Lo Spot - spesso chiamato anche Spot da Decoro - è un attrezzo fondamentale per ogni Onicotecnica o appassionata del settore: questo strumento di lavoro possiede una comoda impugnatura (in legno o in materiale plastico, entrambi lavabili e disinfettabili) e 2 punte in acciaio di differente misura, utili per la creazione di linee, sfumature, punti e disegni di precisione.
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lunedì 20 gennaio 2014
Spot per Decorazione Unghie
mercoledì 15 gennaio 2014
Dotter: cos’è e come usarlo
Tutti i segreti del dotter: cos'è, come si utilizza e quali sono le tecniche principali realizzabili.
Il dotter è uno degli strumenti fondamentali per realizzare nail art fantasiose e originali. Permette di realizzare diverse tipologie di decorazioni in modo relativamente semplice e soprattutto veloce, perfette sia sulle unghie naturali sia su quelle trattate con gel.
Il dotter è uno degli strumenti fondamentali per realizzare nail art fantasiose e originali. Permette di realizzare diverse tipologie di decorazioni in modo relativamente semplice e soprattutto veloce, perfette sia sulle unghie naturali sia su quelle trattate con gel.
Come è fatto un dotter?
Il dotter si presenta con un manico in metallo a doppia estremità. Entrambe le punte del dotter terminano con una forma arrotondata, una vera e propria sfera che consente di realizzare piccoli puntini sulle unghie o altre decorazioni più o meno elaborate. Variando la dimensione del dotter variano ovviamente le decorazioni sull'unghia, oltre che la superficie dell'unghia interessata al decoro.domenica 12 gennaio 2014
CES 2014: i nuovi trend dell’ Hi-Tech
Si apre oggi il Consumer Electronic Show di Las Vegas, la fiera della tecnologia più importante del mondo. Ecco le tendenze del futuro
Si apre oggi il Consumer Electronic Show di Las Vegas, la fiera della tecnologia più importante del mondo (in attesa che l’Asia sopravanzi l’occidente anche in questo campo).
Fino a venerdì verranno presentati tutti i gadget hi-tech che segneranno i nostri consumi nel 2014 e anche oltre.
Ecco i trend più attesi che cambieranno anche le nostre abitudini:
Tecnologia indossabile
Braccialetti, occhiali smart e chissà che altro: vestiremo il nostro corpo sempre più con apparecchi in grado di dirci quanto ci muoviamo, di integrare le nostre esperienze sensoriali con i ricordi (foto e video), di aiutarci a gestire la massa di informazioni che ci arriva dalla rete come le mail o l’eco della nostra vita social.
Fino a venerdì verranno presentati tutti i gadget hi-tech che segneranno i nostri consumi nel 2014 e anche oltre.
Ecco i trend più attesi che cambieranno anche le nostre abitudini:
Tecnologia indossabile
Braccialetti, occhiali smart e chissà che altro: vestiremo il nostro corpo sempre più con apparecchi in grado di dirci quanto ci muoviamo, di integrare le nostre esperienze sensoriali con i ricordi (foto e video), di aiutarci a gestire la massa di informazioni che ci arriva dalla rete come le mail o l’eco della nostra vita social.
è sicuramente questo il trend più esplosivo del 2014. Seguendo l’innovazione del Jawbone Up e dei Google Glass, molti altri gadget indossabili arriveranno: intanto LG ha annunciato Lifeband Touch e Sony ha presentato Core.
Salute digitale
Non è più questione di curiosità o di divertimento: la tecnologia a misura d’uomo mira sempre più a monitorare il nostro benessere quotidiano e lo stato di salute. In arrivo apparecchi come Aura, in grado di stimolare sonno e risveglio con suoni e luci e di misurarne poi la qualità, o come la soletta intelligente per scarpe che ci diranno se camminiamo in modo corretto o rischiamo di cadere. App e sensori come Zamzee (pensato per i bambini sedentari) ci aiuteranno a muoverci e diventeranno personal trainer e medici di base.
Casa e auto smart
Dagli smartphone, app, interattività e contenuti, sono ormai pronti a migrare in casa e nell’auto. Potremo chattare con le lavatrici, come suggerisce LG, parlare con il frigorifero come pensa Samsung, applicare sensori ad ogni oggetto nel nostro appartamento, proiettare a 360 gradi sulle pareti di casa contenuti internet o videogame grazie al robottino Keecker. E guidare in auto sempre più connesse, con applicazioni che parlano agli elettrodomestici (e avvertono ad esempio di accendere il forno, ché stiamo arrivando per cena) o come suggerisce Bosch ed altri progetti, si parcheggiano e guidano da sé.
