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sabato 29 febbraio 2020

29 Febbraio 2020 e uno scherzo ?!

È un anno che ha un giorno in più, il 29 febbraio. Quel giorno 'in più' serve per pareggiare uno slittamento astronomico. Per girare intorno al sole, la terra impiega 365,2422 giorni. Ogni anno sono circa 6 ore in più. Queste eccedenze vengono sommate e consumate in quel giorno 'in più', proprio per riallineare il nostro calendario al sistema solare.

Sono anni bisestili quelli divisibili per 4. Ma non basta. Se finiscono per '00' (cioè gli anni secolari) devono anche essere divisibili per 400. Per esempio, 1900, pur essendo divisibile per 4, non è un anno bisestile. Mentre gli anni come 1600, 2000 sono anni bisestili. Questi calcoli servono a sincronizzare il nostro calendario con la durata annuale effettiva del viaggio della terra attorno al sole.

Ecco quando ricapita il 29 Febbraio :
2020    29 febbraio 2020
2024    29 febbraio 2024
2028    29 febbraio 2028
2032    29 febbraio 2032
2036    29 febbraio 2036
2040    29 febbraio 2040
2044    29 febbraio 2044
2048    29 febbraio 2048
2052    29 febbraio 2052
2056    29 febbraio 2056
2060    29 febbraio 2060
2064    29 febbraio 2064
2068    29 febbraio 2068
2072    29 febbraio 2072
2076    29 febbraio 2076
2080    29 febbraio 2080
2084    29 febbraio 2084
2088    29 febbraio 2088
2092    29 febbraio 2092
2096    29 febbraio 2096

lunedì 24 febbraio 2020

🩺 Coronavirus: 10 consigli del Ministero della Salute

Per prevenire al meglio il contagio da Coronavirus, il Ministero della Salute ha diffuso un opuscolo informativo  con dieci semplici consigli da seguire. Eccoli:

1) Lavati spesso le mani
Il lavaggio e la disinfezione delle mani sono decisivi per prevenire l’infezione. Le mani vanno lavate con acqua e sapone per almeno 20 secondi. Se non sono disponibili acqua e sapone, è possibile utilizzare anche un disinfettante per mani a base di alcol al 60%. Lavarsi le mani elimina il virus.

2) Evita il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute
Mantieni almeno un metro di distanza dalle altre persone, in particolare quando tossiscono o starnutiscono o hanno la febbre, perché il virus è contenuto nelle goccioline di saliva e può essere trasmesso a distanza ravvicinata.

3) Non toccarti occhi, naso e bocca con le mani
Il virus si trasmette principalmente per via respiratoria, ma può entrare nel corpo anche attraverso gli occhi, il naso e la bocca, quindi evita di toccarli con le mani non ben lavate. Le mani, infatti, possono venire a contatto con superfici contaminate dal virus e trasmetterlo al tuo corpo.

4) Copri bocca e naso se starnutisci o tossisci
Se hai un’infezione respiratoria acuta, evita contatti ravvicinati con le altre persone, tossisci all’interno del gomito o di un fazzoletto, preferibilmente monouso, indossa una mascherina e lavati le mani. Se ti copri la bocca con le mani potresti contaminare oggetti o persone con cui vieni a contatto.

5) Non prendere farmaci antivirali né antibiotici a meno che siano prescritti dal medico
Allo stato attuale non ci sono evidenze scientifiche che l’uso dei farmaci antivirali prevenga l’infezione da nuovo Coronavirus (SARS-CoV-2). Gli antibiotici non funzionano contro i virus, ma solo contro i batteri. Il SARS-CoV-2 è, per l’appunto, un virus e quindi gli antibiotici non vengono utilizzati come mezzo di prevenzione o trattamento, a meno che non subentrino co-infezioni batteriche.

6) Pulisci le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol
I disinfettanti chimici che possono uccidere il nuovo Coronavirus (SARS-CoV-2) sulle superfici includono disinfettanti a base di candeggina / cloro, solventi, etanolo al 75%, acido peracetico e cloroformio. Il tuo medico e il tuo farmacista sapranno consigliarti.

