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lunedì 27 maggio 2019

Una Clessidra per insegnare ai bambini a lavarsi si denti

Come insegnare ai bambini a lavarsi i denti da soli. Quale migliore occasione di una bellissima clessidra simpatica per misurare il tempo ?

Diventa perciò fondamentale che si rendano totalmente autonomi per quanto riguarda l’igiene orale.
 
Ma come si insegna ai bambini a lavarsi i denti da soli?
Con questa clessidra creiamo un piccolo evento che sia per loro giocoso ma allo stesso tempo educativo: missione lavaggio denti. Facciamo in modo che in questi 2 minuti ci imitino ed incoraggiamoli con parole rassicuranti, spiegando le procedure in modo chiaro e sereno.

Timer a clessidra per lavarsi denti


  • Ideale per motivare i bambini a lavarsi i denti
  • Facile da utilizzare anche per i più piccoli
  • Design classico
  • Durata della clessidra: 2 minuti per, assicurarsi che i denti vengano spazzolati per un tempo sufficiente
  • Disponibile in 2 colori: rosa o blu
Ecco alcuni consigli per la pulizia dei denti ?
  1) NON spazzolate solo i denti anteriori
La placca si accumula anche nella parte posteriore dei denti, non solo davanti, pertanto è fondamentale spazzolarli per bene tutti, raggiungendo ogni angolo.

2) NON usate lo spazzolino con troppa violenza.
Un eccesso di foga nello spazzolarsi ha un effetto abrasivo sui denti che, a lungo andare, si rovinano. Ecco perché vanno sempre preferiti degli spazzolini a setole morbide, che agiscono in maniera più delicata, ricordandosi di non esagerare con la pressione esercitata

3) NON spazzolate i denti per meno di due minuti
Metterci di meno significa lasciare sui denti dei possibili residui di tartaro e cibo o rischiare di macchiarli. A questo proposito usate la clessidra

4) NON risciacquate subito i denti
In questo modo non si permette al dentifricio di ricreare un ambiente ottimale all’interno della bocca ed è meglio perciò limitarsi a sciacquare e sputare se volete che il fluoro resti sui denti almeno 30 minuti dopo averli spazzolati».

5) NON spazzolate i denti subito dopo aver mangiato
Cibo e bevande acide indeboliscono lo smalto dei denti, pertanto prima di lavarli è meglio aspettare che si ripristini il Ph naturale della bocca. Ma nel caso in cui non fosse possibile, si può ricorrere a bevande più alcaline come il latte, che vanno senz’altro meglio per i denti.

Altri consigli per invogliare i bambini a lavarsi i denti da soli?

• La Clessidra 2 minuti ovviamente :) metterla a disposizione sul lavandino in modo che indichi quanto tempo si deve dedicare a spazzolare i denti.
• Allestire un simpatico cestino colorato contenente tutto il necessario per lavare i denti: spazzolino, dentifricio per bambini, filo interdentale, scovolini;
• proporre il gioco di lavarsi i denti anche quando i bambini fanno finta di prendersi cura di un pupazzo;

martedì 21 maggio 2019

Ferro di cavallo, storia di un amuleto

Più che un amuleto, il ferro di cavallo, è un vero e proprio oggetto di culto della tradizione popolare. Ritenuto strumento portafortuna, lo ritroviamo appeso in casa o alla porta di molte dimore.

Propiziatorio di energie positive, il ferro di cavallo è utilizzato da tempo, per il suo significato extrasensoriale. La  credenza collettiva su questo oggetto, affonda le sue radici nell’antichità; nello specifico, è legata ai rapporti tra contadini e cavalieri. I primi erano molto poveri e speravano di guadagnare qualcosa ogni volta che il cavallo di un cavaliere perdeva un ferro. Disposti in tal caso a rimettere a posto il ferro che si era staccato, in cambio del servigio, essi ricevevano qualche moneta.

Il guadagno economico rapido e facile ottenuto dai contadini con questa pratica, ha diffuso la credenza che trovare un ferro di cavallo e tenerlo in casa porti fortuna. Chi infatti lo troverà per caso, ne trarrà ottimi auspici. Porta fortuna è anche il ferro di cavallo ricevuto in regalo, provvisto di chiodi, meglio se dispari. Anche il numero dei fori che circondano il ferro, se è cospicuo, porta bene.