TV ad ultradefinizione (e non solo)
Già il passaggio dal vecchio tubo catodico alle tv piatte è stato rivoluzionario. D’ora in poi, in attesa di diventare arrotolabili, i televisori saranno leggermente incurvati e a ultradefinizione: in pratica è come moltiplicare per 4 i pixel che compongono l’immagine di quella odierna, vedendo molti più dettagli di prima. Oltretutto al CES sarà presentato il primo paio di occhiali 3D interattivi, che permettono non solo di vedere un oggetto tridimensionale in tv, ma di muoversi a destra e sinistra, in alto e in basso, modificando la prospettiva rispetto allo stesso, come accade quando guardiamo qualcosa nella realtà.
Addio privacy
Non bastava Facebook, in cui volontariamente riversiamo i nostri pensieri, i nostri affetti, le nostre vite. La tecnologia di domani restringe sempre più i limiti della nostra privacy: e non solo perché oltre ai Google Glass (presenti in gran quantità tra i visitatori del CES) stanno per arrivare occhiali di tutti i tipi, in grado di riprendere ciò che guardiamo (e quindi anche le altre persone). Le telecamere saranno ovunque, appese al collo o nelle tv di casa, quindi potenzialmente violabili da chiunque, governi inclusi, così come i nostri parametri vitali (sempre che non li condividiamo volontariamente), i luoghi in cui ci spostiamo, e tutto quanto è registrabile dalla tecnologia indossabile sempre più pervasiva e presente.
Stampa 3D
In passato eravamo in grado di scambiare e produrre informazioni digitali, in futuro potremo fare la stessa cosa con gli oggetti. Sono in arrivo stampanti 3D sempre più facili da usare, più economiche, addirittura in grado di fare la scansione di un oggetto e “spedire” la copia a distanza. Si svilupperà sempre più l’artigianato, il fai da te, il design e la relativa condivisione o collaborazione creativa, ma anche la copia pirata di tutti gli oggetti facilmente replicabili. Per ora solo in plastiche tradizionali e bio, in futuro anche in metallo. Si prospettano tempi durissimi per il copyright degli oggetti.
Salute digitale
Non è più questione di curiosità o di divertimento: la tecnologia a misura d’uomo mira sempre più a monitorare il nostro benessere quotidiano e lo stato di salute. In arrivo apparecchi come Aura, in grado di stimolare sonno e risveglio con suoni e luci e di misurarne poi la qualità, o come la soletta intelligente per scarpe che ci diranno se camminiamo in modo corretto o rischiamo di cadere. App e sensori come Zamzee (pensato per i bambini sedentari) ci aiuteranno a muoverci e diventeranno personal trainer e medici di base.
Casa e auto smart
Dagli smartphone, app, interattività e contenuti, sono ormai pronti a migrare in casa e nell’auto. Potremo chattare con le lavatrici, come suggerisce LG, parlare con il frigorifero come pensa Samsung, applicare sensori ad ogni oggetto nel nostro appartamento, proiettare a 360 gradi sulle pareti di casa contenuti internet o videogame grazie al robottino Keecker. E guidare in auto sempre più connesse, con applicazioni che parlano agli elettrodomestici (e avvertono ad esempio di accendere il forno, ché stiamo arrivando per cena) o come suggerisce Bosch ed altri progetti, si parcheggiano e guidano da sé.
TV ad ultradefinizione (e non solo)
Già il passaggio dal vecchio tubo catodico alle tv piatte è stato rivoluzionario. D’ora in poi, in attesa di diventare arrotolabili, i televisori saranno leggermente incurvati e a ultradefinizione: in pratica è come moltiplicare per 4 i pixel che compongono l’immagine di quella odierna, vedendo molti più dettagli di prima. Oltretutto al CES sarà presentato il primo paio di occhiali 3D interattivi, che permettono non solo di vedere un oggetto tridimensionale in tv, ma di muoversi a destra e sinistra, in alto e in basso, modificando la prospettiva rispetto allo stesso, come accade quando guardiamo qualcosa nella realtà.