7) Usa la mascherina solo se sospetti di essere malato o assisti persone malate
L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di indossare una mascherina solo se sospetti di aver contratto il nuovo Coronavirus, se presenti sintomi quali tosse o starnuti, o se ti prendi cura di una persona con sospetta infezione da nuovo Coronavirus. L’uso della mascherina aiuta a limitare la diffusione del virus, ma deve essere adottata in aggiunta ad altre misure di igiene quali il lavaggio accurato delle mani per almeno 20 secondi. Non è utile indossare più mascherine sovrapposte.

8) I prodotti “made in China” e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che le persone che ricevono pacchi dalla Cina non sono a rischio di contrarre il nuovo Coronavirus, perché non è in grado di sopravvivere a lungo sulle superfici. A tutt’oggi non abbiamo alcuna evidenza che oggetti prodotti in Cina o altrove possano trasmettere il nuovo Coronavirus (SARS-CoV-2).

9) Gli animali da compagnia non diffondono il nuovo Coronavirus
Al momento, non ci sono prove che animali da compagnia come cani e gatti possano essere infettati dal virus. Tuttavia, è sempre bene lavarsi le mani con acqua e sapone dopo il contatto con gli animali da compagnia.

10) In caso di dubbi NON recarti al Pronto Soccorso: chiama il medico di base e se pensi di essere stato contagiato chiama il 112 o i numeri verdi regionali
Il periodo di incubazione del nuovo Coronavirus è compreso tra 1 e 14 giorni. Se hai febbre, tosse, difficoltà respiratorie, dolori muscolari, stanchezza NON recarti al Pronto Soccorso: chiama il tuo medico di base per avere informazioni su cosa fare; se pensi di essere stato contagiato chiama il numero 112 o i numeri verdi regionali.

In caso di dubbi o sintomi sospetti, il numero per informazioni generali contattare il 1500.

sabato 22 febbraio 2020

BBQ !? ... non puoi non avere i pennelli in Silicone

Set di 2 pennelli in silicone, buon rapporto qualità prezzo, cucina, cena in famiglia, grande festa di compleanno e barbecue all'aperto.

Con 4 file di setole rivestite in silicone, la spazzola può contenere una quantità generosa di liquido e distribuire il cibo in modo più uniforme. Basta spargere olio o salsa sulla superficie del cibo.
Flessibile in silicone, setole spazzola resistenti e manico in plastica antiscivolo, non perde o perde capelli, non più setole sgradevoli nel cibo.

FDA provato e BPA Free silicone alimentare, non tossico, antiaderente, resistente a temperature elevate fino a 500 ° F. Facile da pulire, lavabile in lavastoviglie. Il È stato eseguito il riagganciamento del design il pennello facile da asciugare e da riporre.

lunedì 17 febbraio 2020

Sapete perché si dice quarantena?

Perchè la quarantena, in origine durava 40 giorni ?

Al giorno d’oggi chiamiamo così un qualsivoglia isolamento forzato per limitare la diffusione di uno stato pericoloso, ma la sua durata può variare a seconda dei casi. In origine, lo dice il nome stesso, la quarantena durava 40 giorni: tanto era il tempo che le navi sospettate di trasportare persone o animali contagiosi, dovevano attendere prima di attraccare in porto. Ma perché proprio 40 giorni?
Il primo episodio di cui si ha memoria risale al XIV secolo, quando l’Europa fu devastata dalla peste nera. Nel 1377 la città di Ragusa, oggi Dubrovnik, impose l’obbligo per i passeggeri delle navi di attendere 30 giorni prima di sbarcare. Il periodo fu poi allungato a 40 giorni, di qui il nome di quarantena. Il sistema si dimostrò efficace e finì con l’essere applicato anche agli altri porti.
Non è chiaro però perché siano proprio 40 i giorni ritenuti all’epoca necessari per scongiurare il rischio contagio. Eugenia Tognotti, docente di Storia della Medicina all’Università di Sassari, spiega al quotidiano la Stampa che il numero 40 “potrebbe essere stato ricavato dalle teorie di Ippocrate sulle malattie acute. Un’altra teoria è che il numero fosse collegato alle teorie pitagoriche e al significato particolare del numero 4”.

