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venerdì 27 marzo 2015

Expo 2015, “molto più di una grandissima fiera”


L'economista Francesco Lenoci, vicepresidente dell'associazione pugliesi di Milano: "dobbiamo far capire dal basso il vero significato dell'esposizione universale"
Milano è ormai calata nell’Expo 2015. Pure la bottiglia di acqua minerale griffata. Le bandiere delle nazioni in corso Vittorio Emanuele. Le infrastrutture (per la verità non tutte pronte, vedi metropolitana). L’aria che tira al Comune, dove c’è la consapevolezza di essere al centro del mondo. Stessa aria che tira in tutta la città. Dal centro-centro ai quartieri periferici, il clima è quello di Expo. L’altro ieri è stata inaugurata una mostra itinerante nei quartieri, pittura e poesia, di un’artista compagna di un altro artista il quale è pugliese. E questo ci introduce nella parte più vicina a noi, ovvero il territorio pugliese in rapporto all’esposizione universale.


dalla terra la vitaMartedì, per iniziativa dell’associazione pugliesi di Milano, “Dalla terra la vita”, spettacolo allo spazio Oberdan del capoluogo lombardo. Sarà una manifestazione di importanza incredibile, un reading ma anche molto di più, perché a confronto saranno le esperienze mondiali sul tema dell’alimentazione, dell’agricoltura e della convivenza. “Lo spettacolo teatrale – questa la presentazione – è promosso dalla Associazione Regionale Pugliesi di Milano e dalla Associazione Culturale Orizzonte con il patrocinio della Città metropolitana di Milano ed Expo Milano 2015 Padiglione Italia, allestito dalla Compagnia Ora in Scena! allo Spazio Oberdan di Milano il 10 marzo 2015 alle 20,30 sui temi di Expo 2015: ‘Nutrire il pianeta, Energia per la vita’. è un percorso sulle condizioni della terra, spossata nel corso dei secoli dalle attività umane inquinanti, e sui bisogni dell’umanità, ipertrofica e derelitta, alla continua ricerca di soddisfacimento dei diritti all’istruzione, all’alimentazione naturale per tutti, alla salute, ecc. Viene richiamato il pensiero di poeti, scrittori, scienziati, religiosi, docenti, capi di stato e di associazioni, preoccupati per le condizioni del nostro pianeta ma risoluti nell’indicare la via di salvezza nella necessità di invertire la tendenza e di ritornare ad una agricoltura rispettosa dell’ambiente naturale, facendo nuove scelte di vita e riconsiderando il ruolo delle donne, che in diverse parti del mondo hanno ripreso ad occuparsi della terra. Le riflessioni si accompagnano a immagini e video, intessuti di musiche e di canzoni”.


Fra i più impegnati a ribadire il contenuto culturale e politico (di politica in senso alto) dell’esposizione universale, e lo farà anche da protagonista dello spettacolo martedì, c’è proprio il vicepresidente dell’associazione pugliesi di Milano, l’economista Francesco Lenoci. Di Martina Franca, ma ormai “di” Milano anche se, con questa storia del continuo richiamo alle origini, la Puglia non si scorda mai. Dunque, Lenoci ha una grande speranza e una grande preoccupazione. Che sono in un’unica frase: “Expo 2015 è molto più di una grandissima fiera”.


Spieghi: “il rischio di fare una fiera immensa è molto concreto, un rischio reale. Ma una fiera immensa, un grande evento di mercato, non lascerebbe nulla. Non servirebbe a nulla, a parte il grande movimento economico che porta con sé nei sei mesi di svolgimento. Ma Expo 2015 deve andare molto oltre questi contenuti: il periodo dall’1 maggio al 31 ottobre deve servire perché il mondo ragioni su cosa vuole fare. Il mondo è alle prese con due problemi primari: una parte enorme della popolazione, siamo nell’ordine del miliardo, muore di fame. Un’altra parte enorme della popolazione si ammala o muore perché è obesa. Questo significa che le risorse della terra, per sfamare tutti, ci sono ma sono distribuite male. Il mondo è chiamato a risolvere questo problema ed Expo 2015, se non ridotto a una gigantesca fiera, può dare il suo contributo”.