Addio privacy
Non bastava Facebook, in cui volontariamente riversiamo i nostri pensieri, i nostri affetti, le nostre vite. La tecnologia di domani restringe sempre più i limiti della nostra privacy: e non solo perché oltre ai Google Glass (presenti in gran quantità tra i visitatori del CES) stanno per arrivare occhiali di tutti i tipi, in grado di riprendere ciò che guardiamo (e quindi anche le altre persone). Le telecamere saranno ovunque, appese al collo o nelle tv di casa, quindi potenzialmente violabili da chiunque, governi inclusi, così come i nostri parametri vitali (sempre che non li condividiamo volontariamente), i luoghi in cui ci spostiamo, e tutto quanto è registrabile dalla tecnologia indossabile sempre più pervasiva e presente.
Stampa 3D
In passato eravamo in grado di scambiare e produrre informazioni digitali, in futuro potremo fare la stessa cosa con gli oggetti. Sono in arrivo stampanti 3D sempre più facili da usare, più economiche, addirittura in grado di fare la scansione di un oggetto e “spedire” la copia a distanza. Si svilupperà sempre più l’artigianato, il fai da te, il design e la relativa condivisione o collaborazione creativa, ma anche la copia pirata di tutti gli oggetti facilmente replicabili. Per ora solo in plastiche tradizionali e bio, in futuro anche in metallo. Si prospettano tempi durissimi per il copyright degli oggetti.
Vanityfair.it
venerdì 10 gennaio 2014
Tecniche e accessori per la nail art
Tecniche e accessori per la nail art
Le tecniche di decorazione delle unghie sono moltissime e tutte si avvalgono dell'utilizzo di appositi strumenti necessari o fondamentali per la realizzazione. Se non siete delle esperte il consiglio è quello di iniziare con decorazioni semplici e di facile realizzazione.
Le linee di contorno in una decorazione devono essere effettuate utilizzando piccoli pennelli in modo da creare la forma desiderata. I colori devono essere applicati uno alla volta lasciandoli asciugare prima di applicare il successivo la stessa tecnica vale anche nella creazione delle sfumature. Utilizza lo striper per creare punti di varia dimensione o in mancanza uno stuzzicadenti o altro strumento dalla punta sottile.
Per realizzare un fiore posiziona sull'unghia cinque punti di colore in modo da creare un cerchio e al centro di questi disegna un punto di un altro colore. Gli stessi puntini potrebbero essere utilizzati anche per creare vortici o disegni astratti, ma attenzione questi devono essere lavorati abbastanza in fretta e prima che il colore si asciughi.
Un'altra tecnica della nail art prevede l'applicazione di piccoli oggetti come il fimo, strass, perline, glitter o gioielli facilmente reperibili e che vengono incollate sull'unghia con un apposito collante.
Se i classici colori vi hanno stancato potete creare delle nail art con vortici colorati. Utilizzando uno stuzzicadenti o un pennello dalla punta fina potete applicare un punto di smalto colorato e sopra questo, quando ancora non si è asciutto, un altro punto di un colore differente. Trascinando insieme i due colori verso l'esterno o formando dei cerchi andrete a creare un effetto molto originale.
Un'altra tecnica molto carina è la water marble che consiste nell'immergere le unghie all'interno di una ciotola contenente acqua miscelata a smalti colorati.
Le linee di contorno in una decorazione devono essere effettuate utilizzando piccoli pennelli in modo da creare la forma desiderata. I colori devono essere applicati uno alla volta lasciandoli asciugare prima di applicare il successivo la stessa tecnica vale anche nella creazione delle sfumature. Utilizza lo striper per creare punti di varia dimensione o in mancanza uno stuzzicadenti o altro strumento dalla punta sottile.
Per realizzare un fiore posiziona sull'unghia cinque punti di colore in modo da creare un cerchio e al centro di questi disegna un punto di un altro colore. Gli stessi puntini potrebbero essere utilizzati anche per creare vortici o disegni astratti, ma attenzione questi devono essere lavorati abbastanza in fretta e prima che il colore si asciughi.
Un'altra tecnica della nail art prevede l'applicazione di piccoli oggetti come il fimo, strass, perline, glitter o gioielli facilmente reperibili e che vengono incollate sull'unghia con un apposito collante.
Se i classici colori vi hanno stancato potete creare delle nail art con vortici colorati. Utilizzando uno stuzzicadenti o un pennello dalla punta fina potete applicare un punto di smalto colorato e sopra questo, quando ancora non si è asciutto, un altro punto di un colore differente. Trascinando insieme i due colori verso l'esterno o formando dei cerchi andrete a creare un effetto molto originale.