Secondo Ippocrate i 40 giorni rappresentavano un punto di svolta della malattia verso la guarigione. C’è poi da sottolineare che il numero 40 fin dall’antichità ha sempre avuto un valore simbolico: 40 sono i giorni trascorsi da Gesù nel deserto, corrispondenti alla Quaresima, e durano 40 giorni anche il Diluvio universale e l’Avvento.

In realtà i primi a identificare in 40 giorni un lasso di tempo significativo furono gli astronomi babilonesi che associarono il periodo in cui la costellazione delle Pleiadi non è visibile (40 giorni appunto) alle piene e le inondazioni primaverili, catastrofiche ma vitali per l’agricoltura.
Fatto sta che la contumacia nel corso dei secoli si è dimostrata utile a prevenire epidemie di peste e colera ad ogni sbarco dall’Oriente. In epoca moderna gli Stati si sono dotati di leggi apposite che ne regolano l’applicazione, stabilendo anche tempi diversi rispetto al termine classico di 40 giorni.

fonte: blitzquotidiano.it

mercoledì 12 febbraio 2020

🎙️ Bugo e Morgan squalificati, cos'è successo

Bugo e Morgan sono stati i protagonisti in negativo dell'ultimo Festival di Sanremo. La canzone "Sincero" è stata squalificata per defezione, con l'abbandono di Bugo dal palco dopo che Morgan ha cantato la ormai celebre versione con le parole cambiate: "Le brutte intenzioni, la maleducazione, la tua brutta figura di ieri sera, la tua ingratitudine, la tua arroganza". A quasi una settimana da quello che è successo, Bugo si racconta a "La Stampa": "Sono devastato. Ci saranno conseguenze economiche ma continuerò a volere bene a Morgan". 
 

lunedì 10 febbraio 2020

Dylan Dog 401, un nuovo inizio

E’ uscito Dylan Dog 401. Il primo numero dopo l’Apocalisse (sempre edito da Sergio Bonelli). Un numero che rappresenta un nuovo inizio in questo storico fumetto italiano. Dopo lo stravolgimento dato dalla serie della Meteora, questa storia andata avanti per mesi che ha portato al matrimonio tra Dylan e Groucho, alla perdita di uno dei personaggi più amati e all’apocalisse, si ricomincia.
Eh sì, perché il numero 400 in un certo modo ha rappresentato la fine di un’era. Quella di Tiziano Sclavi (che infatti in quel numero è stato proprio “ucciso” dallo stesso Dylan). Ed ora si apre una nuova era. Quella di Roberto Recchioni (che comunque già da diverso tempo si occupa di questo fumetto). Il Dylan che troviamo è un personaggio nuovo, che però mantiene molto del suo passato. Ma con questo numero si ricomincia a tutti gli effetti. Perché Dylan non è e non sarà più lo stesso personaggio a cui siamo abituati.


Quel personaggio è in un certo senso morto con numero 400 del fumetto. L’apocalisse ha distrutto tutto il mondo a cui apparteneva. Ma, come una fenice che risorge dalle sue ceneri, Dylan è tornato con qualche differenza rispetto a prima.

E’ sempre un Indagatore dell’Incubo. Ma ha un aspetto un po’ diverso. Non più quella giacca nera e quella camicia rossa che lo hanno contraddistinto fino ad ora. Una barba che lo rende ancora più affascinante. E’ sempre lo stesso uomo che si innamora di tutte le donne che incontra (anche se ora ha un passato con una donna in particolare). E poi in questo numero ci sono tutti (tranne uno… quello che abbiamo perso alla fine del numero 399 e che non tornerà più) gli altri personaggi che lo hanno accompagnato nelle sue avventure.