La storia del ferro di cavallo come amuleto, è presente in molte culture diverse e distanti tra loro. Già nell’antica Grecia e nell’antica Roma l’oggetto aveva poteri protettivi, grazie alla sua forma semilunata. I Romani lo fissavano alla porta, in  difesa dalla peste, dai fulmini, dalle malattie e altre calamità. Le estremità del ferro venivano rivolte verso l’alto per far sì che la negatività venisse trattenuta nel semicerchio ideale. Altri popoli pensano invece che il ferro di cavallo vada appeso con le estremità tendenti verso il basso.


Nel Medioevo per esempio, la sua forma ricordava la “C” di Cristo e spesso i medici,  lo usavano  come strumento di guarigione. Il suo materiale, il ferro, in alcune culture è un metallo che allontana di per sé il malocchio. Avvolto da fiocchi rossi, peperoncini, peperoni, spighe, ha ancora più influenze positive.

Famosa è la leggenda di San Dunstano vissuto tra il 909 e il  988 d.C., un maniscalco che un giorno incontrò il diavolo. Satana gli chiese di  ferrare gli zoccoli del suo cavallo, ma il Santo ferrò quelli dei suoi piedi caprini, provocandogli atroci dolori. Dunstano tolse l’arduo peso al diavolo, strappandogli la promessa che in cambio, non sarebbe mai più entrato in una casa o in un luogo di lavoro dove si trovasse appeso un ferro di cavallo.

fonte: napolitan.it

lunedì 20 maggio 2019

Il Ferro di cavallo, portafortuna più usato al mondo (detto anche Cianfa)


La nostra cultura è ricca di superstizioni e credenze, riti ed oggetti scaramantici utili per qualunque evenienza. Simbolo di questa lunga tradizione di propiziazioni è il caro corno, che da oltre 5000 anni protegge i napoletani da ogni sorta di sciagura. Solo un altro oggetto può vantare una simile storia, ma, a differenza del corno, il suo potere è riconosciuto in ogni angolo del mondo: il ferro di cavallo. Un oggetto comune, di bassa fattura e di scarso valore economico che da millenni viene utilizzato per tenere lontana la cattiva sorte. Perché tutta questa importanza per un pezzo di ferro? Cosa ha reso un oggetto da stalla il portafortuna universale?

Da quando l’uomo ha imparato a lavorare il materiale, il ferro di cavallo è stato adoperato per proteggere gli zoccoli dei cavalli durante le lunghe traversate. Gli egizi conoscevano già l’utensile e, forse, proprio sulle sponde del Nilo è nata la fama del ferro di cavallo. La sua forma, infatti, lo rendeva molto simile ad una mezzaluna, simbolo della dea Iside, divinità incredibilmente benevola. La sua importanza era più pratica per i romani: durante le lunghe marce delle legioni era piuttosto facile che i cavalli perdessero qualche ferro e le giovani reclute si divertivano a raccoglierli per le strade facendo a gara a chi fosse talmente fortunato da trovarne più degli altri.
La fama del ferro di cavallo, però, viene definitivamente affermata con l’avvento del cristianesimo e dalle credenze legate a questo culto: in particolare la leggenda di Saint Dunstan. Nel 959 tale Dunstan divenne arcivescovo di Canterbury, importantissima cattedrale inglese, e, alla sua morte, fu proclamato santo. Tuttavia, prima della sua vita religiosa, l’uomo era un importante fabbro. Talmente importante che il Demonio stesso fece sosta alla sua officina per far ferrare il suo cavallo. Dunstan, però, era già un fervente cristiano e, disobbedendo al Maligno, inchiodò un ferro di cavallo ad un suo zoccolo caprino.

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Il Diavolo non riusciva più a muoversi con quel pezzo di ferro attaccato e supplicò in tutti i modi il fabbro per farselo togliere. Il santo accettò, ma, in cambio, strappò al Diavolo la promessa di non avvicinarsi mai più ad una casa od un luogo che mostrasse all’ingresso un ferro di cavallo. Lo stesso Maligno, da quel giorno, fu tremendamente terrorizzato alla vista di un qualunque oggetto di quel tipo. Leggende, superstizioni, ma, per il principio “Non è vero, ma ci credo”, non farebbe male tenere sempre un ferro di cavallo in casa…non si sa mai.

fonte:  vesuviolive.it

lunedì 13 maggio 2019

"Il Trono di Spade 8", le star nel backstage

Nemici giurati che ridono insieme e si scattano selfie guancia a guancia, casate in guerra che si scambiano gentilezze e morti che magicamente risuscitano. E' l'altra faccia di "Game of Thrones", quella del backstage dove lupi, leoni e cervi depongono armi e mantelli per andare a prendersi un caffè insieme tra un ciak e l'altro. Ecco quindi il cattivissimo re della notte che tiene l'ombrellino alla sua nemesi Brann o i fratelli-coltelli Lannister che si divertono tra i pupazzi. E quando arriva la pausa pranzo anche la sacerdotessa Melisandre abbandona riti magici e pozioni per farsi un panino. 