Un'altra tecnica molto carina è la water marble che consiste nell'immergere le unghie all'interno di una ciotola contenente acqua miscelata a smalti colorati.
Accessori essenziali per una nail art
- Stripes nail brush: un pennello con la punta lunga è indispensabile per creare linee precise
- Spot o dotter utile per creare dei punti da quali poi avviene la creazione di fiori, cuori, foglie, ma anche un utile strumento per l'applicazione di fimo, perline o strass
- Pennello a ventaglio: pennello utilizzato per creare sfumature di colore
- Bent nail brush: pennello di precisione usato per creare piccoli disegni
- Medium nail brush: pennello usato per perfezionare le creazioni, quindi definire i contorni o riempire gli spazi di un disegno
- Gel colorati e Smalti
- Aerografo e mascherine
- Decorazioni varie: glitter, paillettes o brillantini da applicare sulle unghie
venerdì 3 gennaio 2014
Apple, prime voci sull’iPhone 6
Anno nuovo, iPhone nuovo. Che nel 2013 potrebbe arrivare anche prima della tradizionale scadenza autunnale. E, secondo le ultime indiscrezioni, potrebbe anche essere disponibile in più colori, come l’ultima generazione dell’iPod Touch. Già a inizio dicembre erano circolati “rumor” sul prossimo “melafonino”, ma ieri sono arrivate quelli secondo cui Apple starebbe già testando l’iPhone 6 (o una versione 5S) in accoppiata a iOS7, nuova versione del sistema operativo mobile: la data di debutto di entrambi dovrebbe essere giugno.
La notizia sarebbe trapelata da alcuni sviluppatori di app che avrebbero visto comparire nei log di utilizzo delle loro applicazioni, l’identificativo “iPhone6.1”. Inoltre, il traffico Internet generato da questo dispositivo ricondurrebbe a un indirizzo Ip localizzabile nel campus Apple di Cupertino.
Secondo MacRumors, che ha parlato di «maggio-giugno» come data di uscita, il nuovo iPhone sarebbe appunto anche «colorato». Non più solo bianco e nero, quindi, ma addirittura di 6-8 colori secondo l’analista di Topeka Capital Markets, Brian White, citato dal sito specializzato in “rumor” sulla mela morsicata, secondo cui il prossimo iPhone potrebbe ricalcare l’offerta della nuova generazione dell’iPod Touch, che in realtà sarebbe stato un terreno di prova per le prossime generazioni sia dell’iPhone sia dell’iPad.
Più difficile da credere la “previsione” di un’offerta di modelli con schermi di dimensioni diverse, riservando quello più piccolo a un iPhone più economico. Secondo White, però, questo consentirebbe alle Apple di raggiungere differenti segmenti di mercato.
Altre indiscrezioni in Rete riguardano una possibile ricarica delle batterie wireless che Apple potrebbe adottare per il prossimo smartphone, sulla scia di quanto fatto da Nokia, visto che ha recentemente ottenuto il brevetto che serve per integrare il metodo di ricarica senza fili ai suoi dispositivi.
Secondo le tabelle di marcia seguite negli scorsi anni, Apple presenterebbe il nuovo iOS durante la conferenza mondiale degli sviluppatori che si svolgerà a giugno a San Francisco, mentre il nuovo iPhone potrebbe essere svelato a settembre-ottobre. A meno che Tim Cook non voglia giocare d’anticipo, presentando il nuovo iPhone tra primavera ed estate.
ilsecoloXIX.it
La ricetta del Bla bla car
Sempre più giovani mettono a disposizione degli altri la propria auto. Boom di richeste in Abruzzo: dividere benzina e autostrada conviene è un nuovo sistema per risparmiare, per fronteggiare i continui aumenti di pedaggi autostradali e di carbirante. La condivisione del viaggio e di conseguenza delle spese. è stato lanciato in Italia, con il nome di "postoinauto.it", nel febbraio 2010 da un gruppo di studenti che avevano sperimentato i viaggi condivisi all'estero, in particolare in Francia e Germania. Nel febbraio 2011, dopo un anno di attività, erano stati già condivisi 30 mila posti in auto sul sito; dopo altri dodici mesi, complice anche il caro benzina, i posti condivisi sono saliti a 100 mila, e il trend continua a crescere. Nel marzo 2012 postoinauto.it è entrato a far parte del network internazionale BlaBlaCar; a seguito di questo importante passo, il team di postoinauto.it ha deciso di cambiare il nome del sito il BlaBlaCar.it, adattandolo così ai "siti gemelli" internazionali.
