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domenica 28 aprile 2013

La Sigaretta Elettronica - Come funziona

La struttura della sigaretta elettronica sembra risultare molto complessa, invece è molto più semplice di quanto si possa pensare.
Il progetto iniziale volle che la E-Cigarette fosse ad "immagine e somiglianza" della sigaretta normale, ma poco dopo furono sviluppati nuovi modelli sempre più eleganti, costosi e differenti dal primo. Un'avanguardia significativa sono le E-Pipe, le Pipe Elettroniche.

Nonostante il design del modello, la struttura interna e le componenti principali sono sempre gli stessi, e così anche il suo funzionamento. 
La sigaretta elettronica, come si vede, è formata da 7 componenti principali, a partire dal lato dell'inalazione:

1. Beccuccio 
E' il componente sul quale l'utente ripone le labbra per inalare il fumo. Tra il beccuccio e l'interno c'è un condotto cilindrico che permette di far fluire aria all'interno del dispositivo. 

2. Cartuccia o "Tank"
E' il componente che sostituisce il filtro della sigaretta normale. Come tutti sappiamo nella comune sigaretta il filtro serve a trattenere parte della miscela di combustione della carta e del tabacco (catrame), in modo da "filtrare" la componente più dannosa del fumo inalato. Nella sigaretta elettronica ha invece tutt'altro scopo.

Tale componente infatti è detto "cartuccia" perché è un piccolo serbatoio (dall'inglese "Tank") che contiene un particolare liquido, o meglio una miscela ottenuta da tre elementi chimici:

- Glicole Propilenico: un composto chimico che, una volta combinato con altre sostanze (lipidi, grassi o olii) e viene riscaldato, ovvero quando viene aumentata la sua temperatura, è capace di passare dallo stato liquido allo stato gassoso. Il glicole viene utilizzato anche in ambito medico o alimentare e per una molteplicità di scopi, ed è non assolutamente nocivo.

- Glicerolo: è il composto lipidico che permette al Glicole Propilenico di passare dallo stato liquido allo stato gassoso nel riscaldamento. Anche questo composto non è nocivo per la salute.
 
- Nicotina: è presente in forma liquida, in bassa percentuale, è l'elemento chimico presente anche nella sigaretta normale, ed è l'unico componente nocivo nel liquido. 
La miscela può essere già confezionata oppure può essere confezionata manualmente: il vantaggio di questa duplice funzione sta nel fatto che l'utente può decidere la percentuale di nicotina che vuole inserire nel serbatoio. La cartuccia viene ricaricata quando il liquido al suo interno si esaurisce.
Una forte caduta o un contraccolpo del dispositivo che dovesse rompere o danneggiare il Tank, può causare la fuoriuscita del liquido e danneggiare permanentemente i suoi circuiti interni.

3. Vaporizzatore, Atomizzatore o Riscaldatore
Posta proprio dietro la cartuccia, a suo diretto contatto, il vaporizzatore è un comparto composto da un conduttore metallico a forma di bobina che viene opportunamente riscaldato dalla corrente in circolo nel dispositivo. Il suo scopo è quello di, attraverso il suo riscaldamento, favorire quello della cartuccia contenente la miscela liquida e di conseguenza aumentare la temperatura del liquido per consentirne la vaporizzazione, da cui capiamo il nome.

4. Sensore di Pressione
Il sensore di pressione è un componente elettronico fondamentale per la E-Cig. E' un trasduttore, ovvero un componente in grado di trasformare onde di pressione in corrente elettrica. Serve, come vedremo, a "captare" l'istante dell'inalazione. E' costituito da una membrana elastica sottilissima che deflette dalla sua posizione originale quando è attraversata da una forte pressione d'aria, e ritorna alla sua posizione originale quando il flusso si conclude.

5. Batteria  al Litio Ricaricabile
La batteria serve ad alimentare il circuito elettrico interno del dispositivo. La tensione di alimentazione standard è di 3.7 Volt (la più comune per i piccoli dispositivi), anche se in commercio è possibile trovare modelli detti BB - Big Battery - che permettono non solo una durata maggiore ma un maggiore riscaldamento del liquido, così da rendere il fumo più concentrato e l'inalazione più appagante.
La batteria può essere ricaricata tramite alimentatore da rete oppure anche tramite presa USB da PC. 

