Quando si parla di rimedi contro le punture delle zanzare ecco che quelli ufficiali si mischiano a quelli classici della nonna, che sono tra i più disparati e non sempre hanno l’effetto sperato. Tra i rimedi che portano beneficio, sicuramente c'è quello di applicare un cubetto di ghiaccio sulla puntura: il ghiaccio infatti anestetizza la superficie della pelle irritata diminuendo notevolmente la sensazione di prurito.
Un altro metodo efficace è sicuramente quello di usare prodotti naturali a base di piante ed erbe che hanno proprietà lenitive comprovate, come la camomilla, l'avena, la mandorla e la canfora che diminuiscono sia il prurito che l'irritazione.
Esistono poi anche creme che possono essere acquistate in farmacia per diminuire gli effetti collaterali delle punture di zanzara. Questi rimedi farmacologici spesso non hanno bisogno di un parere medico preventivo perché trattano solo i sintomi che molto usualmente sono di lieve entità. In caso però di sintomi persistenti e più forti, come gonfiore eccessivo, o possibili allergie e comunque consigliato un parere medico.
Ci sono poi moltissimi rimedi della nonna che non hanno un'effettiva comprovata azione lenitiva sulle punture di zanzara ma che molti giurano che facciano effetto. Tra i rimedi più comuni c'è quello di applicare la propria saliva sulla puntura che sembri avere un effetto anestetizzante poiché è dimostrato che in essa ci sono enzimi adibiti a questa funzione.
Un metodo molto conosciuto poi è quello di applicare sulla zona interessata il dentifricio che, per la presenza di mentolo all'interno, avrebbe un'azione lenitiva dovuta alle proprietà della menta.
Altro metodo comune è l'applicazione sulla puntura di miele o limone, magari con l'aggiunta di bicarbonato. Queste sostanze si dice abbiano proprietà antibatteriche e che quindi riescano a diminuire lo stato di irritazione della zona interessata.
Esistono poi due alimenti che spesso vengono tirati in causa quando si tratta di lenire sintomi di irritazioni e prurito e sono la cipolla e l'aglio. Questi due prodotti si pensa abbiano proprietà lenitive poiché alcuni enzimi presenti al loro interno sembra siano coinvolti in processi anestetizzanti delle regioni dove vengono applicati.
Ci sono poi due piante che hanno comprovate proprietà lenitive e che quindi possono essere utili nel trattamento di sintomi da puntura di zanzara e sono la lavanda e soprattutto l'aloe vera, immancabile panacea di tutti i mali, che hanno la capacità di lenire le irritazioni e ridurre il prurito.
Per ultimi vanno considerati i metodi fisici, come circoscrivere la puntura di zanzara intaccando la pelle con l'unghia o addirittura fare una croce sopra essa. Questi metodi si dice servano a ridurre il prurito, ma sono solo una credenza. La presunta efficacia di questi metodi è data da una risposta automatica del corpo ad uno stimolo. Intaccare la zona adiacente alla puntura con l'unghia o addirittura la zona della puntura stessa provoca per un breve periodo il concentrarsi del nostro cervello sullo stimolo più forte facendoci così credere che il prurito si sia ridotto quando in realtà, appena lo stimolo più forte ritorna ad essere quello dell'irritazione della puntura, ecco che i sintomi ricompaiono uguali a prima.
Bisogna poi considerare che molti dei rimedi della nonna sembrano mostrare un risultato positivo per un semplice effetto placebo, che dal punto di vista medico è estremamente efficace.
fonte: doveecomemicuro.it
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