milano bandiere expo 2Da qui, secondo l’economista, la necessità di vedere Expo 2015 in un modo diverso: “noi ci proviamo, nel nostro piccolo. Bisogna far partire dal basso un movimento che faccia capire il vero significato dell’esposizione universale, un significato culturale. La promozione dell’agricoltura, dell’agroalimentare, dei prodotti tipici, deve andare oltre la connotazione del mercato. Farsi conoscere in tutto il mondo, sì, una potenzialità unica più che rara, quella offerta da Expo. Ma deve essere una promozione che arricchisca tutti. Noi proviamo a fare delle cose, per Expo 2015, uscendo anche dai padiglioni, proponendo temi diversi da quello prettamente commerciale, come avverrà con lo spettacolo di martedì sera. Cerchiamo di non rendere Expo 2015 un’occasione persa”. A proposito dell’esposizione universale e della Puglia, come valuta il lavoro di preparazione finora svolto per la presenza pugliese a Expo 2015? “Ho visto realizzarsi molte iniziative, c’è l’occasione di descrivere al resto del mondo le tipicità del nostro territorio. Una valutazione si potrà fare quando in concreto vedremo realizzati i programmi che spero vadano nel senso vero di Expo: non facciamone solo un’enorme fiera”.


Questa intervista è di oggi non a caso: il 7 marzo 1985, trent’anni fa esatti, veniva pubblicata “We are the world”, la canzone che riuniva le stelle della musica mondiale, in un brano che ha oltrepassato i tempi e le mode. Un brano che era originato da una iniziativa benefica a favore dell’Etiopia devastata da una carestia. La fame, il cibo che per alcuni è troppo e per altri non c’è, le disparità. Sono passati (altri) trent’anni, non si è risolto niente.
fonte: noinotizie.it

mercoledì 25 marzo 2015

Drago D'oro: I migliori videogiochi del 2014

A trent'anni da “Dungeons & Dragons” il fantasy continua a mietere successi. Nato nel 1974, il capolavoro di Gary Gygax e Dave Arneson ci portava con la mente in un mondo fatto di mostri leggendari e avventurosi eroi, draghi e mercanti, creando contemporaneamente il primo sistematico bestiario dell'evo moderno, pragmaticamente intitolato “Manuale dei mostri”. I libri, l'ambientazione e il sistema di gioco di D&D attingevano a piene mani dai bestiari medievali riadattandoli però ai nostri tempi e il risultato è stata la creazione di un nuovo immaginario collettivo che resiste ancora. 
 

D&D nella sua forma più pura esiste ancora, per l'anniversario è anche
uscita la quinta, attesissima, edizione, ma il gioco di ruolo in generale, così come il fantasy hanno subito una trasformazione. La narrazione vis-à-vis fatta da un tavolo, dadi, e tanti (tanti!) libri è passata ora al digitale. Grazie ai videogiochi presenta i medesimi ingredienti di trent'anni fa cucinati però sotto forma di bit. Non è una sorpresa quindi se il vincitore dei primi dei The Games Award è stato un videogioco fantasy, “Dragon Age: Inquisition”.

Il nuovo premio istituito dalla stampa videoludica internazionale ha scelto di proseguire quel filo rosso che dalla carta porta allo schermo premiando questo gioco di ruolo fantasy sviluppato da BioWare e pubblicato da Electronic Arts. A scavare poi nel passato degli sviluppatori emerge un altro curioso dettaglio che completa la storia. BioWare è emersa nel 1998 grazie al ciclo di “Baldur's Gate”, a cui poi è seguito quello di “Neverwinter Nights” e, guarda caso, sono tratti entrambi da quei Forgotten Realms ideati negli anni ottanta come ambientazione di D&D. Tutto torna quindi, anche se si guarda agli sfidanti di “Dragon Age” per il massimo titolo dei Games Award. A parte “Bayonetta 2”, quattro dei cinque nominati erano di ambientazione fantasy.

