Arriva l'ufficialità: gli Europei di calcio in programma dal 12 giugno prossimo slitteranno di un anno a causa della pandemia da coronavirus. Lo ha deciso la Uefa, riunita oggi in videoconferenza con i rappresentanti delle 55 federazioni affiliate, i dirigenti dell'Associazione dei club europei e delle Leghe europee e un rappresentante della FIFPro (la federazione internazionale dei calciatori professionisti). Come si legge in una nota ufficiale dell'Unione delle associazioni calcistiche europee, gli Europei di calcio del 2020 sono stati spostati di un anno.
Quella dello slittamento per fare spazio alle sfide tra club, campionati, Champions League ed Europa League, era una proposta sostenuta con convinzione dal calcio italiano.
"Proporremo alla Uefa - aveva già chiarito il presidente della Figc Gabriele Gravina - di soprassedere alla disputa dell'Europeo per portare a termine i campionati: riteniamo che sia più giusto e più corretto dare l'esatta definizione a tanti sacrifici, impegni, investimenti portati avanti dalle nostre società".
Resta comunque da decidere i tempi del ritorno in campo e le modalità di svolgimento delle competizioni e di distribuzione degli incontri. Un obiettivo primario per federazioni e leghe nazionali è quello di portare a termine i campionati continuando nei gironi all'italiana.
La tendenza è quella di preferire una riduzione del numero di match delle coppe, magari sostituendo con una gara secca gli incontri eliminatori di andata e ritorno. I dettagli saranno probabilmente messi a punto nelle prossime settimane.
Sarà proprio il calendario possibile a pesare sulla definizione delle proposte. Per le coppe ad esempio, tutto cambierebbe con una ripresa a inizio maggio o con l'intera estate a disposizione dopo uno slittamento dell'Europeo. La nuova road map per concludere le competizioni arriverebbe a fine giugno o inizio luglio, per garantire sufficiente spazio alla prossima stagione, che dovrà comunque comprendere anche il campionato europeo.
Per la Champions League l'ipotesi che circola ' quella di una "final four", che contribuirebbe a ridurre il numero di giornate mancanti, attualmente 6 considerando anche i recuperi degli ottavi di finale, a 5 o 4. I quarti potrebbero passare da 2 a un'unica sfida e la sfida finale tra le migliori quattro squadre si disputerebbe in un'unica sede in pochi giorni. Potrebbe essere scelta Istanbul per la Champions League o Danzica per l'Europa League.
Altra ipotesi, più semplice, è quella di ridurre semplicemente a uno i match di quarti e semifinali. Meno probabile una "final eight" per le difficoltà a riunire 8 squadre in una sola città o in un solo Paese. E meno probabile che tutto resti secondo il calendario originario.
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