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lunedì 26 dicembre 2016

Morto George Michael, il compagno: «L'ho trovato io nel letto»

L’ex cantante degli Wham! aveva 53 anni. L’ha riferito il suo agente: «È scomparso serenamente a casa sua». Escluse quindi circostanze sospette. Il compagno: «Mi sono svegliato e l'ho trovato a letto morto»

Andarsene mentre tutti stanno ascoltando la tua canzone, per la milionesima volta, quando è tempo di Natale. Sì, mentre molti di noi stavano aprendo su YouTube o guardando alla tv Last Christmas, pezzo, ma soprattutto video memorabile degli Wham!, band iconica della golden generation britannica anni’80, se ne è andato il suo interprete, uno dei più grandi degli ultimi quarant’anni. Sì, George Michael è morto a 53 anni nella sua casa di Londra. Degli Wham!, fondati col suo socio Andrew Ridgeley, non faceva più parte da almeno tre decenni, ma, da solista, la sua fama era accresciuta ancor più, con quella voce straordinaria, lancinante. Una carriera fantastica, una vita però dove gli eccessi non sono mancati.

Il compagno: «L’ho trovato morto nel letto»
Forse però non alla fine. Perché si sa soltanto che George è morto d’arresto cardiaco, ma il suo agente ha riferito che la star è «scomparsa serenamente nella sua casa di Londra», escludendo quindi circostanze sospette, come del resto la polizia britannica.

 

giovedì 15 dicembre 2016

Le ricerche più popolari degli italiani su Google nel 2016

Un anno di parole cercate sui motori del web. Ripercorrerle e raccontarvele è come scrivere la storia del 2016, che si sta chiudendo. Non è un caso: internet è così pervasivo che tutto passa di lì. Non c’è fatto, evento, cronaca che non venga intercettato, filtrato in qualche modo, attraverso le parole più cliccate, gli interrogativi più richiesti, i personaggi più curiosati online. Tutto su Google. La nostra vita si interfaccia a Google, ormai principale porta di accesso al web.
Le parole più cercate su Google


Dai trends che escono dal quartier generale Mountain View (la ‘casa’ californiana del portale), le ricerche degli italiani incrociano la cronaca, lo sport, gli eventi e lo spettacolo. L’estate del 2016 è stata segnata dal fenomeno Pokemon Go. Ed è la voce che segna il record in assoluto fra le parole emergenti più digitate. Quindi lo sport, che si conferma come ‘topic’, argomento sempre popolare: sul podio salgono le Olimpiadi di Rio e gli Europei di Calcio del 2016. Più sotto, troviamo gli eventi internazionali come le elezioni americane (quarto posto), Donald Trump (ottavo) e la Brexit (decimo). In mezzo ai fatti che hanno segnato il mondo: si passa dal quinto posto del terremoto, al sesto di Sanremo 2016. Quindi le scomparse di David Bowie (settimo posto) e Bud Spencer (nono).
Gli interrogativi
Chi non ha mai interrogato google sui dubbi grammaticali, sul significato di certe parole, su qualche dritta/consiglio pratico di ‘come si fa’? Il 2016 è stato l’anno di ‘Petaloso’, ottavo ‘Che cosa significa?’ digitato. Curiosamente, in testa alla categoria dei significati cercati troviamo ‘idolatria’, quindi ‘ad maiora’ e poi Brexit, altro termine che ci proviene dalla cronaca. Come pure ‘trust’, collegato alla vicenda dei Panama Papers.
Al ‘Come si fa?’, lo scettro spetta al gelato al caffè. In fondo alla classifica, si stagliano tutta una serie di leccornie da cucina triste per single: dai passati di verdura, all’uovo sodo, dallo spritz alla pizza. Cercate il peccaminoso, il pruriginoso? ‘Come si fa un massaggio erotico’ è l’argento di questa graduatoria molto pratica; mentre un classico degli anni Ottanta, lo ‘slime’, il vischioso giocattolo che istillava il gusto dell’orrido nei ragazzini, è il terzo ‘come fare’ più ricercato in rete. Un evergreen.
Le ricerche più strambe? Sicuramente le troviamo nella categoria ‘perché’. Chissà perchè i 'perchè' sono sempre originali. Se al terzo posto troviamo “perché il colpo di stato in Turchia” o al nono “perché Trump ha vinto” (domande legate alla cronaca), i primi due posti sono riservati a “perché si intasa il braciere?” e “perché i gatti hanno paura dei cetrioli". Curiosi anche i “perché un neonato piange sempre” (quarto posto) e “perché un uomo sposato tradisce” (al quinto).