D'altro canto però c'è anche chi declina il medioevo fantastico con brio e humour, capovolgendone i dogmi. Parliamo di “Shovel Knight”, platform dello sviluppatore indipendente Yacht Club Games che ci mette nei panni di un cavaliere vestito con corazza ed elmo scintillante ma armato di un badile.

Ad esso è toccato il titolo di gioco indie dell'anno. Tralasciando la categoria dedicata ai giochi di ruolo, dove ovviamente ha vinto “Dragon Age”, e quelli di corse e per famiglie, il fantasy è stato premiato altre due volte. La prima è nella sezione avventura dove troviamo il tolkieniano “L'Ombra di Mordor”, la seconda è quella del pubblico. Vista l'età dei giurati dei The Games Award, più vicini ai quaranta che ai trenta, i maligni avevano letto questo ritorno al fantasy come un'effetto nostalgia da parte di chi D&D l'aveva vissuto nel momento clou. Peccato che si siano dovuti ricredere. Il premio di videogame più atteso del 2015, votato direttamente dai videogiocatori, è andato a “The Witcher 3”, altro gioco di cappa e spada che ha battuto l'avventuroso “Uncharted 4”, il vittoriano “Bloodborne”, il futuristico “Evolve” e “Batman: Arkham Knight”. A trent'anni di distanza quindi i draghi continuano a volteggiare su di noi ed è ora di combatterli di nuovo. Armati non di fulgidi dadi ma di neri controller.

fonte: nova.ilsole24ore.com

giovedì 12 marzo 2015

EXPO 2015: il countdown è iniziato

Ieri sera, alle 18.30, ha preso ufficialmente il via il countdown verso l'apertura di EXPO 2015.

51 giorni che verranno segnati, minuto per minuto, su un grande totem-orologio alto più di quattro metri realizzato da Swatch e installato in via Luca Beltrami che sarà anche la “clessidra ufficiale” che scandirà i giorni dell’Esposizione Universale dal 1 maggio al 31 ottobre.

51 giorni come 51 sono i componenti e il movimento, tanto al quarzo che per la “rivoluzione” SISTEM51, che compone il totem di Swatch, Official Watch & TimeKeeper di EXPO. A far partire il conto alla rovescia Carlo Giordanetti, Direttore Creativo Swatch, Laura Burdese, Country Manager Swatch Group Italia, Giuseppe Sala, Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, e dalla madrina d’eccezione Filippa Lagerbäck.

Nel corso dell’evento, Swatch ha inoltre presentato in anteprima la collezione Mediterranean Dolce Vita, dedicata al food e alla buona tavola. Il primo maggio, Swatch lancerà sul mercato anche dei modelli esclusivi dedicati a Expo Milano 2015.

Fonte: Vogue.it


lunedì 2 marzo 2015

Biciclette elettriche: nuove smart bike da Ford

Due nuove bici elettriche nel futuro di Ford. Secondo quanto annunciato oggi dalla stessa casa automobilistica statunitense al Mobile World Congress di Barcellona verrà ampliato il proprio Smart Mobility Plan, dal quale arriveranno due “smart bike”: la MoDe:Me e la MoDe:Pro.


Due e-bike per altrettante categorie di utenti finali, spiega l’azienda statunitense. La MoDe:Me si rivolgerà perlopiù ai clienti privati in virtù delle proprie dimensioni compatte, che ne permetteranno un più agevole trasporto in auto o sui mezzi del servizio pubblico. La MoDe:Pro corrisponderà maggiormente alle esigenze di una clientela commerciale, costituita da corrieri e servizi di consegna cittadini.