Sfumature diverse, rapporti diversi tra i personaggi. Relazioni che vengono svelate (soprattutto quella nell’ultima pagina del numero 401 che rappresenta un cambiamento epocale, ma in un certo senso la giusta rappresentazione di un rapporto tra due personaggi che è sempre andato in quella direzione). La cosa certa è che non dovete aspettarvi da questo numero una storia con il Dylan che avete conosciuto fino a questo momento. Quel Dylan in un certo senso non c’è più. Ora ce n’è uno nuovo che per molti aspetti è simile al vecchio, ma che presenta anche diverse novità. E non è detto che debba essere per forza peggiore del precedente… anzi. Questo nuovo Dyd a me è piaciuto.
E questo numero 401 che, sotto molti punti di vista, richiama il primo numero del fumetto, diventa una sorta di rinascita. Un modo per riprendere un vecchio personaggio e trasportarlo ai nostri giorni per dargli una nuova linfa vitale. In molti hanno criticato i cambiamenti, sostenendo che ai lettori della prima era non possono piacere. Sarò una lettrice atipica, ma, nonostante sia anch’io una lettrice della prima era, a me questo numero è piaciuto. Questo nuovo Dyd mi ha conquistata. Ed ora aspetto le prossime uscite.

“Joker” ha vinto due Premi Oscar

Nel corso della cerimonia di premiazione degli Oscar 2020, che si è svolta il 9 febbraio al Dolby Theatre di Los Angeles, Joker si è aggiudicato due statuette.

Il film, diretto da Todd Phillips e incentrato sul principale avversario di Batman, era in concorso con ben 11 nomination e ha ricevuto il premio per il miglior attore protagonista con Joaquin Phoenix, interprete di Arthur Fleck/Joker, e quello per la migliore colonna sonora originale con la compositrice islandese Hildur Guðnadóttir.

Uscito a ottobre 2019, Joker è diventato il primo cinecomic ad aver vinto il Leone d’Oro per il miglior film a Venezia e anche il primo film vietato ai minori a superare il miliardo di dollari di incassi in tutto il mondo. Tra gli altri premi ricevuti ricordiamo anche due Golden Globe per il miglior attore in un film drammatico e per la migliore colonna sonora originale.

Di seguito tutti i premiati:

Attrice protagonista

  • Cinthia Erivo (Harriet)
  • Scarlett Johansson (Storia di un matrimonio)
  • Saoirse Ronan (Piccole donne)
  • Charlize Theron (Bombshell)
  • Renée Zellweger (Judy)

Attore protagonista 

  • Antonio Banderas (Dolor y gloria)
  • Leonardo DiCaprio (C’era una volta a… Hollywood)
  • Adam Driver (Storia di un matrimonio)
  • Joaquin Phoenix (Joker)
  • Jonathan Pryce (I due papi)

Attrice non protagonista

  • Cathy Bates (Richard Jewell)
  • Laura Dern (Storia di un matrimonio)
  • Scarlett Johansson (Jojo Rabbit)
  • Florence Pugh (Piccole donne)
  • Margot Robbie (Bombshell)

Attore non protagonista

  • Tom Hanks (Un amico straordinario)
  • Anthony Hopkins (I due papi)
  • Al Pacino (The Irishman)
  • Joe Pesci (The Irishman)
  • Brad Pitt (C’era una volta a… Hollywood)

Costumi

  • The Irishman
  • Jojo Rabbit
  • Joker
  • Piccole donne
  • C’era una volta a… Hollywood

Montaggio

  • Le Mans ’66 – La grande sfida
  • The Irishman
  • Jojo Rabbit
  • Joker
  • Parasite

Montaggio audio

  • Le Mans ’66 – La grande sfida
  • Joker
  • 1917
  • C’era una volta a… Hollywood
  • Star Wars: L’ascesa di Skywalker

Fotografia

  • The Irishman
  • Joker
  • The Lighthouse
  • 1917
  • C’era una volta a… Hollywood

Sonoro

  • Ad Astra
  • Le Mans ’66 – La grande sfida
  • Joker
  • 1917
  • C’era una volta a… Hollywood

