Cerca nel blog

lunedì 30 giugno 2014

#Brasile 2014: anche gli hacker si sono scatenati

Durante i mondiali c’è stato una sorta di ‘torneo parallelo’ giocato dagli hacker tifosi, che però sferravano i loro attacchi o prima o dopo le partite, mai durante.

Durante gli ultimi Mondiali di Calcio, non c’erano soltanto i tifosi a seguire appassionatamente i propri beniamini, ma anche molti criminali informatici, che si sono dati battaglia scatenando attacchi informatici sofisticati, in un sorprendente torneo “mondiale parallelo”. Curioso, però, che gli attacchi sono stati sferrati sempre a partita finita.

Lo rivela un’analisi del fornitore di servizi cloud Akamai, che osservando gli orari di gioco, il traffico online e i modelli di attacco durante la Coppa del Mondo, ha rilevato che i picchi di traffico online non seguivano temporalmente le attività legate agli attacchi informatici. Analizzando i dati in dettaglio, si evince infatti che quasi ogni attacco informatico avvenuto durante i Mondiali, è stato lanciato o prima o dopo le partite, mai durante.

Sempre dall’analisi Akamai emerge come i Paesi coinvolti nelle partite e la posta in gioco abbiano influito sul numero di attacchi informatici e i relativi livelli di intensità: non solo che la maggior parte degli attacchi si verificava dopo le partite, ma le attività criminali variavano in base ai Paesi che giocavano la partita. è stato quindi appurato che nei gironi di qualificazione, gli attacchi informatici erano più numerosi durante la seconda e terza partita, quelle più importanti per il passaggio al turno successivo.
 
Quattro i momenti in cui i quali si sono concentrate le attività dei criminali informatici: qualificazioni, per le seconde e terze partite; sedicesimi; ottavi e terzo posto.

Un calo nelle attività degli hacker è stato, infine, registrato durante Germania- Brasile, finita con un sonoro 7 a 1 per i tedeschi.
In quelle 2 ore e mezza, infatti, la guerra cibernetica ha registrato una decisa flessione.

Key4biz.it
 

giovedì 26 giugno 2014

Prime immagini ufficiali di PES 2015

Oltre al primo video di gameplay, Konami ha rilasciato anche le prime immagini di PES 2015. Gli screenshot, che ritraggono alcuni giocatori della Juve e lo stadio, sono tratti dalla versione next-gen di PES 2015.

Elevato il livello dei dettagli: i volti dei giocatori (nello specifico di Pogba, Tevez, Vidal e Llorente) sono riprodotti fedelmente e in maniera realistica. Evidentemente, la scelta del Fox engine si è rivelata vincente.
La prossima edizione di Pro Evolution Soccer promette quindi di dare parecchio filo da torcere al suo rivale storico, FIFA.

Ma per sapere chi, tra PES 2015 e FIFA 15, sarà in grado di raccogliere più consensi fra il pubblico non rimane che attendere l'uscita dei due titoli, prevista per fine settembre 2014.

Nel frattempo, il 3 luglio Konami presenterà ufficialmente PES 2015. Che altre novità ci aspettano?

Fonte: softonic.com








mercoledì 18 giugno 2014

Amazon Fire Phone: Il primo smartphone 3D

Bezos ha presentato il suo gioiello: prestazioni all'avanguardia e un ecosistema in grado di battere iPhone e Android  (forse)

Il paragone con l’iPhone non è per nulla azzardato. Circa 60 mila persone hanno chiesto ad Amazon di partecipare all’evento di lancio del suo nuovo prodotto. Di queste solo 300 sono entrate in sala e hanno potuto assistere alla presentazione del “Fire Phone ”, il dispositivo con cui Amazon si lancia nel mondo degli smartphone.

Inoltre, proprio come Apple, Amazon può contare su un ecosistema di servizi davvero completo. Prima di presentare l’iPhone, la Mela produceva già computer, lettori musicali e aveva uno store online dove poter acquistare software e musica.

L’iPhone è stato solo il completamento dell’opera. Per Amazon è esattamente lo stesso, se non di più. Il Fire Phone può contare su una piattaforma di e-commerce gigantesca, una serie di servizi in esclusiva per gli abbonati (“Prime”) e la possibilità di accedere a contenuti, tra cui ebook e musica, acquistati una volta e fruibili da dispositivi diversi (come succede già con i tablet della serie Kindle Fire). Insomma con queste premesse l’Amazon Fire Phone non può che essere un successo.

Specifiche hardware

Il Fire Phone ha uno schermo da 4,7” IPS: “La dimensione perfetta per una sola mano” – ha sentenziato Jeff Bezos dal palco di Seattle. Il processore è un quad-core da 2.2 GHz (inferiore all’octa-core da 1.9 GHz del Gaalxy S5), scheda video Adreno 330, 2 GB di RAM e una fotocamera da 13 Megapixel. Proprio il comparto fotografico sembra essere il punto di forza del Fire Phone: lenti con apertura f/2.0 e stabilizzatore ottico, fanno della camera dello smartphone un fedele compagno sia in ambienti chiusi che all’aria aperta. Non poteva mancare un metro di paragone importante: Bezos mostra la differenza di una foto scattata con il Fire Phone con quelle prese attraverso un Samsung Galaxy S5 e un iPhone 5S; in entrambe si nota l’assenza di stabilizzatore ottico (OIS), che sul prodotto Amazon rende l’immagine molto più nitida.
Lo schermo, nemmeno a dirlo, è stato studiato appositamente per permettere la lettura di libri, quotidiani e riviste anche sotto la luce diretta del sole e, grazie a Whispersync, si potrà riprendere la lettura dell’ebook dal punto in cui lo si è lasciato sul Kindle o anche sul computer (grazie a Kindle Cloud Reader ).

