Centro dell’uomo, simbolo solare, il cuore è il legame fra cielo e
terra, sede del divino nel microcosmo-uomo. Il cuore è assimilabile al
mercurio alchemico, al lapis o Graal.
Ristabilito il contatto cosciente con la scintilla di spirito interiore
(il Sè superiore), il Cuore a cui si aggiungono le Ali, rappresenta il
simbolo di elevazione verso il cielo.
Tradotto in linguaggio alchemico si tratta del Mercurio rettificato
che ha ricevuto lo Zolfo, unione dei due principi femminile-maschile
(luna e sole).
Nell’essere umano è l’unione dei due poli, è completamento attraverso
il superamento dei conflitti fra l’Ombra e il Sé (Atma in termini
religiosi), che implica l’apertura dell’Intuizione e della visione
interiore la quale si concretizza con l’attivazione del terzo occhio (6°
e 7° chakra che vibrano all’unisono). Con questo si stabilisce anche il
legame testa-cuore.
Un cuore con le ali è il simbolo del movimento Sufi (mistica
islamica), che mostra all’uomo la via per riconoscere Dio nel proprio
cuore e risvegliare l’anima per ascendere a stati superiori (simbolo
delle ali che innalzano).
Questo simbolismo con varianti e aggiunta di elementi allegorici è
spesso ripreso nelle facciate di chiese e cattedrali, ne è un esempio la
facciata rinascimentale, detta “delle pietre parlanti”, della
parrocchia di San Lorenzo di Saliceto che raffigura un calice (allegoria
del cuore, simbolo del Sacro Graal) con sopra un putto dalla testa
alata, riferimento al mercurio volatile che rettificandosi spiritualizza
la materia. Il putto è sopra il calice (emerge o si immerge), con il
probabile significato che da esso prende vita e ad esso rimane
collegato.
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