Colonna sonora

  • 1917, Thomas Newman
  • Joker, Hildur Guðnadóttir
  • Piccole donne, Alexandre Desplat
  • Storia di un matrimonio, Randy Newman
  • Star Wars: L’ascesa di Skywalker, John Williams

Lungometraggio animato

  • Dragon Trainer 3- Il mondo nascosto
  • I Lost My Body
  • Klaus
  • Missing Link
  • Toy Story 4

Cortometraggio animato

  • Dcera (Daughter)
  • Hair Love
  • Kitbull
  • Memorable
  • Sister

Cortometraggio live action

  • Brotherhood
  • Nefta Football Club
  • The Neighbors’ Window
  • Saria
  • A Sister

Lungometraggio documentario

  • American Factory
  • The Case
  • The Edge of Democracy
  • For Sama
  • Honeyland

Cortometraggio documentario

  • In the Absence
  • Learning to Skateboard in a War Zone for a Girl
  • Life Overtakes Me
  • St Luis Superman
  • Walk Run Cha-cha

Film internazionale

  • Corpus Christi (Polonia)
  • Honeyland (Nord Macedonia)
  • I miserabili (Francia)
  • Dolor y gloria (Spagna)
  • Parasite (Corea del Sud)

Trucco e acconciature

  • Bombshell
  • Joker
  • Judy
  • Maleficent – Signora del male
  • 1917

Effetti visivi

  • Avengers: Endgame
  • The Irishman
  • Il re leone
  • 1917
  • Star Wars: L’ascesa di Skywalker

Scenografie

  • The Irishman
  • Jojo Rabbit
  • 1917
  • C’era una volta a… Hollywood
  • Parasite

Sceneggiatura adattata

  • The Irishman
  • Jojo Rabbit
  • Joker
  • Piccole donne
  • I due Papi

Sceneggiatura originale

  • Cena con delitto – Knives Out
  • Storia di un matrimonio
  • 1917
  • C’era una volta a… Hollywood
  • Parasite

Canzone originale

  • Toy Story 4
  • Rocketman
  • Breakthrough
  • Frozen 2
  • Harriet

Regia

  • Martin Scorsese (The Irishman)
  • Todd Phillips (Joker)
  • Sam Mendes (1917)
  • Quentin Tarantino (C’era una volta a… Hollywood)
  • Bong Joon-ho (Parasite)

Film

  • Le Mans ’66 – La grande sfida
  • The Irishman
  • Jojo Rabbit
  • Joker
  • Piccole Donne
  • Storia di un matrimonio
  • 1917
  • C’era una volta a… Hollywood
  • Parasite
 
 
 Fumettologica.it

martedì 4 febbraio 2020

🎙️ Sanremo 2020, tutti i cantanti e le canzoni in gara

Big

Achille Lauro
Canzone: 'Me ne frego'
Autori: L. De Marinis, D. Dezi, D. Mungai, M. Ciceroni e E. Manozzi

Alberto Urso
Canzone: 'Il sole ad est'
Autori: G. Pulli e P. Romitelli

Anastasio
Canzone: 'Rosso di rabbia'
Autori: M. Anastasio, L. Serventi, M. Azara e S. Tartaglini

Bugo e Morgan
Canzone: 'Sincero'
Autori: S. G. Bertolotti, A. Bonomo, C. Bugatti e M. Castoldi

Diodato
Canzone: 'Fai rumore'
Autori: A. Diodato e E. Roberts

Elettra Lamborghini
Canzone: 'Musica (e il resto scompare)'
Autori: M. Canova e D. Petrella

Elodie
Canzone: 'Andromeda'
Autori: D. Faini e A. Mahmoud

Enrico Nigiotti
Canzone: 'Baciami adesso'
Autori: E. Nigiotti

Francesco Gabbani
Canzone: 'Viceversa'
Autori: F. Gabbani e L. De Crescenzo

Giordana Angi
Canzone: 'Come mia madre'
Autori: G. Angi e M. Finotti

Irene Grandi
Canzone: 'Finalmente io'
Autori: R. Casini, G. Curreri, A. Righi e V. Rossi