6. LED
Abbiamo visto in altri articoli che cos'è un LED (Light Emitting Diode). Il circuito elettrico interno provvede, durante l'inalazione, ad accendere la luce posta sul retro della sigaretta, per due principali scopi:

7. Microprocessore
La sezione elettronica viene utilizzata per servire principalmente il sensore ed il LED luminoso

domenica 21 aprile 2013

Manutenzione e cura dei pennelli nail art

La cura e la manutenzione dei pennelli per nail art è molto importante: ripulirli accuratamente dopo averli utilizzati ne preserva le funzionalità e consente di mantenerli inalterati nel tempo. Un pennello ben tenuto dura di più e funziona decisamente meglio. Occorre perciò qualche piccolo e semplice accorgimento: sia che utilizziamo colori acrilici, che gel colorati o smalti, la precauzione principale è quella di ripulirli accuratamente subito dopo aver terminato l’utilizzo.

Se utilizziamo colori acrilici: il lavaggio è molto più semplice. Una volta terminato l’utilizzo dei pennelli per nail art, basta lavarli accuratamente sotto acqua corrente con un po’ di sapone neutro e sciacquarli avendo cura di ricompattare le setole. Una volta asciutti, per mantenerli in forma, possiamo passarli su un pezzo di sapone di Marsiglia asciutto, in modo che si crei una sorta di “effetto cera” che mantenga le setole nella forma compatta appropriata.

Se utilizziamo colori in gel: in questo caso, dobbiamo trattare i pennelli come faremmo per eliminare i residui di gel dai pennelli per ricostruzione, ossia utilizzando un prodotto apposito chiamato “brush cleaner” che elimina ogni traccia di prodotto, lasciando le setole perfettamente pulite. Possiamo avvalerci di un apposito contenitore dove metteremo a bagno i pennelli in sospensione per qualche minuto per poi ripulire le setole con un pad in cotone e provvedere a lavarli nuovamente con sapone neutro, per eliminare ogni traccia di solvente.

Se utilizziamo smalti convenzionali: si può tranquillamente procedere sostituendo il brush cleaner con un solvente delicato senza acetone, passando ripetutamente le setole sul cotone fino alla totale eliminazione di ogni traccia di colore. Ricordiamoci comunque di lavare alla fine i pennelli con sapone neutro anche in questo caso, per preservare la morbidezza delle setole.
La buona riuscita di una nail art, come per il makeup, dipende non solo dai prodotti che utilizziamo a anche dagli strumenti dei quali ci avvaliamo. Scegliere prodotti di qualità sicuramente ci avvantaggia e farà si che il lavoro finale riesca al meglio!