Su entrambi i mezzi sono montati un motore da 200 watt e una batteria da 9Ah, con possibilità di assistenza alla pedalata fino al limite di 25 km/h. Dal mondo delle auto le due biciclette elettriche hanno ereditato sensori a ultrasuoni posteriori per rilevare auto in fase di sorpasso: qualora il veicolo si avvicini alla bici il ciclista verrà allertato tramite una vibrazione del manubrio e le luci si attiveranno per evidenziare la presenza della due ruote su strada.

Previste inoltre una serie di servizi per i possessori di iPhone 6, ai quali sarà rivolta la app MoDe:Link. Offrirà “feedback tattile” al navigatore, provocando la vibrazione del manubrio sul lato rivolto nella direzione nella quale svoltare, attivando in maniera automatica le frecce direzionali.

In più gestirà impostazioni di percorso interattive, che terranno conto di piste ciclabili come di avvisi anche temporanei di ostacoli o pericoli rivolti ai ciclisti. A questo si aggiungerà la possibilità di monitorare lo sforzo del ciclista per evitare di arrivare sudato a destinazione. Mostrerà inoltre il livello di carica quando alloggiate nel bagagliaio o vano carico di un’auto o veicolo commerciale Ford.

Le due e-bike Ford MoDe sono risulta le due migliori tra le circa 100 proposte analizzate dai tecnici statunitensi, alla ricerca di soluzioni innovative per cambiare la mobilità sostenibile. Come ha dichiarato Barb Samardzich, Chief Operating Officer di Ford Europa:

Cambiare i nostri comportamenti e il modo in cui pensiamo e collaboriamo è essenziale per assicurare la libertà di movimento delle persone e delle economie. Lo Smart Mobility Plan sottolinea il nostro impegno sul fronte dell’innovazione e ha l’obiettivo di migliorare la qualità della vita eliminando stress e fatica rendendo più efficienti i sistemi di trasporto, in particolare nelle realtà cittadine.
 
fonte:  greenstyle.it

domenica 1 marzo 2015

Cosmoprof 2015 Bologna ...le novità


COSMOPROF 2015 si propone obiettivi ambiziosi: la 48a edizione si svolgerà a Bologna – Cosmoprof dal 20 al 23 Marzo e Cosmopack dal 19 al 22 Marzo – e, sempre di più, si posizionerà come la manifestazione internazionale del Beauty per eccellenza, centro di tendenze e di informazioni sul mondo globale della Cosmesi. L'esposizione festeggerà i 150 Paesi del mondo che partecipano a Cosmoprof con il progetto “150 modi di nutrire la bellezza”, in ideale collegamento con Milano Expo 2015. Sintetizzato dalla campagna pubblicitaria che mostra una donna avvolta da bandiere, il progetto sarà incentrato sulla bellezza etnica e sulla diversità del concetto di bellezza nelle varie culture.

La manifestazione si svilupperà sull'intera superficie del quartiere fieristico di Bologna, coinvolgendo le migliori aziende italiane ed internazionali e confermando il suo prestigio a livello mondiale. Oltre alle 24 collettive nazionali della scorsa edizione, se ne aggiungeranno quest'anno di nuove, tra le quali gli Emirati Arabi e l'Olanda, offrendo alle aziende ed ai distributori che partecipano alla manifestazione altre opportunità di business nei principali mercati mondiali.

Interessante per gli espositori che parteciperanno è sapere che Cosmoprof organizza il “Road Show di Cosmoprof”, le presentazioni internazionali della Fiera, in collaborazione con le Camere di Commercio e le Ambasciate dei vari Paesi, in modo da vivificare e aggiornare ogni anno il parterre di partecipazioni straniere, indispensabile per gli incroci e le estensioni del business. Quest'anno i road show si sono svolti in  Sudafrica, in Qatar-Doha, in Germania, in Marocco, negli Stati Uniti, in Perù, in Korea.

Sempre più ricco sarà l'International Buyer Programme che coinvolgerà 25 aree del mondo e che garantirà alle aziende espositrici un contatto diretto con gli operatori interessati agli acquisti di altrettanti Paesi.