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fonte tgcom24

domenica 12 maggio 2019

Carte da gioco Duplex, Pvc o Triplex ?



I principali fabbricanti di carte da gioco optano per tre tipologie di materiale per le carte. 
Quelle più leggere, ma anche più soggette a usura e piegamenti, sono in cartoncino duplex (due strati). è il materiale standard, leggero e maneggevole, dei mazzi più economici. Più resistenti e pesanti sono invece quelle in cartoncino triplex (tre strati), solitamente le migliori presenti sul mercato.
Ci sono poi le carte in pvc, materiale plastico che le rende leggere, maneggevoli e di lunga durata, che di solito sono usate per scopi professionali, come nei casinò, perché si mescolano e si distribuiscono con velocità. Di norma poi sulla faccia delle carte, al momento della produzione, viene applicata una vernice che dà brillantezza ai colori e le fa essere anche scivolose e resistenti.

mercoledì 8 maggio 2019

Data della festa della Mamma ?

La Festa della mamma, come la Pasqua è una festa mobile, ciò significa che la data cambia di anno in anno ma solo in base a quando cade la seconda domenica di maggio 

Quando cade la Festa della mamma nel 2019 ?

La Festa della Mamma è fissata alla seconda domenica di Maggio di ogni anno. Quindi quest' anno cade il 12 Maggio

Scopriamo quando capita nei prossimi anni :

  • Festa della Mamma 2019: 12 maggio 2019
  • Festa della Mamma 2020: 10 maggio 2020
  • Festa della Mamma 2021: 09 maggio 2021
  • Festa della Mamma 2022: 08 maggio 2022
  • Festa della Mamma 2023: 14 maggio 2023
  • Festa della mamma 2024: 12 maggio 2024
  • Festa della mamma 2025: 11 maggio 2025
  • Festa della mamma 2026: 10 maggio 2026
  • Festa della mamma 2027: 09 maggio 2027
  • Festa della mamma 2028: 14 maggio 2028
  • Festa della mamma 2029: 13 maggio 2029
  • Festa della mamma 2030: 12 maggio 2030
  • Festa della mamma 2031: 11 maggio 2031
  • Festa della mamma 2032: 09 maggio 2032
  • Festa della mamma 2033: 08 maggio 2033
  • Festa della mamma 2034: 14 maggio 2034
  • Festa della mamma 2035: 13 maggio 2035

Origini della Festa della mamma


Nel 1870 un’attivista pacifista e poetessa americana, Julia Ward Howe, istituisce il Mother’s Day for Peace, un modo per riflettere collettivamente sui drammi della guerra. È la prima volta in cui si parla di un giorno dedicato alle madri, anche se la Festa della mamma come la conosciamo oggi è stata creata dall’attivista Anna Jarvis proprio per celebrare le memoria di sua madre e di tutte le madri. La ricorrenza è diventata da subito popolare negli Stati Uniti tanto che il Presidente Woodrow Wilson l’ha ufficializzata nel 1914. La festa si è così diffusa oltre i confini nazionali, diventato popolare anche in Italia.  Nel 2000, nel nostro Paese, si è deciso di spostare la festa alla seconda domenica di maggio, permettendo a tutte le mamme di usufruire di un giorno festivo da trascorrere insieme ai loro figli.



lunedì 6 maggio 2019

Ricostruire Notre-Dame partendo da un videogioco, è davvero possibile?