Il software

Il sistema operativo dello smartphone è Fire OS 3.5, una versione modificata di Android già vista sui tablet Kindle Fire. Questo vuol dire l’accesso a tutto il mondo Amazon con app dedicate ma l’impossibilità di installare le app presenti sul Play Store di Android.
Tra le caratteristiche più interessanti troviamo “Firefly”, una sorta di Shazam proprietario che permette di scoprire una canzone che passa in radio e acquistarla direttamente da Amazon; funziona anche con i video: basta puntare il telefono verso la televisione e fargli ascoltare la puntata della serie preferita, se è presente su Amazon il telefono porta l’utente direttamente sul negozio. Ma non è tutto. Con la fotocamera del telefono si può effettuare uno scan del prodotto (di tutto il prodotto non solo del codice a barre) per trovare la versione digitale sul negozio di e-commerce ed effettuare l’acquisto. Finora una funzione del genere era presente come oggetto esterno chiamato “Amazon Dash ”.

Il 3D

Stranamente durante la presentazione il CEO di Amazon non ha mai menzionato il termine “3D”. La novità che il Fire Phone porta con sé è la “Dynamic Perspective”, ovvero la possibilità di inclinare il telefono per interagire con lo schermo e gli elementi visualizzati. Così non si ha più bisogno di toccare il display con le dita, né di cercare di fare lo scroll con gli occhi (come sul Galaxy S4). Tutto avviene giocando sull’inclinazione: più spostiamo il dispositivo, più veloce scorreranno, ad esempio, le notizie su un’app, le pagne web o gli oggetti che si stanno visualizzando su Amazon.

La stessa tecnica può essere utilizzata nei giochi: si inclina leggermente lo schermo per spostare la visuale in un ambiente e scoprire nuovi oggetti. A differenza di quanto accade con gli attuali accellerometri e giroscopi, la Dynamic Perspective lavora su tutte e tre le dimensioni e non solo su due; è realmente una modalità 3D, anche se Bezos non vuole proprio ammetterlo. Il problema quando si muove il telefono è che la visuale cambia ma anche lo schermo si sposta. Per evitare che l’utente debba continuamente camminare avanti e indietro nel mondo reale per guardare sempre il display, Amazon ha inserito due fotocamere aggiuntive vicino a quella frontale. In questo modo lo smartphone riconosce la posizione degli occhi di chi usa il telefono e cambia di volta in volta la prospettiva, senza che il dispositivo debba muoversi fisicamente.

Una curiosità: vista la differenza della posizione degli occhi tra i diversi tipi di persone nel mondo, Amazon ha “collezionato milioni di immagini da centinaia di facce in giro per il pianeta”. In tempi in cui non si parla altro che di monitoraggio e NSA, l'azienda assesta un bel colpo alla privacy.

Prezzi e disponibilità

Negli USA il Fire Phone è un’esclusiva AT&T che lo venderà a 199 dollari per la versione da 32 GB, 299 dollari per quella da 64 GB, in entrambi i casi con contratto biennale. Il prezzo senza contratto è di 649,99 dollari con un anno di abbonamento ad Amazon Prime. I primi lotti verranno spediti dal 25 luglio ma solo negli USA. Per ora nessuna notizia riguardo l’Europa. Ma questa volta conviene aspettare davvero. 

Panorama.it



 

giovedì 5 giugno 2014

Amazon smartphone: lo scopriremo il 18 giugno

Sei fotocamere, ampio schermo e immagini in 3D. Il sogno di Jeff Bezos sta per diventare realtà
 
Amazon lancerà un nuovo prodotto il prossimo 18 giugno . Scommetteteci che sarà uno telefono, sicuramente qualcosa di diverso da quello che abbiamo visto finora. Il CEO della compagnia, Jeff Bezos rivelerà il dispositivo ad un evento a Seattle, su invito per giornalisti ed operatori del settore.

L'ufficialità dell'appuntamento è arrivata con un tweet dall'account ufficiale, attraverso cui Amazon promuove l'evento con un video di anteprima del terminale, qualcosa che fa letteralmente “girare la testa” a chi lo prova: un chiaro riferimento al tracciamento dei movimenti della persona che lo sta utilizzando. Proprio le reazioni degli individui presenti nel video di lancio danno qualche indicazione in più sullo smartphone. “Si muove con me” – esclama uno – “Non ho mai visto nulla del genere” – dice un'altra. Insomma quello che arriverà potrebbe davvero essere il primo vero smartphone con schermo in 3D (più avanzato dell'LG Optimus 3D), da usare senza occhialini e con un'esperienza utente davvero immersiva.

Panorama.it
 

Post più recente

Olimpiadi: Quali Paesi Vincono più Medaglie d'Oro per Abitante?

  Ecco la classifica delle prime 30 nazioni per numero di ori vinti nelle Olimpiadi estive, ordinata per ori per milione di abitanti: Ungher...