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lunedì 28 marzo 2016

Acquario : Sistema di filtraggio idoneo e funzionante

Il filtro è una componente essenziale e insostituibile del nostro acquario di acqua dolce. La sua funzione è quella di mantenere l’equilibrio "ecologico” all’interno dell’acquario. In pratica è quella di pulire l’acqua dai residui di cibo, dagli escrementi e dagli altri prodotti nocivi che vi si accumulano. Infatti i pesci, come tutti gli altri esseri viventi, respirano, si alimentano e producono rifiuti che devono essere eliminati o trasformati affinché possano essere assimilati dalle piante. Un cattivo funzionamento del filtro si ripercuote in maniera negativa sulla salute e sul benessere dei pesci che sono ospitati nel nostro acquario. A volte una vasca può sembrare pulita e tuttavia nascondere alte concentrazioni di sostanze come ammoniaca o nitriti, che devono essere necessariamente eliminati, facendo passare l’acqua attraverso uno o più materiali filtranti. Molti si chiederanno: ma cosa succede in natura? Nell’ambiente naturale esistono particolari microrganismi chiamati "decompositori” che trasformano le sostanze organiche di scarto in sostanze inorganiche semplici. Al contrario di quello che avviene nel nostro acquario, questo sistema negli habitat naturali è perfettamente bilanciato, poiché la densità della popolazione dei pesci è più bassa. 


lunedì 21 marzo 2016

Acquario : Qualità dell’acqua della vasca

Questo parametro è molto importante per la sopravvivenza dei pesci. Ogni specie ha bisogno di particolari caratteristiche dell’acqua per quel che riguarda temperatura, pH, durezza. Ad ogni modo è sempre necessario provvedere a regolari cambi parziali e aggiungere prodotti per neutralizzare il cloro.  

L’acqua è l’elemento fondamentale per la vita di qualsiasi essere vivente, figuriamoci per le piante acquatiche. A volte però non basta pensare che sia necessario solo fornire acqua pura, ovvero avere la concezione chimica dell’acqua come H2O, molecole di idrogeno e ossigeno. L’acqua che inserirete nel vostro acquario sarà molto di più. Dovete quindi prendere coscienza che non esiste un concetto unico di acqua e dovrete quindi riprodurre quella che più si avvicina alle esigenze delle vostre piante e dei vostri pesci. Infatti a seconda delle situazioni l’acqua potrà essere dura o tenera, acida o alcalina, e soprattutto piena di nutrienti o povera, con presenza di molti batteri, sia nocivi che benigni, avere molti sali o esserne povera, presentare molte sostanze inquinanti oppure poche. Come vedete esistono molte tipologie di acqua e solo superando lo stereotipo che potremmo avere prima di avvicinarci a questo fantastico hobby, riusciremo ad avere i risultati che ci aspettiamo. Senza contare che esistono altri diversi fattori chimici che incideranno man mano su eventuali variazioni delle caratteristiche di partenza. Il segreto sarà quindi quello di trovare il giusto equilibrio di fattori che vi consenta di avere pesci e piante in salute ed esteticamente appaganti. Per questo motivo conoscere i sistemi di filtraggio e quindi di gestione dell’elemento fondamentale del vostro acquario è importantissimo. Non dimenticate che un acquario è semplicemente acqua con del vetro intorno e mai il contrario. Al di là delle differenze che potrete incontrare allestendo acquari di particolari biotopi, in realtà esistono delle regole generali applicabili a qualsiasi livello e dimensione. Ed è proprio queste regole che cercherò di spiegarvi.

lunedì 14 marzo 2016

Che tipo di Pesci scegliere per il proprio acquario

Prima di acquistare dei pesci sarebbe consigliabile documentarsi circa le loro esigenze, il loro habitat ideale, abitudini e comportamento. Questo per evitare di mettere insieme esemplari totalmente incompatibili, sia dal punto di vista comportamentale che ambientale. Nel primo caso potrebbero scatenarsi liti furibonde con il conseguente ferimento o perfino la morte di uno o entrambi i contendenti. Per non parlare poi dei casi in cui si obbligano a convivere pesci predatori con esemplari più piccoli che vengono inevitabilmente divorati. Se due specie non sono compatibili dal punto di vista ambientale non si possono sicuramente garantire loro condizioni di vita accettabili.  


lunedì 7 marzo 2016

Come preparare l’acquario prima delle vacanze

Le meritate vacanze sono uno dei momenti di maggior angoscia per tutti gli acquariofili costretti ad abbandonare per giorni e giorni il proprio acquario senza poter controllare lo stato dell’acqua, delle piante e dei pesci. Escluse le fatalità imponderabili, vediamo di analizzare tutti gli aspetti da valutare quando si parte per le vacanze lasciando a casa da solo il nostro acquario.
Il primo problema normalmente riguarda la nutrizione dei pesci. Il suggerimento è quello di munirsi di mangiatoie automatiche da temporizzare: si trovano praticamente in ogni punto vendita di prodotti per animali e normalmente tutti gli acquari hanno aperture adatte ad accoglierli. Per minimizzare ulteriormente i rischi: se funzionano a pile, meglio inserirne di nuove, e come mangime meglio prevenire quello a granuli anziché quello a scaglie, che potrebbe ostruire l’apertura del serbatoio.
Anche il problema dell’accensione e spegnimento delle luci può essere facilmente risolto con l’ausilio di un timer, che normalmente è già in dotazione nei più comuni acquari per casa o che in ogni caso può essere acquistato come accessorio in un secondo momento.
Per il cambio dell’acqua invece possiamo stare sereni: se il giorno prima della partenza procediamo con un cambio d’acqua anche superiore al solito terzo, e il filtro è in ottime condizioni e pulito, il nostro acquario può reggere tranquillamente le due settimane senza cambio d’acqua.
Diverso e più delicato il discorso relativo alla temperatura dell’acqua. Se in inverno infatti il rischio è che l’acqua possa essere troppo fredda, ma il termoriscaldatore può innalzarla portandola sui livelli corretti, in estate invece c’è il rischio di un eccessivo surriscaldamento che potrebbe mettere in serio pericolo pesci e piante. Anche in questo caso occorre affidarsi alla tecnologia, al mercato e a qualche accorgimento pratico. Come prima cosa esistono delle ventoline da posizionare a pelo d’acqua che possono abbassare la temperatura anche di qualche grado: non hanno un termostato ma funzionano con il timer, per cui la cosa migliore è prevederne l’accensione durante il giorno, quando funzionano anche le luci, mantenendo contemporaneamente impostato il termoriscaldatore per evitare che la temperatura si abbassi eccessivamente.
Un buon trucchetto pratico poi è quello di lasciare aperto un piccolo spiraglio, per permettere un buon ricircolo dell’aria ed evitare l’effetto cappa di calore.



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