mercoledì 17 aprile 2013

Anteprima FIFA 14

Durante un incontro con Nick Channon e Sebastian Enrique, producer di FIFA 14, sono stati svelati i primi dettagli sul titolo e le novità introdotte.
Il rinomato gioco di EA Sports si appresta a rinnovare la sfida con il rivale Konami – Pro Evolution Soccer 2014 – per l’ennesima volta, introducendo alcune migliorie che coinvolgono, in particolare, le >dinamiche di gioco, l’intelligenza dei giocatori senza palla, la fisica del pallone, i fondamentali, ulteriori skill games e, per finire, una modalità carriera potenziata.
Tutti gli altri aspetti salienti, compresi il multiplayer e la disponibilità sulle nuove console Xbox 720 e PlayStation 4, non sono stati ancora affrontati, e si è potuto osservare rendering tuttora minimali su quanto poi sarà possibile sperimentare nella versione definitiva.
Channon ed Enrique hanno comunque iniziato trattando un capitolo molto ampio, Teammate Intelligence, ritenuto da EA Sports di primaria importanza per rendere FIFA 14 ancora più fedele alla realtà e, di conseguenza, sempre più competitivo, agendo prima sulla costruzione del gioco e di conseguenza sulla finalizzazione dell’azione.
Si parte con la fase d’attacco, in cui è stata migliorata la parte attiva del giocatore, che ora è più partecipe al gioco di squadra, correndo lungo la linea laterale, ritornando in difesa e smarcandosi più facilmente. L’obiettivo principale è quello di ampliare le opportunità di gioco in attacco, con gli attaccanti più volenterosi che vanno a crearsi lo spazio.
Il passo successivo in FIFA 14 è il possesso palla, lavorando sulla fisica del giocatore. Finalmente, il dribbling inizia a ogni velocità e non a quella decisa dal gioco e, inoltre, sono state implementate diverse azioni durante il dribbling e/o la corsa per proteggere il pallone: movimenti in avanti, indietro, e blocchi.
Due sono le tipologie di dribbling che EA Sports ha migliorato per FIFA 14, come sottolineato da Sebastian Enrique: Sprint Dribble Turns, con il giocatore che si muove più realisticamente in ogni direzione mantenendo l’inerzia acquisita con lo scatto iniziale; Variable Dribble Touches, dove il primo tocco controlla il dribbling, tirando finalmente fuori la personalità di ogni giocatore (una pecca sottolineata da molti già in passato).
Il maggior realismo raggiunto da FIFA 14 è ancora più evidente nella fase d’attacco: si controlla in modo più facile il ritmo del gioco, si riesce a mantenere il possesso palla nel dribbling e nella corsa, oltre a riuscire a combattere per la posizione, prima di ricevere il pallone. Quello che si nota di primo acchito è che si riescono a creare più contrasti a centrocampo e, di riflesso, anche più opportunità in attacco e in difesa, potendo contare su giocatori più attivi in entrambe le fasi.
Il capitolo che riguarda la Teammate Intelligence si conclude con la marcatura. Qui è stata migliorata la capacità di seguire in corsa l’attaccante, la marcatura ora è più stretta e intelligente, con un pressing dinamico e non statico. Forse anche troppo puntuale. Il lavoro di EA Sports è ancora all’inizio, certo, ma non vorremmo che i difensori adesso diventino troppo “intelligenti”. Si ritiene verosimile il fatto che il team di sviluppo di FIFA 14 implementi le giuste variabili per ogni giocatore reale, così da avvicinarsi alla realtà e non creare dei cloni virtuali più veri del vero.
Channon ed Enrique sono poi passati a una fase di grande importanza sia per il realismo sia per la spettacolarità del gioco: Pure Shot. Si tratta di nuovi tipi di tiro introdotti, tra cui i più impressionanti per fedeltà raggiunta sono quello di controbalzo, in corsa, palla al piede oltre al classico tiro di potenza. In tal senso, EA Sports ha lavorato anche e soprattutto sull’approccio del giocatore al tiro con evidenti migliorie sulla fisica e sui movimenti del giocatore, con un controllo più fine della falcata, che cambia per ampiezza e frequenza, e nell’angolo dell’approccio, che si manifesta in un tiro di collo pieno o di interno/esterno per dare effetto alla palla.

Anche la fisica del pallone è stata oggetto di un grande lavoro per FIFA 14: i giocatori possono colpire la palla più forte, con traiettorie più spettacolari per gli effetti ottenuti e, comunque, più realistiche perché in diretto rapporto con l’approccio al tiro (velocità, potenza, tecnica individuale).
Le modifiche alla fase di gioco dura e pura si esauriscono con il capitolo che riguarda i fondamentali. Ora i giocatori hanno una seconda opportunità dopo il primo tackle mancato, un difetto evidente della precedente versione, e inoltre possono effettuare più facilmente dei passaggi smarcanti.

Infine, gli appassionati che hanno apprezzato gli Skill Games, in FIFA 14 ne troveranno di nuovi: i calciatori potranno tirare correndo tra palloni già allineati ai limiti dell’area, compiere passaggi alternati in corsa o cercare di mantenere il possesso palla in un entusiasmante torello all’interno di un ristretto quadrato.
Channon ed Enrique hanno concluso la presentazione di FIFA 14 con le prime novità della modalità carriera, che è stata completamente rivista nella grafica del portale principale, ora di più facile e immediata interpretazione, nell’interazione, con minori interruzioni tra le varie fasi, e, per finire, e nella scoperta di nuovi talenti, con l’introduzione di un network globale per lo scouting, con differenti livelli di complessità. Quest’ultimo capitolo è stato appena accennato e, come sempre, occorrerà attendere il prossimo evento dedicato. Come se fosse necessario aumentare ulteriormente l’hype dietro a uno dei giochi più attesi della prossima stagione videoludica.

