Durante un incontro con Nick Channon e Sebastian Enrique, producer di FIFA 14, sono stati svelati i primi dettagli sul titolo e le novità introdotte.
Il rinomato gioco di EA Sports si appresta a rinnovare la sfida con il rivale Konami – Pro Evolution Soccer 2014 – per l’ennesima volta, introducendo alcune migliorie che coinvolgono, in particolare, le >dinamiche di gioco, l’intelligenza dei giocatori senza palla, la fisica del pallone, i fondamentali, ulteriori skill games e, per finire, una modalità carriera potenziata.
Tutti gli altri aspetti salienti, compresi il multiplayer e la disponibilità sulle nuove console Xbox 720 e PlayStation 4, non sono stati ancora affrontati, e si è potuto osservare rendering tuttora minimali su quanto poi sarà possibile sperimentare nella versione definitiva.
Channon ed Enrique hanno comunque iniziato trattando un capitolo molto ampio, Teammate Intelligence, ritenuto da EA Sports di primaria importanza per rendere FIFA 14 ancora più fedele alla realtà e, di conseguenza, sempre più competitivo, agendo prima sulla costruzione del gioco e di conseguenza sulla finalizzazione dell’azione.
Si parte con la fase d’attacco, in cui è stata migliorata la parte attiva del giocatore, che ora è più partecipe al gioco di squadra, correndo lungo la linea laterale, ritornando in difesa e smarcandosi più facilmente. L’obiettivo principale è quello di ampliare le opportunità di gioco in attacco, con gli attaccanti più volenterosi che vanno a crearsi lo spazio.
Il passo successivo in FIFA 14 è il possesso palla, lavorando sulla fisica del giocatore. Finalmente, il dribbling inizia a ogni velocità e non a quella decisa dal gioco e, inoltre, sono state implementate diverse azioni durante il dribbling e/o la corsa per proteggere il pallone: movimenti in avanti, indietro, e blocchi.
Due sono le tipologie di dribbling che EA Sports ha migliorato per FIFA 14, come sottolineato da Sebastian Enrique: Sprint Dribble Turns, con il giocatore che si muove più realisticamente in ogni direzione mantenendo l’inerzia acquisita con lo scatto iniziale; Variable Dribble Touches, dove il primo tocco controlla il dribbling, tirando finalmente fuori la personalità di ogni giocatore (una pecca sottolineata da molti già in passato).
Il maggior realismo raggiunto da FIFA 14 è ancora più evidente nella fase d’attacco: si controlla in modo più facile il ritmo del gioco, si riesce a mantenere il possesso palla nel dribbling e nella corsa, oltre a riuscire a combattere per la posizione, prima di ricevere il pallone. Quello che si nota di primo acchito è che si riescono a creare più contrasti a centrocampo e, di riflesso, anche più opportunità in attacco e in difesa, potendo contare su giocatori più attivi in entrambe le fasi.
Il capitolo che riguarda la Teammate Intelligence si conclude con la marcatura. Qui è stata migliorata la capacità di seguire in corsa l’attaccante, la marcatura ora è più stretta e intelligente, con un pressing dinamico e non statico. Forse anche troppo puntuale. Il lavoro di EA Sports è ancora all’inizio, certo, ma non vorremmo che i difensori adesso diventino troppo “intelligenti”. Si ritiene verosimile il fatto che il team di sviluppo di FIFA 14 implementi le giuste variabili per ogni giocatore reale, così da avvicinarsi alla realtà e non creare dei cloni virtuali più veri del vero.
Channon ed Enrique sono poi passati a una fase di grande importanza sia per il realismo sia per la spettacolarità del gioco: Pure Shot. Si tratta di nuovi tipi di tiro introdotti, tra cui i più impressionanti per fedeltà raggiunta sono quello di controbalzo, in corsa, palla al piede oltre al classico tiro di potenza. In tal senso, EA Sports ha lavorato anche e soprattutto sull’approccio del giocatore al tiro con evidenti migliorie sulla fisica e sui movimenti del giocatore, con un controllo più fine della falcata, che cambia per ampiezza e frequenza, e nell’angolo dell’approccio, che si manifesta in un tiro di collo pieno o di interno/esterno per dare effetto alla palla.
Anche la fisica del pallone è stata oggetto di un grande lavoro per FIFA 14: i giocatori possono colpire la palla più forte, con traiettorie più spettacolari per gli effetti ottenuti e, comunque, più realistiche perché in diretto rapporto con l’approccio al tiro (velocità, potenza, tecnica individuale).
Le modifiche alla fase di gioco dura e pura si esauriscono con il capitolo che riguarda i fondamentali. Ora i giocatori hanno una seconda opportunità dopo il primo tackle mancato, un difetto evidente della precedente versione, e inoltre possono effettuare più facilmente dei passaggi smarcanti.
Infine, gli appassionati che hanno apprezzato gli Skill Games, in FIFA 14 ne troveranno di nuovi: i calciatori potranno tirare correndo tra palloni già allineati ai limiti dell’area, compiere passaggi alternati in corsa o cercare di mantenere il possesso palla in un entusiasmante torello all’interno di un ristretto quadrato.
Channon ed Enrique hanno concluso la presentazione di FIFA 14 con le prime novità della modalità carriera, che è stata completamente rivista nella grafica del portale principale, ora di più facile e immediata interpretazione, nell’interazione, con minori interruzioni tra le varie fasi, e, per finire, e nella scoperta di nuovi talenti, con l’introduzione di un network globale per lo scouting, con differenti livelli di complessità. Quest’ultimo capitolo è stato appena accennato e, come sempre, occorrerà attendere il prossimo evento dedicato. Come se fosse necessario aumentare ulteriormente l’hype dietro a uno dei giochi più attesi della prossima stagione videoludica.
Webnews.it
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