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martedì 28 maggio 2013

Forma delle Unghie TIPS : Mandorla o Ballerina

Almond (Mandorla)

La forma a mandorla detta “almond” è diventata di gran moda grazie alla ricostruzione unghie. Si tratta di una forma particolare che si differenzia dall'ovale per la punta non arrotondata ma bensì pronunciata come il vertice di un triangolo immaginario. Tale forma mantiene all'incirca le stesse caratteristiche della precedente: è infatti adatta a chi possiede un letto ungueale sia normale che eccessivamente ampio in quanto tende ad affinarlo, e su mani non particolarmente armoniche in quanto conferisce l'illusione di dita maggiormente affusolate ed allungate. Se amate le unghie piuttosto lunghe, questa può essere un'ottima soluzione!

Ballerina (Coffin)

La forma a ballerina o “coffin” (anche se in questo caso la traduzione letterale “bara” non è il massimo), fa parte della categoria nuove forme, ed è diventata piuttosto famosa solo negli ultimi anni e anche in questo caso risulta particolarmente adatta su unghie ricostruite in gel o acrilico. Si tratta di una sorta di mandorla (quindi si presuppongono unghie piuttosto lunghe), che al contrario di quest'ultima, possiede una punta tagliata e squadrata. Si tratta di una forma piuttosto particolare, difficilmente riproducibile per ovvi motivi su unghie naturali che tenderebbero a spezzarsi, non avendo una bombatura vera e propria a sostenerne la struttura. Essendo un po' un azzardo, è sconsigliata su mani che non abbiano dita lunghe e affusolate anatomicamente.



lunedì 27 maggio 2013

Sigarette elettroniche, ecco la nuova tassa

Il dilemma della definizione: si tratta di prodotto da fumo
o medico? E c'è chi si fa le scorte per risparmiare

ROMA - Ci hanno provato a novembre, nel Decreto Sviluppo, poi a dicembre, nella legge di Stabilità, e ancora pochi giorni fa, con un emendamento al decreto sui debiti della Pubblica Amministrazione. Il tentativo di tassare le sigarette elettroniche, finora, non è riuscito.


Ma è questione di giorni, perché le Finanze spingono a più non posso. Le vendite delle «e-cig» raddoppiano, il gettito delle imposte sulle sigarette sta crollando.
Secondo i Monopoli nel 2013 lo Stato incasserà 700 milioni di euro di meno. E il buco, che rischia di ampliarsi in futuro, va chiuso prima che diventi una voragine. Fosse facile. La tecnologia della sigaretta elettronica sta ponendo infatti interrogativi, problemi e difficoltà enormi all'amministrazione fiscale che, assetata di tasse, la sta inseguendo ormai da mesi. Anche se secondo i più ottimisti, immaginando un'imposta pesantissima, si potrebbero incassare una cinquantina di milioni di euro. Ma solo per il momento. 

Il business è davvero molto lucrativo. Le vendite, come detto, raddoppiano di anno in anno. In Cina, dove sono state brevettate e dove vengono prodotte, una buona sigaretta costa al grossista, Iva e dazi compresi, circa 25 euro, viene ceduta ai dettaglianti a 35 e da questi, a 65 euro al cliente finale. Un ricarico del 100%. E questo spiega come mai nelle nostre città, così come nei centri commerciali, in piena crisi, gli unici negozi nuovi che aprono sono quelli che vendono sigarette elettroniche. In Italia sarebbero ormai oltre duemila e continuano a spuntare come funghi, nella più totale assenza di una normativa. E della relativa tassazione. 

Il vero nodo è la definizione della sigaretta elettronica. è un prodotto da fumo, e quindi fa male? è un dispositivo medico, che serve per smettere o come alternativa al tabacco? Oppure non è niente di tutto questo? La questione è dirimente: se sono prodotti da fumo si applicano le regole delle sigarette, cioè la vendita esclusiva in tabaccheria, i divieti pubblicitari, gli obblighi informativi. E, naturalmente, la tassa dei tabacchi, cioè l'accisa. Se ci si azzarda a immaginarle come dispositivi medici, dovrebbero essere vendute nelle farmacie.

Nonostante il pressing delle Finanze, al ministero della Salute prendono tempo, ci stanno ragionando da mesi, e non sono ancora arrivati a una conclusione. Né loro, per il vero, né tutti quelli che nel mondo, a vario titolo, si stanno occupando della questione. In Europa l'unico Paese dove il mercato della e-cig è regolamentato è la Gran Bretagna, e per il resto, anche nel mercato unico, ognuno fa come gli pare. Mentre il Parlamento Europeo è inchiodato da anni nella discussione di una nuova direttiva sul tabacco e sui prodotti assimilabili.