E BlaBlaCar in Abruzzo sta diventando sempre più un punto di riferimento, soprattutto tra i giovani, che vogliono abbattere i costi di viaggio. La prima esperienza è quella di Emiliano, militare che quasi ogni fine settimana si trova a fare il pendolare tra Teramo e Roma. «La fascia principale di utenti è tra i 25 e i 40 anni - ha esordito - con nove, massimo dieci euro si va a Roma. Un risparmio rispetto a chi viaggia in auto da solo, ma anche un costo minore rispetto al biglietto dell’autobus. Per chi porta l’auto più persone ci sono più si risparmia». Un modo diverso di organizzarsi, un modo nuovo per i rapporti interpersonali. «In Abruzzo la risposta c’è - ha aggiunto Emiliano - anche se non sono ancora tante le persone che conoscono il servizio. Lo consiglio per viaggiare perchè è l’unica maniera per abbassare i costi quando lo Stato li aumenta di continuo». E alla fine nascono anche nuove amicizie. «Sulla tratta Teramo Roma mi sono trovato bene - ha concluso Emiliano - ho incontrato persone tranquille. Dopo un po’ di tempo ci si conosce. Le esigenze sono le stesse ci si ritrova».
Daniele ha messo l’offerta da pescara a Roma per il prossimo 7 gennaio a nove euro. «Un costo minore rispetto al viaggio in pullman - sottolinea - tra i giovani, soprattutto gli universitari, la voce si sta spargendo. Vedo che dalla Puglia ci sono addirittura troppe richieste rispetto alle offerte».
E BlaBlaCar in Abruzzo sta diventando sempre più un punto di riferimento, soprattutto tra i giovani, che vogliono abbattere i costi di viaggio. La prima esperienza è quella di Emiliano, militare che quasi ogni fine settimana si trova a fare il pendolare tra Teramo e Roma. «La fascia principale di utenti è tra i 25 e i 40 anni - ha esordito - con nove, massimo dieci euro si va a Roma. Un risparmio rispetto a chi viaggia in auto da solo, ma anche un costo minore rispetto al biglietto dell’autobus. Per chi porta l’auto più persone ci sono più si risparmia». Un modo diverso di organizzarsi, un modo nuovo per i rapporti interpersonali. «In Abruzzo la risposta c’è - ha aggiunto Emiliano - anche se non sono ancora tante le persone che conoscono il servizio. Lo consiglio per viaggiare perchè è l’unica maniera per abbassare i costi quando lo Stato li aumenta di continuo». E alla fine nascono anche nuove amicizie. «Sulla tratta Teramo Roma mi sono trovato bene - ha concluso Emiliano - ho incontrato persone tranquille. Dopo un po’ di tempo ci si conosce. Le esigenze sono le stesse ci si ritrova».
Daniele ha messo l’offerta da pescara a Roma per il prossimo 7 gennaio a nove euro. «Un costo minore rispetto al viaggio in pullman - sottolinea - tra i giovani, soprattutto gli universitari, la voce si sta spargendo. Vedo che dalla Puglia ci sono addirittura troppe richieste rispetto alle offerte».
Stefano Di Renzo ormai un veterano del servizio, tanto che ha aperto una pagina facebook sul carpooling, e tramite BlaBlaCar offre il viaggio verso Roma a nove euro. «Gli aultimi aumenti dei pedaggi autostradali hanno evidenziato una situazione assurda - ha sottolineato - il servizio funziona e pure bene, trovo almeno due persone ogni viaggio. Con i compagni di viaggio si concorda anche dove essere lasciati, servizio che il pullman non garantisce. Devo dire che l’asfalto è tenutio bene ma i disservizi sono dietro l’angolo, come in occasione della nevicata del 2009, quando rimasi bloccato sotto una galleria, senza soccorsi di alcun tipo. Centinaia di automobilisti che trascorsero la notte in situazione critica». Tra i suoi compagni di avventura persone di ogni genere. «I feedback che vengono lasciati sul sito internet garantiscono sicurezza sui compagni di viaggio. Sicuramente la maggior parte sono giovani universitari, ma mi è capitato di portare a Roma anche uno skipper sulla cinquantina. Comunque sai prima cosa ti puoi aspettare da chi viene con te». Il risparmio ormai non ha età e la condivisione dell’auto è la prima risposta al caro tariffe.
filtabruzzo.it
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