoft ed avrà il compito di guidare le operazioni di sviluppo dell’area mobile. Con Elop assumeranno ruoli di primo piano in Microsoft anche Marko Ahtisaari, Jo Harlow, Juha Putkiranta, Timo Toikkanen e Chris Weber. Nuovo CEO ad interim in Nokia sarà Risto Siilasmaa, il quale si trova in mano un gruppo dal DNA profondamente mutato ed il cui lavoro sarà quello di dare una nuova identità ad un gruppo storico, di grande cultura e di forte radicamento europeo.
Saranno 32 mila i dipendenti Nokia a passare in Microsoft: il piano prevede al momento di conservare l’intero corpo di risorse umane ereditato nell’operazione ed in più Microsoft andrà a sviluppare un nuovo datacenter in Finlandia che dovrebbe creare ulteriori posizioni aperte.

WebNews.it



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