La Salute finora ha solo stabilito il divieto di vendita ai minori. Avvicinandole pericolosamente ai prodotti da fumo. Anche se non c'è combustione, se emettono vapore e non fumo, e non contengono tabacco. Semmai alcuni liquidi che alimentano la sigaretta elettronica, che grazie a un atomizzatore si trasformano in vapore acqueo, possono contenere nicotina. La quale non si estrae solo dal tabacco e, di per sé, non è tassata, altrimenti dovrebbero esserlo anche i chewing gum o i cerotti che si vendono in farmacia.

Forzando un po' le cose, si potrebbe arrivare a determinare il quantitativo equivalente di tabacco che servirebbe per produrre la nicotina contenuta in una boccetta di liquido. E poi tassarlo con l'accisa. Ma non finirebbe lì. Perché in quel caso, se si volesse consentirne la vendita in esercizi diversi dalle tabaccherie, i negozianti dovrebbero registrarsi coi Monopoli, aprire un conto e un deposito fiscale. Insomma, tanta di quella burocrazia che forse scoraggerebbe una delle poche attività che oggi creano occupazione.

Anche per questo, soprattutto nel Pd, alcuni preferirebbero un'imposta di consumo invece dell'accisa, e dunque un regime fiscale più semplice e leggero, soluzione che sarebbe assai gradita ai produttori e ai rivenditori. Mentre le multinazionali del tabacco, ancora non si è capito perché, suggeriscono di tassare gli atomizzatori, cioè i «filtri». Tutte e due le ipotesi, però, non piacciono alle Finanze, perché, dicono, garantirebbero un gettito misero.

Così, mentre all'Economia si scervellano su quale tassa applicare, e alla Salute discutono su che cosa sia la sigaretta elettronica, nel mercato ha cominciato a serpeggiare un po' di panico. Tanti «svapatori», questo il neologismo con cui si chiamano fra loro, si sono preoccupati e stanno facendo incetta di liquidi nei negozi. Molti altri aspettano l'evoluzione della vicenda, tutt'altro che spaventati. Sigarette, liquidi, cartucce e accessori si comprano tranquillamente online in centinaia di paesi del mondo. Un duty free e un produttore che spedisca pacchi anonimi si trova sempre. La tassa, dicono, si può sempre evitare. A meno che alle Finanze non decidano di tassare il vapore.

Corriere.it

venerdì 24 maggio 2013

Speaker SoundBrick


Compatibile con AirPlay – La recensione di iPhoneItalia

Speaker SoundBrick compatibile con AirPlay – La recensione di iPhoneItalia


AirPlay è la tecnologia di Apple per condividere la musica in riproduzione su iPhone con un altoparlante esterno dotato di connettività Bluetooth. Chiunque abbia provato AirPlay, nonostante non sia nulla di rivoluzionario (protocolli simili esistono da anni) riconosce che il sistema ideato da Apple è, come spesso capita, più semplice e funzionale. A tal proposito, oggi vi parliamo dello Speaker SoundBrick di Manhattan Shop, un mattoncino incredibilmente potente per riprodurre la vostra musica in stereo.

Il SoundBrick (letteralmente “mattone del suono”) è uno speaker wireless che offre una buona qualità audio e soprattutto un'ottima potenza, che è, alla fine, ciò che più si cerca da un accessorio come questo. Lo speaker, compatibile con la tecnologia AirPlay, permette di condividere tramite Bluetooth la musica in ascolto da iPhone, iPod touch e iPad per ottenere una qualità molto più elevata, anche in mobilità.

Pensato proprio per chi ha necessità di utilizzarlo sia in casa/ufficio che all'esterno, nonostante le potenzialità, il SoundBrick mantiene un design sufficientemente “trasportabile”, pur risultando più pesante di altri prodotti simili (proprio per la mobilità del prodotto, nella confezione è inclusa una bustina per il trasporto.

L'amplificatore digitale del SoundBrick include un potente subwoofer che riesce a trasmettere un audio chiaro e potente, ideale anche per ascoltare musica all'aperto (situazione in cui le casse dei dispositivi Apple non sono affatto sufficienti).

Secondo la scheda prodotto ufficiale, la batteria dello Speaker SoundBrick garantisce fino a 13 ore di utilizzo. Quando la batteria dovesse scaricarsi, si potrà comunque utilizzare un cavetto per la connessione all'alimentazione che provvederà sia a ricaricare la batteria, sia a consentire l'utilizzo dello speaker in modalità corded.

Lo Speaker include, inoltre, un cavetto AUX per collegare, eventualmente, un dispositivo sprovvisto di Bluetooth e riprodurre l'audio in uscita tramite le casse del SoundBrick. Questo connettore è posto su uno dei fianchi del prodotto su cui, inoltre, troviamo il pulsante ON/OFF e l'ingresso per il cavetto della ricarica di cui abbiamo parlato in precedenza.