Grande attenzione per le novità del settore capelli. Alla sua sesta edizione, On Hair si riconferma l'hair show più atteso e coinvolgerà i designer di culto internazionali: le riconferme dei più importanti hair designers che realizzeranno show spettacolari e proporranno tagli cutting-edge su passerelle avanguardistiche.

Non mancheranno i workshop degli Hair Forum: l'eccellenza italiana che ha avuto grande successo all'estero con le testimonianze dirette di esponenti di spessore nel settore hair.

Hair Ring, giunto alla sua quinta edizione, verrà organizzato con la proficua collaborazione di Camera Italiana dell'Acconciatura e vedrà alternarsi in pedana giovani talenti. Sarà un vero e proprio trampolino di lancio per i creativi, che potranno mostrare al pubblico internazionale di Cosmoprof e la propria arte e forte carica propositiva.

Tra le iniziative per il settore estetica, un nuovissimo progetto dedicato alla “Spa Experience” che vedrà, nell'aumentata metratura espositiva dedicata a questo importante settore, l'organizzazione di un “International SPA Symposium”, un forum che coinvolgerà le prestigiose testate giornalistiche e le associazioni di riferimento.

Workshop e seminari coinvolgeranno anche gli operatori del settore Profumeria, con un focus sul futuro del mercato della profumeria in Italia e nei principali mercati.

Aree espositive speciali soddisferanno le diverse esigenze di business di ciascuna azienda. L'Extraordinary Gallery, che raccoglie le tendenze internazionali più avanzate, sarà la vetrina ideale per il lancio di prodotti esclusivi e per presentare le aziende della cosmesi e del beauty di più alto livello. Ritorna inoltre lo Spot on Beauty, dedicato alle piccole aziende produttrici di prodotti di nicchia e innovativi. Per la prima volta inoltre Cosmoprof Bologna 2015 ospiterà il Green Village, un'area speciale all'interno del padiglione dedicato alle aziende del Naturale e del Biologico.

Tra le novità della prossima edizione, il Multi-Cultural Beauty Pavilion, l'area espositiva dedicata alle aziende che producono prodotti specifici per etnia, un settore che registra una notevole crescita nello scenario economico internazionale.

Molte le novità e le iniziative che interesseranno Cosmopack, “lo show nello show” punto di riferimento internazionale dedicato alla filiera produttiva del  settore beauty, che aprirà con un giorno in anticipo rispetto a Cosmoprof, consentendo così agli espositori del packaging di entrare in contatto con le oltre 2.000 aziende espositrici di Cosmoprof di prodotto finito.

L'edizione 2015 vedrà rafforzata la presenza delle industrie del settore materie prime e cartotecnica, facendo di Cosmopack lo scenario più completo per valutare lo stato ed il mercato dell'intera filiera produttiva della cosmesi.

Cosmopack conferma anche per il 2015 il ruolo di appuntamento imperdibile per approfondire il futuro e le tendenza del mondo del packaging e del contoterzismo, grazie al ricco calendario dei Trend Forum ed al coinvolgimento dei più autorevoli cabinets de tendence.

Ritorna inoltre per la terza edizione la Cosmopack Factory, che quest'anno sarà dedicata al mascara e riprodurrà l'intera filiera produttiva di questo prodotto. Dopo il successo dell'edizione 2014, il The Wall Eco-Beauty Edition premierà i prodotti più innovativi e di tendenza presentati in manifestazione, con una particolare attenzione all'eco-sostenibilità.

COSMOPROF WORLDWIDE BOLOGNA è l'evento B2B leader internazionale per le aziende e gli operatori professionali del settore Beauty. L'edizione 2014 ha registrato 207.238 visitatori, tra i quali 59.319 provenienti dall'estero, con oltre 250.000 prodotti esposti da 2.450 espositori provenienti da 69 paesi.

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