Junior Cally
Canzone: 'No grazie'
Autori: A. Signore, J. Ettore, E. Maimone, L. Grillotti e Merk & Kremont

Le Vibrazioni
Canzone: 'Dov’è'
Autori: R. Casalino, F. Sarcina e D. Simonetta

Levante
Canzone: 'Tikibombom'
Autori: C. Lagona

Marco Masini
Canzone: 'Il confronto'
Autori: F. Camba, D. Coro e M. Masini

Michele Zarrillo
Canzone: 'Nell’estasi o nel fango'
Autori: M. Zarrillo e V. Parisse

Paolo Jannacci
Canzone: 'Voglio parlarti adesso'
Autori: E. Bassi, M. Bassi, A. Bonomo e P. Jannacci

Piero Pelù
Canzone: 'Gigante'
Autori: P. Pelù e L. Chiaravalli

Pinguini Tattici Nucleari
Canzone: 'Ringo Starr'
Autori: R. Zanotti

Rancore
Canzone: 'Eden'
Autori: D. Faini e T. Iurcich

Raphael Gualazzi
Canzone: 'Carioca'

Big

Achille Lauro
Canzone: 'Me ne frego'
Autori: L. De Marinis, D. Dezi, D. Mungai, M. Ciceroni e E. Manozzi

Alberto Urso
Canzone: 'Il sole ad est'
Autori: G. Pulli e P. Romitelli

Anastasio
Canzone: 'Rosso di rabbia'
Autori: M. Anastasio, L. Serventi, M. Azara e S. Tartaglini

Bugo e Morgan
Canzone: 'Sincero'
Autori: S. G. Bertolotti, A. Bonomo, C. Bugatti e M. Castoldi

Diodato
Canzone: 'Fai rumore'
Autori: A. Diodato e E. Roberts

Elettra Lamborghini
Canzone: 'Musica (e il resto scompare)'
Autori: M. Canova e D. Petrella

Elodie
Canzone: 'Andromeda'
Autori: D. Faini e A. Mahmoud

Enrico Nigiotti
Canzone: 'Baciami adesso'
Autori: E. Nigiotti

Francesco Gabbani
Canzone: 'Viceversa'
Autori: F. Gabbani e L. De Crescenzo

Giordana Angi
Canzone: 'Come mia madre'
Autori: G. Angi e M. Finotti

Irene Grandi
Canzone: 'Finalmente io'
Autori: R. Casini, G. Curreri, A. Righi e V. Rossi

Junior Cally
Canzone: 'No grazie'
Autori: A. Signore, J. Ettore, E. Maimone, L. Grillotti e Merk & Kremont

Le Vibrazioni
Canzone: 'Dov’è'
Autori: R. Casalino, F. Sarcina e D. Simonetta

Levante
Canzone: 'Tikibombom'
Autori: C. Lagona

Marco Masini
Canzone: 'Il confronto'
Autori: F. Camba, D. Coro e M. Masini

Michele Zarrillo
Canzone: 'Nell’estasi o nel fango'
Autori: M. Zarrillo e V. Parisse

Paolo Jannacci
Canzone: 'Voglio parlarti adesso'
Autori: E. Bassi, M. Bassi, A. Bonomo e P. Jannacci

Piero Pelù
Canzone: 'Gigante'
Autori: P. Pelù e L. Chiaravalli

Pinguini Tattici Nucleari
Canzone: 'Ringo Starr'
Autori: R. Zanotti

Rancore
Canzone: 'Eden'
Autori: D. Faini e T. Iurcich

Raphael Gualazzi
Canzone: 'Carioca'
Autori: R. Gualazzi, D. Pavanello e D. Petrella

Riki
Canzone: ' Lo sappiamo entrambi'
Autori: R. Marcuzzo e R. Scirè

Rita Pavone
Canzone: 'Niente (Resilienza 74)'
Autori: G. Merk

Tosca
Canzone: 'Ho amato tutto'
Autori: P. Cantarelli Autori: R. Gualazzi, D. Pavanello e D. Petrella