Caratteristiche tecniche:

  • Sistema audio wireless con subwoofer potente
  • Streaming audio tramite Bluetooth
  • Sistema audio a 2 vie con altoparlante da 10.0 W e subwoofer integrato
  • AUX-In compatibile con molti smartphone, tablet e altri dispositivi
  • Amplificazione digitale per un suono fantastico
  • Batteria ricaricabile agli ioni di Litio dura fino a 13 ore
  • Versione: Stereo
  • AUX- in: si
  • Potenza: 10W (RMS) 5W+5W W
  • Lunghezza: 15,5 cm
  • Profondità: 4,5 cm
  • Altezza: 5,5 cm

PRO:

  • Ottima qualità sonora e volume di riproduzione.
  • Il supporto nativo ad AirPlay è sempre apprezzato.
  • Buona autonomia della batteria.
  • Presenza di un ingresso AUX per utilizzare lo speaker anche con prodotti sprovvisti di Bluetooth.

CONTRO:

  • Nonostante le dimensioni pensate per un utilizzo anche in mobilità, il prodotto non è leggerissimo.
  • Prezzo: spendendo anche meno (o poco più in alcuni casi), su Apple Store si possono trovare prodotti altrettanto validi.

Il SoundBrick può essere acquistato dallo shop di DollaroShop

Codice prodotto: SP-SNBRICK 


Andrea Cervone di iphoneitalia.com


martedì 21 maggio 2013

Forma delle Unghie TIPS : Rotonda o Ovale

Rounded (Rotonda)

La forma rotonda delle unghie, detta anche rounded, è la classica forma arrotondata, del tutto simile all'ovale che vedremo in seguito se non per la lunghezza dell'unghia su cui viene creata e per la punta lievemente più pronunciata. L'unghia in questo caso si presenta con una limatura perfettamente arrotondata: si tratta di una forma comoda e adatta a chi ama mantenere una lunghezza dell'unghia poco marcata e risulta adatta a chi possiede un letto ungueale piuttosto largo, non adatto alla forma quadrata.

Oval (Ovale)

La forma delle unghie ovale, detta “oval”, è perfetta per unghie piuttosto lunghe o medie con letto ungueale ampio: in questo caso rappresenta una vera e propria forma correttiva in grado di rendere mani di per sé un po' tozze decisamente più affusolate e armoniche. Nulla vieta di utilizzarla anche su unghie con letto ungueale nella norma, in quanto la caratteristica arrotondata, ma con la punta lievemente più pronunciata di quella arrotondata, rende la mano estremamente raffinata ed elegante, dando l'illusione di assottigliare ed allungare le dita stesse.




martedì 14 maggio 2013

Forma delle Unghie TIPS : Square o quadrata

La forma delle unghie definita “square”, ovvero quadrata, è senza dubbio la più comune e versatile che si adatta a qualunque tipo di mano, rendendola estremamente armonica ed elegante. Tale forma può essere ricreata sia su unghie particolarmente corte che piuttosto lunghe con la sola eccezione rivolta a unghie naturali che possiedono un letto ungueale piuttosto largo in quanto renderebbe le mani piuttosto tozze e di conseguenza poco armoniche ed eleganti. Tale forma può essere comunque utilizzata sia su unghie naturali che con copertura in gel o ricostruzione con allungamento.

Squoval (Square-Oval) o quadrata e stondata ai lati

La forma delle unghie “squoval“, un mix tra forma quadrata e ovale, nasce nel lontano 1984 ma rimane pur sempre una delle manicure più attuali e utilizzate, in quanto rappresentano una vera e propria via di mezzo tra la caratteristica forma della punta squadrata e di quella ovale. Si tratta di un'ottima soluzione per chi possiede dita inadatte alla classica forma quadrata, a causa dell'eccessivo spessore o del letto ungueale troppo ampio. Questa forma risulta perfetta e versatile per qualunque tipo di mano. In questo caso, potete tranquillamente andare sul sicuro!



