L’uomo dell’era 2.0 ha la barba. Non ce n’è: l’uomo barbuto piace. Sinonimo di virilità, saggezza e maturità, il pelo che ammanta i volti degli uomini moderni, rassicura le donne che, attratte dal fascino primitivo di chi non dedica troppa cura all’aspetto esteriore e si mostra un po’ radical ed intellettuale, o si millanta tale, rimangono fregate dall’ancestral attrazione, cadendo nelle braccia degli uomini che, di avere la pelle glabra e vellutata, proprio non ne vogliono sapere.
Addirittura, un’esperto psicologo, il Dr. Allan Peterkin, ha condotto delle ricerche per redigere il cd. ‘prontuario psicologico del barbuto’ , una sorta di raccolta di indicazioni che permetterebbero di svelare il carattere di un uomo in base a come porta la barba. Così, ad esempio, chi la ha folta, sarebbe un uomo particolarmente maturo, chi sottogola, è un uomo che richiede attenzione, chi porta il pizzetto, un uomo intrappolato nel passato, e così via.
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