Riki
Canzone: ' Lo sappiamo entrambi'
Autori: R. Marcuzzo e R. Scirè

Rita Pavone
Canzone: 'Niente (Resilienza 74)'
Autori: G. Merk

Tosca
Canzone: 'Ho amato tutto'
Autori: P. Cantarelli

sabato 1 febbraio 2020

🏀 Addio Kobe, ci mancherai

«È importante che anche noi possiamo esprimere le nostre opinioni, lottare per quello in cui crediamo». Così parlava Kobe Bryant nel 2014, quando insieme ai suoi compagni dei Los Angeles Lakers era sceso in campo con una maglietta nera che recitava «I can’t breathe», non riesco a respirare, le ultime parole pronunciate da Eric Garner mentre un poliziotto lo stava soffocando a morte.

Cinque titoli Nba, diciotto volte All Star Game, quarto marcatore di sempre nel campionato di basket a stelle e strisce (lo aveva superato giusto due giorni fa LeBron James al terzo posto) in venti anni di magie, sempre con la maglia dei Lakers. Due ori olimpici, a Pechino 2008 e Londra 2012, Bryant è stato molto più di uno dei migliori giocatori della sua generazione. E forse di sempre.
È stato un attivista per i diritti civili, scegliendo di partecipare insieme a molti altri atleti alle proteste in sostegno del movimento Black Lives Matter. Sostenendo le battaglie di Colin Kaepernick che rifiutava di mettersi sull’attenti durante l’inno nazionale.
È STATO vincitore di un Oscar per il miglior cortometraggio animato nel 2018, Dear Basketball, splendida traduzione in immagini, per la regia di Glen Keane, delle sue commoventi lettere d’addio alla pallacanestro pubblicate su «The Players’ Tribune».
È stato anche accusato, nel 2003, di violenza sessuale da una ragazza in Colorado. Una vicenda orribile, che non si è conclusa in tribunale solo perché la ragazza non si è poi presentata a testimoniare. Con Kobe che prima si è dichiarato innocente e, solo una volta cadute le accuse, si è scusato pubblicamente con la vittima.
È stato tutto questo Kobe Bryant.
Nato a Philadelphia e cresciuto in Italia al seguito del padre Joe, che ha giocato con Rieti, Reggio Calabria, Pistoia e Reggio Emilia, il record di punti già al liceo che gli fa decidere per l’immediato salto in Nba.
Charlotte che lo sceglie al draft ma lo spedisce a Los Angeles dove in coppia con Shaquille O’Neal cresce fino a confermarsi come la miglior guardia tiratrice della sua epoca. Poi con l’arrivo del guru Phil Jackson, cominciano ad arrivare i titoli in serie. Fino al 2016, quando si ritira.
Fino a ieri, quando arriva la notizia destinata a lasciare senza fiato centinaia di milioni di appassionati in tutto il mondo. Un incidente in elicottero a Calabasas, zona a nord-ovest di Los Angeles, in compagnia di una delle quattro figlie, Gianna, morta anche lei. Sembra una domenica qualsiasi, e invece è un disastro.
Kobe Bryant non c’è più.
LASCIA tre bambine e la moglie Vanessa, lascia sgomenta una generazione che con lui è cresciuta. La tragedia ricorda per certi versi quella di Ayrton Senna, eroi giovani e belli morti nel pieno del loro vigore atletico. Anche se, a 41 anni, Kobe si era appunto già ritirato.
Tra le migliaia di tweet di commozione, sorpresa, incredulità e condoglianze, di sportivi, politici, attori e gente comune, spicca la dichiarazione di Kareem Abdul Jabbar, un altro atleta e uomo gigantesco. «La maggior parte delle persone ricorderanno Kobe come il magnifico atleta che ha ispirato un’intera generazione di giocatori di basket. Io lo ricorderò sempre come un uomo che è stato molto più di un semplice atleta».
We can’t breathe. Siamo tutti senza respiro.
Il libro: Showboat, la vita di Kobe Bryant

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