Webnews.it




domenica 14 aprile 2013

Tipologie di pennelli per nail art

Partiamo dal presupposto che, come per quelli da trucco, anche i pennelli per nail art possono essere costituiti sia da setole sintetiche che naturali in martora. L'utilizzo di setole naturali garantisce una migliore stesura del colore e consente di tracciare linee anche molto sottili ma sempre assolutamente perfette e pulite data la struttura del pelo stesso che distribuisce il colore in maniera estremamente uniforme.
E ora vediamo singolarmente le tipologie di pennelli per nail art maggiormente utilizzate:
  • 1. Pennello a setole corte e taglio quadrato: lo si utilizza solitamente per attuare la tecnica one stroke e creare cosi decorazioni tridimensionali a due colori in modo da determinare una sfumatura. Esiste sia in setole sintetiche e naturali, ma nel secondo caso avremo una distribuzione del colore maggiormente uniforme ed una sfumatura più precisa e definita.
  • 2. Pennello designer: le particolari setole allungate e la caratteristica forma a punta rendono questo pennello adatto alla creazione del french. Lo spessore consente di prelevare la giusta quantità di colore e di tracciare una linea del sorriso precisa e senza sbavature. Un pennello sicuramente da avere se amate questo genere di nail art.
  • 3. Pennello a taglio quadrato con setole medio lunghe: idoneo, anche in questo caso, a mettere in pratica la tecnica one stroke per poter cosi creare decori floreali tridimensionali senza particolari difficoltà. La lunghezza delle setole consente di creare movimenti più ampi, utili ne caso desideriamo creare fiori con petali piuttosto grossi e foglie.
  • 4. Pennello a taglio quadrato con setole medio lunghe Taglia XL: in questo caso ci troviamo di fronte ad un pennello piuttosto particolare e a mio parere un po' sottovalutato. Lo trovo perfetto per realizzare sfumature ampie creando cosi una “ombre manicure” caratterizzata da unghie totalmente coperte da colore sfumato. Utile se non abbiamo molta dimestichezza con la spugnetta e se vogliamo ottenere un risultato finale più preciso e pulito.
  •  5. Pennello a setole corte taglio trasversale: pennello adatto a tracciare linee sottili nette o semplicemente per realizzare decorazioni in micropittura o one stroke. Le setole oblique determinano la possibilità di compiere movimenti più morbidi nella creazione della decorazione, rispetto ad un pennello a taglio quadrato. Ideale per creare motivi floreali.
  • 6 e 7. Pennelli a setole lunghe a taglio trasversale: si utilizzano, come nel caso precedente, per realizzare fiori ben definiti attraverso la tecnica one stroke, oppure per realizzare decorazioni geometriche che prevedono linee e tratti più o meno spessi ma comunque molto precisi.
Quelli che abbiamo visionato finora sono pennelli per nail art leggermente più tecnici, adatti a realizzare decori complessi e ad attuare particolari tecniche che richiedono un po' di impegno in più. Di seguito invece, vedremo quelli basici, ossia tutti quei pennelli che possono essere utili per decorazioni più semplici e meno tecniche.
  • 8. Pennello Kolinsky per nail art n.0: il pennello più sottile in assoluto, perfetto per creare decorazioni sinuose caratterizzate da linee particolarmente sottili o per disegnare soggetti particolareggiati.
  • 9. Pennello Kolinsky per nail art n.2 : Il Kolinsky n. 2 è da considerarsi un vero e proprio must have per quanto riguarda i pennelli per nail art. Si tratta di un pennello estremamente versatile, adatto a creare linee sottili e modulate, disegni in micropittura e acquerello.
  • 10. Pennello Kolinsky per nail art n.3: esattamente come per il n. 02 trattato pocanzi, anche in questo caso, possiamo utilizzare questo Kolinsky di misura più grande ma pur sempre molto sottile, in particolar modo per realizzare soggetti in acquerello, o motivi caratterizzati da linee lievemente più spesse.
  • 11. Pennello Soft Liner: questo pennello per nail art somiglia molto ad un Kolinsky con la differenza che possiede setole sottili ma piuttosto lunghe. Nello specifico viene utilizzato per creare linee davvero molto sottili, ancora di più rispetto al n.0.
  • 12. Pennello a taglio quadrato con punta sottile: studiato per piccoli decori con tecnica one stroke, può comunque essere utilizzato per creare disegni geometrici che richiedono un tratto lievemente più marcato.
  • 13. Pennello a punta con setole corte: indicato per arricchire di particolari il soggetto che decidiamo di disegnare. Le setole corte consentono un controllo del pennello e di conseguenza del tratto sicuramente più facile rispetto ad uno con setole più lunghe che richiedono una maggiore manualità e pratica.
  • 14.  Pennello sintetico a setole squadrate: ideale per creare sfumature  e tratti geometrici. Da preferire a quello in setole naturali se utilizziamo smalti convenzionali per decorare le nostre unghie in quanto si deterge molto più facilmente.
 