martedì 7 maggio 2013

Scelta della forma delle proprie unghie

Scelta della forma  in base alle caratteristiche delle proprie unghie

Vediamo infine un piccolo prospetto per rendere ulteriormente chiara la scelta della forma delle unghie più appropriata alle nostre mani:
  • Unghie con letto ungueale piuttosto largo e corto: in questo caso la forma oval, quella squoval e la forma rounded sono sicuramente le più adatte ad armonizzare la mano.
  • Unghie con letto ungueale medio o lungo: la scelta, in questo caso, ricade a preferenza sulla forma square, sulla squoval o, in alternativa, una classica oval.
  • Unghie con letto ungueale di ampia superficie: per armonizzare la mano nel suo insieme, in questo caso le forme più idonee sono la rounded, la oval e la squoval.
  • Unghie con letto ungueale corto: la forma a stiletto è sicuramente la più adatta ma al contempo la più impegnativa. Meglio optare per una oval o squoval decisamente più comode e portabili.
  • Mani di piccole dimensioni con dita sottili: se ci basiamo sulla forma delle mani e delle dita, in questo caso possiamo optare per una oval o squoval e in entrambi i casi otterremo un ottimo risultato finale.
  • Mani piuttosto robuste e grandi: essendo di per sé poco armoniche e spesso poco eleganti, può sicuramente aiutare in questo caso una forma rounded o squoval.
  • Tutti i tipi di mani: se desideriamo uno “standard” valevole per qualsiasi tipo di mano, dita o unghia, oval e squoval sono sicuramente le più versatili.
Avere mani e unghie curate si può, e potersi permettere una forma alternativa e non anonima deve essere un incentivo alla cura delle stesse! E allora, lime in mano e via con una manicure di moda e tendenza!




sabato 4 maggio 2013

Nail Estate 2013 : Smalti Kiko, Sephora e L’Oreal


Smalti Kiko, Sephora e L'Oreal

Un'altra novità che renderà le nostre unghie perfette è lo smalto adesivo: questa nuova tendenze promette di ottenere delle unghie curate e una manicure perfette senza dimenticare l'effetto colore intenso che è molto importante! Questa soluzione mette tutte d'accordo: chi non ama aspettare il tempo d'asciugatura, chi non ama le sbavature e soprattutto le donne che non hanno una buona manualità. I nail patch sono adesivi che si stendono direttamente sull'unghia e con qualche accorgimento e adattandoli all'unghia in pochi minuti si può ottenere una manicure perfetta, cena improvvisa o appuntamento all'ultimo minuto non c'è più bisogno di avere tanto tempo a disposizione per avere unghie brillanti e colorate! 

Tante le marche che propongono colori classici o colori più vivaci: Sephora propone delle varianti molto estive e assolutamente trendy: Cute Dots per una manicure a pois rosa, French Dentelle per unghie in merletto o Wild&Free per unghie decisamente selvagge come vuole la tendenza animalier! Potete scatenare la vostra fantasia con i nail patch fluo della Kiko oppure optare per una manicure pied de poule, più fashion di così non si può! Volete osare ancora di più? L'Oréal Paris con la sua collezione Color Riche Le Nail Art, assicura delle unghie ricoperte di diamanti… per non passare inosservate.

unadonna.it

venerdì 3 maggio 2013

Estate 2013 Nail Art : Collistar e Smalto Gloss


Smalto gel e nail patch

Se il colore rosa è presente in tutte le sue declinazioni è l'effetto che vogliamo dare alle nostre unghie che cambia. Molte donne hanno scelto lo smalto semipermanente che regala lucentezza e resistenza per ben 2-3 settimane, insomma la soluzione ideale per chi vuole stare tranquilla in vacanza! Per chi non vuole adottare questa soluzione, Collistar ha ideato Smalto Gloss uno smalto davvero speciale che grazie ad una particolare tecnologia plumping tridimensionale,regala l'effetto di uno smalto gel; bellissimi i colori pastello e le tonalità rosa elettrico e arancione, brillantezza e resistenza alle sbeccature assicurate.

unadonna.it



giovedì 2 maggio 2013

Estate 2013 Nail Art : Smalti Chanel e Dior


E’ ormai tempo di cambiare il nostro beauty invernale: dai colori tipici della stagione fredda come il bordeaux, viola e blu intenso, finalmente anche le nostre unghie torneranno a splendere di colori vivaci e soprattutto colori candy! Ritorneremo tutte un po’ bambine perché il colore tendenza sarà proprio il rosa bubblegum e in generale tutte le sfumature di questo colore. 



L’estate è sinonimo di sole e mare ed è per questo che anche le unghie si tingono di azzurro e delle sfumature più chiare del verde e naturalmente del corallo. Le proposte imperdibili per tutte le beauty addicted vengono da due grandi marche: Chanel illumina le nostre mani con 3 colori speciali Lilis un color  rosa corallo perfetto su mani abbronzate, Bel Argus, un blu metallizzato che ricorda il colore del mare di sera e Azure, un verde acqua dal finish perlato. Dior invece, con la collezione primaverile Cherie Bow, punta tutto sul rosa bon bon e propone tre colorazioni in edizione limitata: Tutu, Gris Trianon e Rosy Bow ideali per completare un make-up elegante e romantico.

unadonna.it


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