Lo Zimbabwe mette in vendita i "Crocoburger" ottenendo la deroga speciale. Il console garantisce: "Grande qualità e niente grassi". Fuori da Rho è ancora vietata la commercializzazione
Mangiare carne di coccodrillo in Italia: da oggi si può. Dove?
Ovviamente all'Expo, nel Cluster dei tuberi e dei cereali. Merito dello Zimbabwe che ha aperto il corner per la preparazione e la vendita dei Crocoburger: hamburger di coccodrillo serviti tra le due classiche fette di pane e corredate di melanzane, zucchine, peperoni e salsa di Baobab con peperoncino. La pietanza viene proposta in menù con patate arrosto e un succo di Baobab al costo di 15 euro. Si tratta di una vendita possibile grazie alle deroghe previste per Expo, e autorizzata dopo le analisi zooprofilattiche sulla carne condotte a Brescia. Attualmente, lo Zimbabwe ha portato in Italia per il proprio spazio a Expo 1 tonnellata di carne di coccodrillo proveniente da un allevamento nei propri confini nazionali da 200mila coccodrilli all'anno, ma già sono pronte altre quantità.
GARANZIA — "Questa è una carne leggera, che non ha grasso e di grande qualità - ha detto il console dello Zimbabwe, Georges El Badaoui - e le analisi zooprofilattiche condotte a Brescia per noi non sono state un fastidio, ma una piacevole conferma della sua bontà. Questa carne viene da Kariba, città sul lago creato a partire da una diga fatta dagli italiani". Del resto nelle locandine che pubblicizzavano la messa in commercio (limitato all'Expo) del nuovo prodotto, si spiegava che "la carne di coccodrillo contiene meno grassi del pollo, è ricca di proteine ed è anche amica del cuore, per i suoi bassi livelli di colesterolo. E secondo la medicina tradizionale cinese può curare raffreddori e asma".
FUTURO — Il console ha spiegato che l'Italia è ormai tra i pochissimi Paesi che non consentono l'ingresso e la commercializzazione della carne di coccodrillo, ma stando a quanto riferisce qualcosa si starebbe muovendo. Intanto, accanto all'hamburger preparato in loco, presso lo spazio dello Zimbabwe si possono trovare anche altri prodotti che sarebbero già pronti per il mercato italiano, come i filetti di carne di coccodrillo, che sono stati abbinati a prodotti regionali italiani come le arance di Sicilia e i pomodori pachino. Per la produzione si starebbe già pensando a aziende specializzate in tonno o pesce perché, è stato spiegato, la lavorazione della carne è molto simile.
Fonte: Gazzetta.it
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