domenica 7 aprile 2013

Quali pennelli per nail art scegliere ?

Per esperienza posso riassumere il concetto del “chi più spende, meno spende”, anche e soprattutto per quanto riguarda i pennelli per nail art. Spesso ci si affida a prodotti cinesi, di fattura mediocre e a costi irrisori, pensando erroneamente che i pennelli siano tutti uguali e qui si incappa nell'errore peggiore: la qualità è quasi sempre molto bassa, le setole tendono a rovinarsi in breve tempo e i lavori risultano imprecisi proprio a causa delle setole stesse che non sono stabili, non reggono i lavaggi, perdono peli e tante volte sono tagliati male, rendendo la nostra nail art sporca e sbavata. 

Acquistare un pennello per nail art di qualità, investendo qualche euro in più, assicura un lavoro preciso, ben fatto e pulito, e una durata protratta nel tempo con una manutenzione minima. Un prodotto di qualità lo si vede proprio nel modo in cui svolge la propria funzione, quindi è sempre meglio optare per brand conosciuti nel settore e che offrano le dovute garanzie sul prodotto acquistato.
 
 

sabato 6 aprile 2013

Fast and Furious 6 trama e cast del film in uscita il 22 maggio 2013

 


Torna al cinema il nuovo episodio della serie con Vin Diesel dedicata ad auto tuning e corse clandestine con un nuovo cast di attori assieme alle bellissime Jordana Brewster, Michelle Rodriguez ed Elsa Pataky

Fast and Furious 6 trama cast e data di uscita
Vin Diesel, Paul Walker e Dwayne Johnson di nuovo insieme per affrontare l’ avventura più rischiosa di sempre nella saga cinematografica campione d’incassi dedicata al mondo delle corse automobilistiche, giunta al nuovo capitolo Fast & Furious 6 in uscita nelle sale italiane il 22 maggio 2013. Tornano alla guida delle auto da corsa i membri del cast originale con star come Jordana Brewster, Michelle Rodriguez, Tyrese Gibson, Sung Kang, Gal Gadot, Chris “Ludacris” Bridges ed Elsa Pataky, che verranno affiancate da nuovi tostistissimi arrivi nella saga: Luke Evans e Gina Carano.

 La collana di Domenic Toretto

La Trama
Da quando Dom (Diesel) e Brian (Walker) hanno compiuto la rapina a Rio sgominando l’impero di un boss malavitoso, lasciando la loro squadra con 100 milioni di dollari, sono spariti nel nulla. Col tempo però, il non poter tornare a casa e la latitanza finiranno per render loro la vita impossibile. Intanto Hobbs (Johnson) segue il caso di un’organizzazione di violenti piloti mercenari in 12 paesi, il cui capo è affiancato da uno spietato braccio destro, che si rivela essere la donna amata da Dom, che credeva morta: Letty (Rodriguez). L’unico modo per fermare questa pericolosa organizzazione, è quello di sfidarli e batterli sulla strada: così Hobbs propone a Dom di rimettere insieme la sua squadra speciale di Londra. In compenso, verranno assolti da tutti i loro crimini e potranno tornare a casa dalle loro famiglie.

Acrobazie e drift ancora più spettacolari
Come nel precedente Fast and Furious 5, campione d’incassi in tutto il mondo, Fast and Furious 6 ripropone le acrobazie mozzafiato, l’azione e la narrazione della saga, ma a livelli ancor più elevati, la cui regia è affidata per la quarta volta a Justin Lin. Supportato dagli storici produttori Neal H. Moritz e Vin Diesel, che hanno ben accolto il ritorno del produttore Clayton Townsend alla serie.

 La collana di Domenic Toretto

fonte : infomotori.com

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