L’incendio della cattedrale di Notre-Dame è avvenuto nel tardo pomeriggio del 15 aprile 2019 a Parigi e ha colpito l’animo mediatico dell’intero globo. C’è chi ha seguito la diretta streaming dell’accaduto, chi ha partecipato ad alcuni crowdfounding o semplicemente ha manifestato il proprio sgomento verso un episodio che sicuramente segnerà questa annata di cronaca. Il mondo del web ha vissuto tale tragedia culturale con trasporto, così come ha provato a fornire input per ripartire grazie a questo prezioso canale. Si sono susseguite alcune voci a riguardo, una di queste si riferiva alla possibilità di ricostruire Notre-Dame partendo da un videogioco. O almeno, da una mappatura parziale di esso. Ma quanto tutto ciò è fattibile? Vediamolo assieme.


Di che videogioco parliamo?
Assassin’s Creed Unity è il capitolo della omonima serie ambientato a Parigi e realizzato ben 5 anni fa. La saga della Ubisoft è celebre per i numerosi viaggi temporali dei protagonisti delle vicende. Tale circostanza esige anche un lavoro abbastanza certosino nella ricostruzione di location più o meno storiche in modo da immergere il videogiocatore nel mood del titolo durante lo svolgimento della trama.
Un lavoro maniacale della durata di due anni
Assassin’s Creed Unity venne ambientato esattamente a Parigi del XVIII secolo, in piena rivoluzione francese. Esso vantava addirittura di una riproduzione in scala 1:1 dell’intera mappa della città, compresi i monumenti più importanti. Incluso Notre Dame. L’architetto digitale in questione fu Caroline Miousse ha lavorato alla sua riproduzione praticamente per due anni. Avvalendosi del consulto di di storici dell’arte al fine di ricreare in maniera verosimile anche gli interni dell’epoca.

Ricostruzione alquanto fedele, ma…

Miousse si era presa anche alcune libertà creative, come la rappresentazione proprio della guglia crollata nell’incendio. Elemento in realtà aggiunto solo post rivoluzione, ma che venne lasciato al suo interno perché oramai entrato di diritto nell’immaginario delle persone. Oltretutto, il protagonista del gioco è avvezzo a tecniche del cosiddetto Parkour per spostarsi spesso di soppiatto nelle varie fasi di gioco, quindi vennero aggiunti degli elementi aggiuntivi al mero fine di facilitare questa mobilità dell’eroe.

La cattedrale era coperta da copyright

La software house Ubisoft ha inoltre ufficialmente rilasciato una dichiarazione in merito alla suggestiva probabilità indicata nel titolo del nostro articolo. “È importante tenere a mente che quella che abbiamo creato per il gioco non era una ricostruzione scientifica, ma piuttosto una visione artistica”. Aggiungendo che: “Saremmo più che felici di offrire la nostra esperienza in qualsiasi ambito per aiutare i lavori“. Insomma Ubisoft sarebbe disposta a concedere un concreto aiuto, ma ha fatto bene a precisare i contorni ben definiti su cui possano agire. Considerando che il loro videogioco era il risultato di uno sforzo si artistico, ma comunque finalizzato ad un prodotto di fantasia, seppure ambientato in un contesto storico. Senza contare che una generosa sezione della Cattedrale di Parigi è sottoposto a dei vincoli di copyright. Ne consegue che alcuni dettagli della struttura sono stati modificati di proposito per non incorrere in azioni legali.

Fine delle illusioni quindi?

In un certo senso, si. Ma positivamente parlando. Nel senso che esistono diversi studi scientifici che possono fornire dei dati preziosi in merito alla “mappatura” di tale costruzione. Studenti e studiosi di architettura hanno per anni raccolto informazioni sulla struttura da pavimentare una certa mole di dati consistenti. Inoltre, nel 2015 lo storico Andrew Tallon ha realizzato una dettagliatissima scansione laser in 3D della Cattedrale, creando un’immagine tridimensionale con un margine di errore massimo di mezzo centimetro. Insomma, se per il restauro non si arriverà a chiedere particolari lumi alla Ubisoft non sarà certo una notizia negativa, anzi, sarà perché effettivamente c’è del materiale maggiormente dettagliato altrove e persino legato comunque alla tecnologia.

Ubisoft comunque la sua mano l’ha data

La software house ha donato ben mezzo milione di euro alla causa del restauro, dando la possibilità ai gamers di scaricare del tutto gratuitamente la propria copia di Assassin’s Creed Unity fino al 25 aprile. Così da permettere a milioni di turisti, in attesa del completamento dei lavori, di fare comunque un tour virtuale all’interno della Cattedrale proposta nel gioco. In un modo o nell’altro insomma, i videogiochi trovano comunque la loro strada per fornire una mano.
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fonte : digitaleducationlab.it


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