I Personaggi 
Il 2016 ci ha portato via David Bowie, Bud Spencer e Prince - e sono loro i più cliccati dagli italiani su google, rispettivamente al primo, al terzo e al sesto posto. Quattro personaggi sono collegati in qualche modo a Sanremo: al quinto posto, Ezio Bosso, il musicista colpito da una malattia neurodegenerativa progressica che è salito sul palco dell’Ariston come ospite. E poi le gaffes di Gabriel Garko (settimo, nell’elenco di Google) e gli straordinari mille volti rappresentati da Virginia Raffaele (ottavo posto): entrambi presentatori al Festival. Al decimo, c’è Patty Pravo che vi ha partecipato (e steccato). In classifica anche Donald Trump (secondo posto), Gonzalo Higuain, campione argentino che ha infiammato l’estate del calciomercato, passando in luglio, dal Napoli alla Juve. Nono posto per la poetessa Alda Merini.

La ricetta
Volete sapere qual è la ricetta più cercata su google? Gli italiani interrogano il web per saper come fare bene il tiramisù (primo posto). Quindi, la peperonata e le zucchine in carpione. Medaglia di legno per pane sardo e panettone gastronomico. Al sesto posto, i panini integrali morbidi, il mojito, la pasta alla norma, il friggione e l’amatriciana.

Svago
La località più cercata per le vacanze è stata l’isola greca di Corfù. Ma il 2016 è stato in generale l’anno delle isole, visto che ben 5 località su 10 googlate sono proprio circondate dal solo mare. In classifica troviamo anche il secondo posto di Pantelleria, il quinto di Maiorca; le Seychelles al sesto, l’isola ellenica di Zante al decimo. Fra i biglietti più cliccati, la terna vincente è composta da lotteria Italia, il concerto dei Coldplay, quindi la finale di Coppa Italia 2016. Chiude: la passerella di Christo sul lago di Iseo, che per il vero non richiedeva ticket d’ingresso.


lunedì 5 dicembre 2016

Zippo Codice sul fondello verifica l' anno di produzione


Elemento caratteristico della produzione Zippo dal 1933 ad oggi, è l’utilizzo di un codice sul fondello di ciascun accendino, che ne identifica l’anno di produzione.
L’idea, nata con uno scopo pratico, è diventata poi, motivo di interesse per i collezionisti che ricercano gli accendini più vecchi.
Fino al 1957 era indicato solamente il numero di registrazione del brevetto, dal 1958 vennero introdotti dei punti, dal 1966 le barre, prima verticali e poi oblique.
Dal 1986 venne utilizzata la doppia codifica, con l’indicazione di una lettera (dalla A alla L) per i dodici mesi, ed un numero romano per l’anno di produzione (IX=1993, X=1994…), dall’anno 2001 i numeri romani sono stati sostituiti dai numeri arabi.
Anche sul significato di tali codici, e specialmente sulle barre di identificazione, sono nate le più fantasiose interpretazioni, fra le quali la più ricorrente è l’affermazione che, in definitiva, più barre ha l’accendino, e più esso è antivento.
Scopri l’età del tuo accendino Zippo verificando la corrispondenza del codice impresso sul fondello, con la tabella illustrata qui di seguito.

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