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lunedì 7 marzo 2016

Come preparare l’acquario prima delle vacanze

Le meritate vacanze sono uno dei momenti di maggior angoscia per tutti gli acquariofili costretti ad abbandonare per giorni e giorni il proprio acquario senza poter controllare lo stato dell’acqua, delle piante e dei pesci. Escluse le fatalità imponderabili, vediamo di analizzare tutti gli aspetti da valutare quando si parte per le vacanze lasciando a casa da solo il nostro acquario.
Il primo problema normalmente riguarda la nutrizione dei pesci. Il suggerimento è quello di munirsi di mangiatoie automatiche da temporizzare: si trovano praticamente in ogni punto vendita di prodotti per animali e normalmente tutti gli acquari hanno aperture adatte ad accoglierli. Per minimizzare ulteriormente i rischi: se funzionano a pile, meglio inserirne di nuove, e come mangime meglio prevenire quello a granuli anziché quello a scaglie, che potrebbe ostruire l’apertura del serbatoio.
Anche il problema dell’accensione e spegnimento delle luci può essere facilmente risolto con l’ausilio di un timer, che normalmente è già in dotazione nei più comuni acquari per casa o che in ogni caso può essere acquistato come accessorio in un secondo momento.
Per il cambio dell’acqua invece possiamo stare sereni: se il giorno prima della partenza procediamo con un cambio d’acqua anche superiore al solito terzo, e il filtro è in ottime condizioni e pulito, il nostro acquario può reggere tranquillamente le due settimane senza cambio d’acqua.
Diverso e più delicato il discorso relativo alla temperatura dell’acqua. Se in inverno infatti il rischio è che l’acqua possa essere troppo fredda, ma il termoriscaldatore può innalzarla portandola sui livelli corretti, in estate invece c’è il rischio di un eccessivo surriscaldamento che potrebbe mettere in serio pericolo pesci e piante. Anche in questo caso occorre affidarsi alla tecnologia, al mercato e a qualche accorgimento pratico. Come prima cosa esistono delle ventoline da posizionare a pelo d’acqua che possono abbassare la temperatura anche di qualche grado: non hanno un termostato ma funzionano con il timer, per cui la cosa migliore è prevederne l’accensione durante il giorno, quando funzionano anche le luci, mantenendo contemporaneamente impostato il termoriscaldatore per evitare che la temperatura si abbassi eccessivamente.
Un buon trucchetto pratico poi è quello di lasciare aperto un piccolo spiraglio, per permettere un buon ricircolo dell’aria ed evitare l’effetto cappa di calore.



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